Il Florence Korea Film Festival, vetrina dedicata esclusivamente al cinema sudcoreano, giunge alla 21esima edizione, che si terrà tra il 30 marzo e il 7 aprile a Firenze. Come di consuetudine, le prime italiane si accompagneranno a una panoramica del meglio made in Korea dell’ultima stagione cinematografica.

Ospiti di grande rilievo di questa edizione saranno il premio Oscar Bong Joon-ho e Jeong Kyu-ah, autore di webtoon, che parlerà a una masterclass esclusiva sul mondo i manhwa e webtoon, forme del cinema di animazione esplorate dalla kermesse fiorentina in questi anni. Altre masterclass preziose saranno dedicate alle registe (k-women) e al grande attore Park Hae-il, recente protagonista di Decision to Leave, grande ritorno di Park Chan-wook acclamato da pubblico e critica. Tutte le masterclass in diretta da Firenze saranno trasmesse in live streaming sulla piattaforma di MYmovies.

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Anche quest’anno chi non potrà essere a Firenze potrà vedere i film del Florence Korea Film Festival 2023 sulla piattaforma MYmovies ONE. 4 masterclass, 8 lungometraggi e ben 41 corti, suddivisi in 6 diversi gruppi da 7-8 titoli di registi giovani e giovanissimi, destinati in qualche caso a diventare le prossime star del cinema sudcoreano.

Quanto agli otto lungometraggi, ritroviamo nomi e volti cari agli amanti di queste latitudini: innanzitutto i titoli dedicati alla retrospettiva Park Hae-il, in cui sarà possibile ripercorrere la ricca carriera del divo dal volto di fanciullo, che ha iniziato da giovanissimo e ha da subito conquistato l’interesse dei maggiori registi. In My Mother, the Mermaid (Park Heung-shik, 2004) Park interpreta già un ruolo da protagonista, la versione giovanile e spensierata del padre della giovane Na-young, che rivive in un flashback insistito che viaggia sulle ali della memoria.

Viceversa in Eungyo (Jung Ji-woo, 2012) Park è invecchiato artificialmente per dar vita a un anziano poeta, che si affeziona a una giovane studentessa e instaura una relazione conflittuale, con qualche elemento del Cyrano di Rostand, con l’ambizioso romanziere suo assistente. Infine in Paradise Murdered (Kim Han-min, 2007) Park è l’elemento scatenante di un thriller-noir che svela il vero volto di un’isola di pochi abitanti, dall’apparenza di locus amenus, chiamata Paradise Island.

Altri quattro titoli su MYmovies ONE pescano sapientemente dalle sezioni del festival dedicate alla produzione più recente: il cinema al femminile è rappresentato da Gyeong-ah’s Daughter (Kim Jeung-eun, 2022), storia di una madre e di una figlia obbligate a stabilire un rapporto più profondo tra loro in seguito a un orribile caso di revenge porn subito dalla figlia. Un racconto sensibile e attento alle tematiche contemporanee di abuso, finalmente denunciate e stigmatizzate anche grazie al contributo del cinema.

Successo strabiliante anche al di fuori dai confini sudcoreani, The Roundup (Lee Sang-yong, 2022) è il nuovo film con Ma Dong-seok, star già amata dagli orfani di Bud Spencer e del primo Sylvester Stallone: un’icona che ha travalicato i confini patri e che dà vita a un solido action ambientato in Vietnam, con una coppia di poliziotti che si trova nel bel mezzo di un caso complicato e letale. Il film è in realtà il sequel di The Outlaws del 2017, successo che contribuì a lanciare internazionalmente il nome di Ma, scoperto dai più per un ruolo in Train to Busan.

Un altro volto iconico è in In Our Prime (Park Dong-hoon, 2022), quello di Choi Min-sik, il grande attore di Oldboy e Nameless Gangster qui nel ruolo di un anziano matematico nordcoreano, che vive in clandestinità e diviene mentore per un giovane studente con problemi di integrazione in una scuola classista. Sembra di rivivere sensazioni da Will Hunting, seppur arricchite da problematiche legate alla situazione politica coreana.

Infine Next Door (Yeom Ji-ho, 2022) è il debutto nel lungometraggio di un regista nato nel 1989, che mostra di aver già compreso i meccanismi collaudati del thriller sudcoreano. Sulla falsariga di A Hard Day e altri memorabili titoli degli anni scorsi, il film di Yeom gioca tutto sulla suspense crescente, intorno a un giovane perdigiorno e aspirante poliziotto incastrato in un caso di omicidio, obbligato contemporaneamente a trovare le prove per scagionarsi e a riuscire a presentarsi per tempo all’esame di ammissione.

Poi, come omaggio allo smisurato talento di Bong Joon-ho, super-ospite internazionale del FKFF 2023, è poi possibile vedere in streaming uno dei suoi film più celebri, Madre (2009), intenso ritratto di una donna disposta a tutto per provare l’innocenza del figlio.

Protagonista della storia è una donna senza nome (interpretata da un'incredibile Kim Hye-ja), madre di un ragazzo con problemi mentali, bizzarro ma apparentemente inoffensivo. Quando il giovane viene accusato del brutale omicidio di una ragazza, la donna, rifiutandosi di accettare questa verità, si impegna a trovare da sola il vero colpevole e scagionare così il figlio.

Bong Joon-ho dà vita con questo film a un'anti-Medea che, disposta a tutto pur di salvare il buon nome del figlio, si appropria del film per farci vivere dal suo punto di vista l'amarezza del destino, l'inevitabilità della disgrazia, la disuguaglianza di persone e cose.

Il regista premio Oscar sarà poi protagonista di una masterclass in diretta da Firenze (in streaming il 6 aprile dalle 15.00, in seguito disponibile on demand) in cui affronterà gli snodi principali della sua idea di cinema, dai temi cardine dei suoi film all'inimitabile stile capace di mettere insieme autorialità, spettacolarità e gusto popolare.