In streaming dal 10 al 20 novembre su MYmovies ONE una selezione di diciannove titoli in arrivo dalla 30esima edizione del Festival dedicato alle cinematografie del Mediterraneo. ACCEDI AI FILM »
di Ginella Vocca, Direttore Artistico MedFilm
Un viaggio che attraversa tutte le sponde del Grande Mare, uno sguardo che va dal Maghreb al Mashrek, un punto di incontro delle culture europee, africane e asiatiche: questo è il MedFilm Festival, il festival dedicato alle cinematografie del Mediterraneo, giunto con l’edizione 2024 al suo trentennale.
Il MedFilm si terrà a Roma dal 7 al 17 novembre, ma avrà anche una sala virtuale grazie a MYmovies ONE, con una selezione di 19 titoli tra lungometraggi e cortometraggi visionabili online dal 10 al 20 novembre.
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Tra questi ci sono due film del Concorso Ufficiale Lungometraggi, Boomerang e Who Do I Belong To, due esordi che dimostrano la forza formale del cinema dell’area.
Il primo è a firma di Shahab Fotouhi, artista e filmmaker iraniano che ci porta per una settimana nelle strade di Teheran, tra adulti che provano a sbocciare di nuovo e giovani che tentano di farlo per la prima volta, grazie all’intreccio delle storie d’amore dei genitori Sima e Behzad (forse giunti al capolinea) e della figlia Minoo (forse all’inizio di qualcosa).
Who Do I Belong To, diretto da Meryam Joobeur, produttrice, sceneggiatrice e regista tunisina di stanza a Montréal, è il viaggio nell’incubo di una famiglia della Tunisia più rurale che deve confrontarsi con il ritorno del figlio, scappato per combattere come jihadista e tornato con la sua nuova moglie, storia sconvolgente di una madre e di una collettività che affrontano l’indicibile.
Dalla sezione Perle, dedicata al cinema italiano di qualità che mette al centro il presente in tutte le sue contraddizioni, arriva L’occhio della gallina di Antonietta De Lillo, autoritratto cinematografico della stessa regista, relegata ai margini dell’industria dopo un contenzioso giudiziario sulla distribuzione del suo lavoro di maggior successo, Il resto di niente.
All’interno di Voci dal carcere, storica sezione del MedFilm dedicata alla fantasia e alla creatività dei detenuti degli istituti di pena italiani, quest’anno presentiamo il nuovo documentario di Gianfranco Pannone, Qui è altrove, viaggio alla scoperta della Compagnia della Fortezza, fondata dal drammaturgo Armando Punzo, e del prezioso lavoro di ricerca artistica portato avanti nel carcere di Volterra.
Nutrita, vitale e coraggiosa la selezione del Concorso Ufficiale Cortometraggi, titoli che ci conducono in un viaggio dentro noi stessi, enfatizzando le dolorose assurdità della vita: intravedono e immaginano il futuro le riflessioni sull'identità di Phoebe e Good Luck, Sara!, gli intrecci tra privato e pubblico di An Orange from Jaffa, Après le soleil e Valerija, la messinscena di malesseri e solitudini di Things That My Best Friend Lost.
Rifuggono l'allarmismo e le sentenze già scritte del catastrofismo le trasformazioni raccontate da Bad for a Moment e Canary in a Coal Mine, come in opere dolenti quali Mango e Bye Bye Benz Benz.
L'adolescenza e la post-adolescenza sono svelate nelle molestie e negli abusi di Amplified, nei traumi personali e collettivi da Smell of Fresh Paint. Traumi storici e transgenerazionali che tornano in Garan, nella Tunisia di oggi di Ceux qui rêvent come nella Spagna di ieri de La idea de una isla.
Questa trentesima edizione sarà motivo di celebrazione, ma anche e soprattutto di riflessione sul percorso compiuto dal 1995 ad oggi, per un festival a cavallo tra due secoli che ha raccontato gli ultimi trent'anni della storia contemporanea attraverso il cinema e gli audiovisivi, finestre aperte sul mondo.