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Orvieto Cinema Fest 2022, al via la quinta edizione del festival internazionale di cortometraggi

In programma dal 20 al 24 settembre, la kermesse si svolgerà in quattro suggestive location. Riconfermato anche il premio MYmovies, che da anni porta avanti una proficua collaborazione con il festival.

giovedì 22 settembre 2022 - Festival

Ha preso il via a Orvieto la quinta edizione di Orvieto Cinema Fest, il festival internazionale di cortometraggi umbro.

Quattro le location: il Teatro Mancinelli per le proiezioni, la Nuova Biblioteca Pubblica “Luigi Fumi” per gli ascolti guidati dedicati alla discografia di Franco Battiato, il San Giovenale per il closing party e Palazzo Coelli, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, per l’allestimento che porta in mostra le 15 opere finaliste del contest d’illustrazione a tema “L’invisibile” lanciato nei mesi scorsi. Tre le categorie di cortometraggi in gara: Nazionali, Internazionali e Animazioni. Sette anteprime nazionali e una mondiale. 

Il tradizionale countdown in bianco e nero che scandisce l’inizio delle pellicole si colora di sfumature e si moltiplica per 28. Tanti, infatti, sono i titoli proposti dall’edizione 2022 di Orvieto Cinema Fest, fertile terreno di sperimentazione che, in mezzo a tante manifestazioni, non rinuncia alla qualità. Una kermesse che nasce dalla passione per il cinema, messa in atto da giovani volontarie e volontari che anno dopo anno rendono questo evento possibile. A completare il programma, la presenza di professionisti del settore che, con il loro contributo, arricchiscono il progetto reso possibile grazie alla collaborazione di decine di volontari. 

Alla guida del team restano Sara Carpinelli e Stefania Fausto, rispettivamente direttrice amministrativa e direttrice artistica di un festival cinematografico che, fin dal 2018, si è mostrato attento alla pluralità dei linguaggi e all’attualità. Inoltre, le due co-fondatrici, sono affiancate nell’organizzazione da Valentina Dalmonte e Francesca Bonfanti, consolidando maggiormente la vocazione femminile del festival. Obiettivo, valorizzare la forma di espressione artistica del film breve prestando attenzione alle voci registiche emergenti. 

L’artwork di quest’anno porta la firma di Emiliano Ponzi ed è un’ideale celebrazione delle edizioni passate e di quelle future. Un’opera in cui le luci della ribalta sono puntate su una figura che rappresenta quello che è lo spirito stesso del festival: un appuntamento giovane, amante della bellezza e del suo potere trasformativo, ma anche un po’ punk nello spirito e nella voglia di mantenere la sua identità. 

La giuria sarà presieduta da Stefano Cipani, affiancato da Beatrice Baldacci e Benedetta Pini. Loro avranno il compito di decretare i corti vincitori. Alla giuria ufficiale, quest’anno si aggiunge una novità, nata dalla collaborazione con l’AFIC, Associazione Festival italiani di cinema. Sarà infatti presente una giuria composta da alcuni membri del SNCCI, Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani: Anna Pennella, Davide Magnisi e Roberto Baldassarre. A loro il compito di attribuire un Premio ad hoc a nome dell’Associazione. Riconfermato anche il premio MYmovies, che da anni porta avanti una proficua collaborazione con il festival.

Quanto ai corti internazionali selezionati con attenzione ai diversi linguaggi, compreso quello dell’animazione, saranno in concorso Belle River (USA), Continuity of Parks (Russia), Egúngún (Masquerade) (Nigeria), Heartbeat (Svizzera), Long Line of Ladies (USA), Memoir of a Veering Storm (Grecia), On Xerxes’ Throne (Grecia), Takanakuy (Brasile), Three Grains of Salt (Francia), Warsha (Libano), When the swallows fly away (Belgio), Wild is the Spring (USA), Bardo (Irlanda), L’Enfant et l’Oie (Francia), L’Amour en plan (Francia), More than I want to remember (Francia), Sierra (Estonia). 

Dall’Italia, invece, arrivano Acqua che scorre non porta veleno di Letizia Zatti, Faccia di cuscino di Saverio Cappiello, e ancora L'avversario di Federico Russotto, La stanza lucida di Chiara Caterina, Ofelia di Pierfrancesco Bigazzi, Pianura innocente di Francesco Bolognesi e Michele Cardano, Tria. Del sentimento del tradire di Giulia Grandinetti. E poi le co-produzioni, Creatura (Italia, Francia) di Giada Bossi, Puiet (Italia, USA, Romania) di Lorenzo Fabbro e Bronte Stahl, Trumpets in the sky (Palestina, Libano, Francia, Belgio, 2022), Garrano (Portogallo, Lituania).

Per l’edizione 2022 salgono a otto le anteprime nazionali (Egùngùn; Heartbeat; Long Line of Ladies; Takanakuy; Three Grains of Salt; Wild is the Spring; Faccia di cuscino; Continuity of Parks. Il corto della giovane regista russa Zhenia Kazankina sarà presentato per la prima volta a Orvieto, dopo essersi già conquistato la selezione in due festival qualificanti agli Oscar, Nashville e Tirana.


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