Nata in famiglia povera e numerosa Sharon è una delle poche attrici a cui un accavallamento di gambe (senza 'intimo' di qualsivoglia marca sotto) ha procurato un passaggio rapido non all'hard ma all'Olimpo di Hollywood. Correva l'anno 1992 e le cronache di tutto il mondo ricamavano sulla famosa inquadratura di Basic Instinct, film che grazie a lei incassava sette volte tanto quanto era costato. Tenta la ripetizione della formula con Sliver e fa ancora centro giungendo al tris in compagnia di Stallone ne Lo specialista. La possibilità di passare da scelta a colei che decide quali film fare la induce a cambiare registro e a cominciare il declino. Se Scorsese in Casinò dimostra che oltre al corpo c'è intelligenza di attrice questo non basta a riscattare i flop di Pronti a morire (da lei co-prodotto) e di Diabolique. Giungono i giorni della maternità vera e di quella simulata. Produce e partecipa in un ruolo cameo a Basta guardare il cielo e a Gloria, remake del film di Cassavetes. Presto la vedremo nuovamente per Nick Cassavetes nel drammatico Alpha Dog, con Emile Hirsch e Justine Timberlake, mentre recentemente è apparsa in Broken Flowers di Jim Jarmush, con Bill Murray e Jessica Lange. Continuando a pensare a quelle gambe...