DA XENA A LUCREZIA FINO A RUBY, ECCO LUCY LAWLESS

Interprete di figure femminili forti e fuori dagli schemi, l'attrice, icona LGBT, è ora protagonista di Ash vs. Evil Dead, disponibile su Infinity.

Lorenza Negri, mercoledì 2 maggio 2018 - Infinity
Lucy Lawless (Lucille Francis Ryan) (56 anni) 29 marzo 1968, Mount Albert (Nuova Zelanda) - Ariete. Interpreta Ruby nel film di Sam Raimi, Michael Hurst, Rick Jacobson, Mark Beesley, Tony Tilse, M.J. Bassett, David Frazee, Daniel Nettheim, Regan Hall, Andres Meza-Valdes Ash Vs. Evil Dead.

Lucy Lawless è "Xena, l'invincibile principessa guerriera forgiata dal fuoco di mille battaglie" per i più, ma l'attrice neozelandese si è imposta sul piccolo schermo con svariati ruoli, tra cui quello della crudele (e al contempo umana) Lucrezia della trucida serie in costume Spartacus. Il suo personaggio più recente - e, letteralmente, "diabolico" - è quello della demoniaca Ruby di Ash vs Evil Dead (la terza e ultima stagione della serie horror ispirata a La casa e relativi sequel di Sam Raimi è disponibile su Infinity).

Ospite del Napoli Comic Con dove ha sfoggiato le proprie conoscenze della lingua italiana, la Lawless ha ripercorso con noi una carriera caratterizzata dall'interpretazione di figure femminili forti e fuori dagli schemi. Costantemente in sintonia con la necessità di essere sempre (iper)attiva, sempre impegnata (in ogni senso, è anche un'attivista di Greenpeace), sempre vitale e spigliata.
Lorenza Negri

Cosa l'ha attratta di più di un personaggio bizzarro come quello di Ruby? È un essere immortale e demoniaco ossessionato dal potere del libro magico Necronomicon, non esattamente il ruolo dei sogni di tutte le attrici.
Ruby è manipolatrice, decisa, e mi è piaciuto molto fin da subito questa sua capacità di apparire affidabile, amichevole, dolce. Non amo il fatto che torturi la gente, ma mi affascina che le persone si fidino di lei e lei sappia come usarle per assecondare i propri piani.

Bruce Campbell ama girare le scene più splatter di Ash vs Evil Dead, imbrattandosi di sangue e frattaglie finte, che nella serie abbondano. E lei?
Davvero? Ma assolutamente no. A dire la verità non mi piace girare neanche le scene di lotta, e sì che nella mia vita, soprattutto sul set di Xena principessa guerriera, ne ho girate parecchie. In quel caso l'unico modo per uscirne è impegnarsi al massimo affinché sia buona la prima. Altrimenti ti tocca rifare la scena due, tre volte, con quelle coreografie precisissime e complesse...

Ash vs Evil Dead.
Spartacus.
Xena - Principessa guerriera.

Si affeziona ai suoi personaggi, a Ruby, Xena oppure a Lucrezia?
No, non particolarmente, anzi di solito non succede, con le dovute eccezioni. Devo dire che mi ero affezionata a Lucrezia di Spartacus, anche se era terribile girare le scene di sesso. E non perché ci sia da scandalizzarsi, per carità - so che per molti attrici americane è un dramma - ma perché devi farlo davanti a una troupe di venti persone, nel mio caso individui che conosci da almeno vent'anni [ndr: Sia Xena - Principessa guerriera che Spartacus che Ash vs Evil Dead sono prodotte da Robert Tapert con attori, registi e crew ricorrenti]. Per fortuna gli attori con cui dovevo girarle [John Hannah e Jaime Murray, ndr] erano veri professionisti.

Non l'aiutava trovarsi in un ambiente familiare?
No, affatto, è terribile.

Xena, Ruby e Lucrezia sono tutte donne toste, concorda con Patty Jenkins, regista di Wonder Woman, che un'eroina non debba essere per forza piena di traumi e tormenti, come invece afferma James Cameron?
Credo che le persone vittime nella propria vita di brutte esperienze siano meno propense a giudicare gli altri. Sono migliori nel mettersi nei panni degli altri e quindi aiutarli, per cui non sono d'accordo.

Chi sono le figure femminili forti da ammirare oggi che si sente di menzionare?
Nessuna supereroina, ma chi fa l'assistente sociale, chi lotta per il bene della comunità, per i diritti LGBT, per l'ambiente, chi opera nel settore della salute mentale e della giustizia.

Grazie a Xena lei è diventata un'icona LGBT, sente la responsabilità verso la comunità?
Fortissima. E ne sono fiera, specialmente perché ho tanti, tantissimi amici gay.

Tra le sue tante passioni c'è anche quella per le lingue...
[in italiano, ndr] Sì, da piccola volevo essere in grado di parlare francese, tedesco e italiano, le lingue più diffuse, ma a scuola ho potuto imparare solo le prime due. L'italiano non era disponibile e ho dovuto attendere l'università. Ora, dopo trent'anni, finalmente, l'ho ripreso.

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