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Lo schermo dell'arte e MYmovies ONE insieme per due giorni di grandi film

Il 16 e il 17 dicembre al PARC Performing Arts Research Centre di Firenze dalle ore 18 verranno proiettati quattro film scelti dalla selezione del Festival.  

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lunedì 9 dicembre 2024 - Evento

Lunedì 16 e martedì 17 dicembre, Lo schermo dell’arte, in collaborazione con Fabbrica Europa e MYmovies, presenta due serate di proiezioni al PARC Performing Arts Research Centre di Firenze con film del canale Lo schermo dell’arte su MYmovies ONE. 

Si tratta di quattro film presentati con successo al festival che spaziano dal genere western rivisitato in chiave surreale al racconto d’autore dello sfruttamento ambientale di un territorio, dalla performance al ritratto d’artista: Lolo y Sosaku: The Western Archive (2024) di Sergio Caballero, poliedrico artista e direttore del Sónar Festival, ritrae il processo creativo del duo argentino-giapponese di sound artists Lolo & Sosaku che interpretano il ruolo di improbabili cowboy; il film vincitore del Premio del Pubblico Under 30 della 17a edizione del Festival Among the Palms, the Bomb, or: Looking for Reflections in the Toxic Field of Plenty (2024) di Lukas Marxt e Vanja Smiljanic, risultato di un ricerca di oltre 5 anni, ci conduce nel Salton Sea dove gli USA hanno testato la bomba atomica che distrusse Hiroshima; Dead Dance (2023) di Domenico Palma, Premio del Pubblico Under 30 della 16a edizione del Festival, ritratto dell’artista toscana Giulia Cenci al lavoro nel suo studio durante la progettazione della sua grande installazione per la Biennale di Venezia del 2022; Gallant Indies (2020) di Philippe Beziat, backstage dell’opera barocca Les Indies Galantes messa in scena dall’Opéra de Paris con la regia dell’artista Clément Cogitore con danzatori di break, hip hop, krump, voguing della banlieu parigina.


Lunedì 16 dicembre

18:00
‘Lolo y Sosaku’: The Western Archive
di Sergio Caballero, Spagna, 2024, sonoro, 66 min. 
Lolo (Buenos Aires, 1977) & Sosaku (Tokyo, 1976) sono due sound artist che vivono e lavorano a Barcellona. Dal 2004 collaborano creando installazioni con sculture sonore realizzate con una combinazione di strumenti autoprodotti che creano piccoli robot rotanti di legno e lega, fili e pistoni, nastro e chiodi, portando l’automatismo dell’arte a nuovi estremi. Il film diretto dell’artista Sergio Caballero, esplora il loro universo e le loro opere tra fiction, documentario e cinema d’autore. Nell’assenza di dialoghi, sequenze fittizie girate nel deserto spagnolo di Los Monegros si intrecciano con la documentazione delle installazioni e delle performance dal vivo degli artisti invitando lo spettatore ad affidarsi alla guida del suono in questa surreale narrazione che rivisita il genere del western.

a seguire
Presentazione del canale Lo schermo dell’arte: intervengono Luca Dini, presidente Fondazione Fabbrica Europa, Gianluca Guzzo co-fondatore e amministratore delegato di MYmovies e Silvia Lucchesi, direttrice Lo schermo dell’arte 

20:30
Among the Palms, the Bomb, or: Looking for Reflections in the Toxic Field of Plenty
di Lukas Marxt e Vanja Smiljanic, Austria, Germania, 2024, 85 min
vo inglese: st italiani

Premio del Pubblico Under 30 della 17a edizione dello Schermo dell’arte
Dal 2017, l’artista austriaco Lukas Marxt  ha studiato il Salton Sea, un ecosistema unico nel sud della California in cui, in soli quattro anni, il livello dell’acqua è sceso di ben mezzo metro tanto che si può calcolare quando è previsto che si prosciugherà. Ma il Salton Sea è anche il luogo dove gli Stati Uniti hanno testato numerose bombe atomiche nelle fasi finali della Seconda Guerra Mondiale e della Guerra Fredda. Nel film, realizzato in collaborazione con l’artista serba Vanja Smiljanic, emergono le implicazioni sociopolitiche attorno a questo particolare ecosistema, come ad esempio l’agricoltura intensiva e il conseguente sfruttamento di lavoratori agricoli illegali provenienti dall’America Latina, che cercano poi rifugio nelle riserve degli indigeni americani.

Il film inizia nello Utah, da dove decollavano gli aerei militari, e nella città di Wendover con il Nuclear Museum che conserva “Fat Man” e “Little Boy”, i modelli delle due bombe atomiche che distrussero Hiroshima e Nagasaki. Poi, spostandosi a sud, in California, gli artisti intervistano esperti locali che spiegano il paesaggio e la storia, persone delle tribù dei Torres Martinez Desert Cahuilla Indians che furono vittime del genocidio nel XIX secolo. I sopravvissuti ora ricordano i poteri curativi di piante e come queste facessero parte di una vita a contatto con la natura che un tempo cresceva intorno alle acque salate del Salton Sea. Oggi l’area appartiene ai cespugli salini, e sotto la superficie ticchetta l’uranio della Guerra Fredda.
 

Martedì 17 dicembre 

18:00 
Dead Dance
di Domenico Palma, Italia, 2023, 54 min
vo italiano; st inglesi

Premio del Pubblico Under 30 della 16a edizione dello Schermo dell’arte
La grande installazione di Giulia Cenci Dead Dance, realizzata per la Biennale di Venezia del 2022, ha accompagnato i visitatori della mostra verso l’uscita dell’Arsenale, costringendoli ad alzare lo sguardo verso il cielo. Girato nello studio dell’artista nella campagna toscana, il film la segue durante l’intero processo creativo ed è un resoconto dettagliato della genesi dell’opera e degli episodi che l’hanno alimentata.

Teste sospese, cavalli smembrati, scheletri danzanti dividono lo spazio all’interno dell’ex stalla coinvolgendo lo spettatore lì dove l’opera prende forma. Cenci mescola, senza soluzione di continuità, i propri riferimenti visivi alla storia dell’arte e i suoi ricordi che si fondono con riflessioni sui temi dell’ecologia e sulle intricate dinamiche delle relazioni tra le specie: un appello accorato a prendere maggiore consapevolezza del ruolo che l’umanità ha nel mondo naturale. Film vincitore del Premio del pubblico Under 30 della XVI edizione dello Schermo dell’arte.

ore 20:00
Gallant Indies
di Philippe Beziat, Francia 2020, 108 min
vo francese; st italiano, inglese

Nel 2019, per celebrare il suo 350esimo anniversario, l’Opéra Bastille di Parigi ha incaricato il noto artista francese Clément Cogitore di mettere in scena l’opera barocca Les Indes Galantes di Jean-Philippe Rameau. Il film segue l’intero processo di produzione dello spettacolo che si è rivelata un enorme successo di pubblico e che ha messo in discussione i classici canoni di un’istituzione conservativa come l’Opéra coinvolgendo ballerini e coreografi hip hop, krump, break, voguing dalla banlieue parigina, mostrando come un brano composto nel 1735 possa ancora parlare alle generazioni più giovani.


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