Online dal 13 al 24 novembre su MYmovies ONE diciannove film in arrivo dalla 17esima edizione del Festival, tra finzione, documentario e uso delle nuove tecnologie. ACCEDI AI FILM »
di Silvia Lucchesi, Direttrice Artistica Lo Schermo dell'Arte
Lo schermo dell’arte è dedicato alle immagini in movimento realizzate dagli artisti e dalle artiste e ai documentari che raccontano vicende e figure dell’arte contemporanea. Online dal 13 al 24 novembre una selezione del programma della 17° edizione: 19 film di recente produzione che affrontano temi politici, sociali, ambientali attraverso finzione, documentario e uso delle nuove tecnologie.
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Tra i film più attesi di questa edizione Lolo & Sosaku’ The Western Archive, western surreale con il quale Sergio Caballero, poliedrico artista e direttore del Festival Sónar, ritrae il processo creativo del duo argentino-giapponese di sound artist che interpretano il ruolo di improbabili cowboy.
Dal deserto spagnolo di Los Monegros a quello californiano del Salton Sea, luogo dei test della bomba atomica, raccontato da Lukas Marxt e Vanja Smiljanovic in Among the Palms, The Bomb Or: Looking for Reflections in the Toxic Field of Plenty.
L’uso delle nuove tecnologie è sempre più presente nella produzione artistica contemporanea: La Gola di Diego Marcon è un racconto epistolare tra due bambole iperrealistiche animate digitalmente, che esplora in maniera innovativa la narrazione visiva del melodramma; mentre in Duck Rachel Maclean interpreta Marilyn Monroe e Sean Connery grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale.
Il tema del rapporto dell’uomo con l’ambiente è al centro dei corti Club Bunker del duo tedesco M+M con protagoniste alcune mantidi religiose e Magrovia girato dal duo Invernomuto con il dj francese Low Jack in cui una danzatrice si muove nei paesaggi paludosi della foresta tropicale della Martinica. In Those Sweet Murky Waters Driant Zeneli rende omaggio alla biologa e ittiologa Sabiha Kasimati giustiziata nel 1951 insieme ad altri intellettuali albanesi, attraverso un film poetico animato da pesci robotici in cartapesta.
Tra i documentari, Art of Diplomacy in cui il regista brasiliano Zeca Brito riflette sull’utilizzo dell’arte come strumento di soft power raccontando un’affascinante vicenda di diplomazia culturale avvenuta a Londra nel 1944, sotto i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.
Da non perdere in prima italiana due film sul tema donne artiste: Radical Women di Isabel Nascimento Silva, indagine sulle pratiche radicali e femministe di artiste dell’America Latina tra gli anni ’60 e ’80; e Alreadymade di Barbara Visser, storia della controversa paternità dell’opera d’arte forse più iconica del XX secolo: Fountain (1917) di Marcel Duchamp. Ma davvero Duchamp è il suo autore?
Con Wolfgang Laib - Here, Now and Far Beyond Maria Anna Tappeiner indaga l’opera dell’artista tedesco che lavora con materiali naturali creando semplici installazioni, meditazione sull’essenzialità della vita in un’epoca frenetica e sovraccarica di stimoli.
Infine, per chi desidera sapere cosa fa la nuova generazione di artisti internazionali che lavorano con le moving images, le opere degli 8 artisti e artiste under 35 che partecipano al programma di residenza e ricerca VISIO: Sarah Brahim, Abdessamad El Montassir, Gala Hernández López, Peng Zuqiang, Charmaine Poh, Young-jun Tak, Philip Ullman, Leyla Yenirce.