La ginga è il passo base della capoeira, un'arte che i brasiliani si tramandano di generazione in generazione, un'arte che esalta il ritmo, la forza e la gioia di vivere. Lo spirito della ginga contraddistingue lo stile di gioco di Edson Arantes do Nascimento, un ragazzino smilzo dalle movenze rapidissime che il mondo intero conoscerà come Pelé, come uno dei giocatori più talentuosi che Eupalla, la dea del calcio, abbia mai baciato.

La pellicola è un monumento cinematografico al giocatore più celebre e idolatrato del Brasile. Il percorso di O Rei, l'unico ad aver vinto tre edizioni dei Mondiali, è seguito sin dall'infanzia. È nelle privazioni, nella voglia di riscatto del padre e nella dedizione del giovanissimo Edson Arantes do Nascimento che si scrive il destino dell'attaccante più prolifico di tutti i tempi. Nel dispiegare gli eventi i due registi non rinunciano ad alcune forzature dal punto di vista narrativo per rendere più accattivante ed edificante la storia raccontata. Ne consegue che la parabola del fuoriclasse carioca, nato in povertà a Três Corações e diventato un punto di riferimento per l'intero paese, sia presentata in alcuni passaggi con toni quasi agiografici.
Osteggiato dai coetanei più ricchi, costretto a giocare a piedi nudi con un mango o con una palla di stracci, cresciuto osservando i genitori nello svolgimento dei lavori più umili, Pelé trova dentro di sé la forza per trasformarsi in un calciatore di assoluta prospettiva. Allenato originariamente dal padre, noto come Dondinho, costretto ad appendere le scarpe al chiodo per un brutto infortunio, approda nel 1956 nelle giovanili del Santos, una delle squadre più prestigiose del Brasile. Una stagione dopo passerà in prima squadra affermandosi subito nell'undici titolare, diventandone subito la stella a suon di gol. Approdato in Nazionale, trascinerà i verdeoro alla conquista del Mondiale del 1958 in Svezia. Ha soltanto 17 anni. È l'inizio di una carriera folgorante, ricchissima di soddisfazioni e trofei vinti, conclusasi negli Stati Uniti tra le fila dei New York Cosmos nel 1977.

Fortissimamente voluto dallo stesso Pelé che per raggiungere questo obiettivo ha presenziato al Festival di Cannes del 2013 per promuoverne la produzione, il film ha come assoluto protagonista Kevin De Paula. L'attore interpreta l'asso brasiliano dai 13 ai 17 anni, muovendosi molto bene sia dentro che fuori il campo di gioco. Chi dà il volto al Pelé bambino è invece Leonardo Lima Carvalho. Nel cast di questo coinvolgente biopic spicca la presenza di Vincent D'Onofrio (Full Metal Jacket, I magnifici sette, Jurassic World) nei panni del leggendario Feola, allenatore che per la prima volta conquistò la Coppa del Mondo coi colori del Brasile. Tra le chicche che il film presenta si segnala il cameo del vero Pelé. Lo si può vedere elegante e distinto in una scena ambientata in un albergo svedese dove risiede la nazionale carioca ai Mondiali del 1958.