In un mondo dove la capacità di dialogare e confrontarsi sembra ridotta ai minimi termini, è inevitabile che si producano opere che immaginano un futuro distopico nel quale la società è dominata dal pensiero unico e da regole rigide come i principi su cui esse si reggono. Si veda il caso di Hunger Games, si veda un film come Maze Runner, si veda la saga di Divergent. Tutti e tre i titoli hanno molto in comune: oltre all'ambientazione - una frase come "I tempi bui richiedono misure estreme" la potete trovare rivisitata in ogni pellicola - condividono l'ispirazione letteraria e il pubblico di appartenenza, quello comunemente denominato young adult.
Del resto i personaggi sono giovani e belli, hanno gli occhi di coloro che vogliono andare al di là degli schemi precostituiti, dispongono della forza necessaria per combattere per un mondo migliore di quello che hanno trovato.

I protagonisti, Tris (Shailene Woodley) e Quattro (Theo James), sono in fuga da Chicago dopo aver scoperto il piano degli Eruditi. Difatti, nella terza città più popolosa degli Stati Uniti, oramai considerata l'ultimo avamposto della civiltà, gli abitanti sono stati divisi in classi una volta raggiunti i sedici anni d'età. Ci sono i Candidi, i Pacifici, gli Abneganti, gli Intrepidi. Ci sono infine i Divergenti, ragazzi non categorizzabili potenzialmente pericolosi che, a causa delle loro abilità mentali, sono destinati o alla morte o all'esilio.

Gli Eruditi, dopo aver consacrato la loro vita alla conoscenza, vogliono sfruttare le loro posizioni di comando. Con un colpo di stato desiderano prendere il potere assoluto a discapito di tutte le altre classi. Coloro che mettono i bastoni fra le ruote alla loro leader, Jeanine Matthews, qui interpretata da un'impeccabile Kate Winslet, sono Tris e Quattro. I due ragazzi, appartenenti rispettivamente ai gruppi dei Divergenti e degli Intrepidi, condividono gli stessi propositi e lungo la strada trovano nuovi alleati. Tra questi si segnala l'enigmatica Evelyn Johnson, uno dei membri più rappresentativi degli Esclusi, persone destinate all'emarginazione sociale e all'indigenza perché non appartenenti a nessuna fazione. A darle il volto è un'irriconoscibile Naomi Watts.

Insurgent, anello di congiunzione tra Divergent (2014) e Allegiant (2016), è stato diretto da Robert Schwentke. Il regista, che si era fatto notare per il disturbante Flightplan - Mistero in volo (2005), ha valorizzato ancor di più il talento di Shailene Woodley. Grazie al ruolo di Tris l'attrice ha mostrato tutte le sue qualità, mettendosi definitivamente alle spalle la parte da protagonista nella serie tv La vita segreta di una teenager americana (2008-13). Non a caso, negli ultimi anni, è stata cercata e trovata da produzioni prestigiose. Nel 2016 l'abbiamo vista in Snowden di Oliver Stone, mentre nel 2017 è stata una delle interpreti più riconoscibili di Big Little Lies (guarda la video recensione), pluripremiata miniserie HBO con Nicole Kidman e Laura Dern.