Dal 13 novembre a Firenze e in streaming su MYmovies ONE prenderà il via la nuova edizione dell’evento. Ecco gli appuntamenti più attesi.
di Veronica Ranocchi
Una selezione della più recente produzione di film d’artista e di documentari sull’arte contemporanea che affrontano temi politici, sociali, ambientali, identitari. Anche quest’anno la proposta dello Schermo dell’arte è ricca e interessante.
Giunto alla 17esima edizione, il festival, diretto da Silvia Lucchesi, avrà luogo a Firenze dal 13 al 17 novembre 2024, al Cinema La Compagnia, ma ci sarà anche la possibilità di seguire alcuni appuntamenti da remoto con lo streaming di una selezione di film del programma (fino al 24 novembre) sul nuovo canale permanente Lo schermo dell’arte su MYmovies ONE.
Apertura ed evento speciale
Ad aprire il festival, in prima mondiale, la live performance Edge of Life dell’artista americano John Menick che dialogherà con un computer senziente sulla possibilità dell’immortalità digitale. In quello che è a tutti gli effetti una sorta di test di Turing al contrario, il computer interroga l’artista su diverse questioni tra le quali anche l’eventuale clonazione della sua coscienza. Il film, un insieme di immagini di ogni genere, è una strana indagine su come il digitale trasforma i confini del vivente.
Altro evento speciale da segnalare è la presentazione di exergue - on documenta 14 del regista greco Dimitris Athiridis che ha seguito per due anni la preparazione di documenta 14 filmando riunioni e sopralluoghi del direttore artistico Adam Szymczyk. Il film, che ha una straordinaria durata di 14 ore, è un’esplorazione senza precedenti del dietro le quinte del mondo istituzionale dell’arte contemporanea. Composto da 14 capitoli di circa un’ora ciascuno, verrà presentato a Palazzo Strozzi, negli spazi della Strozzina, in collaborazione con Fondazione Palazzo Strozzi, durante tutto l’arco del festival. I due protagonisti, il regista Athiridis e il direttore artistico della mostra Szymczyk saranno ospiti del festival, il primo con una masterclass, il secondo con una conversazione insieme a Salvatore Lacagnina.
Focus e VISIO
Tra le tante sezioni e le tante proposte di quello che «non è solo un festival», come è stato ricordato più volte in occasione della conferenza stampa, da segnalare il focus dedicato all’artista e filmmaker americana Garrett Bradley il cui lavoro si caratterizza per la fusione di uno stile visivo estremamente personale con cui l’artista indaga conflitti umani e ingiustizie sociali. Oltre a un incontro aperto al pubblico che l’artista terrà il 14 novembre, la Bradley torna al festival con 5 opere, realizzate tra il 2017 e il 2023, incluso il suo lungometraggio Time (2020) nominato agli Oscar. Da segnalare anche una puntata della miniserie Netflix Naomi Osaka che documenta, nel corso di due anni, la vita della celebre tennista giapponese vincitrice di 4 Grand Slams.