Un vero e proprio laboratorio d’idee di tre giorni a Cosenza.
Il Laterale Film Festival è pronto a tagliare il traguardo della VI edizione pronto a confermersi come uno degli appuntamenti più originali e interessanti nel panorama cinematografico italiano. Un festival che si presenta come laboratorio d’idee, che apre il proprio sguardo verso un modo di fare cinema in cui pensare diversamente le immagini è possibile.
In programma 5, 6 e 7 settembre, nelle storiche sale del Cinema San Nicola di Cosenza, il festival internazionale non competitivo di arte cinematografica, promosso dall’Associazione Culturale Laterale, continua nel suo percorso alla ricerca di film che indagano inedite forme d’espressione, esplorando modi inconsueti di declinare la narrazione.
“Futuro Remoto” è il concept che guida la sesta edizione del festival, una traccia che propone un ripensamento dell’essere umano, come se nella sua forma che conosciamo (sociale, biologica, architettonica) non possa essere più raccontato con i parametri usuali. Allora ci si affida alle sfasature sensoriali, alle analogie, alle metafore animalesche o naturali. “Non si tratta di un post umano come androide, bensì come tentativo di ritrovare l’umanità in un presente rotto” – sottolineano gli organizzatori – “Per correre verso il futuro, bisogna pensare e creare immagini e suoni nuovi, abbracciando un futuro remoto”.
Immagini e suoni che trovano spazio nei 15 film brevi presentati nel cartellone del festival – a fronte delle oltre 700 opere pervenute in fase di selezione. Film provenienti da 10 Paesi diversi (Australia, Cina, Germania, Italia, Regno Unito, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Taiwan e Tailandia), che esplorano inedite forme d’espressione e modi inconsueti di declinare la narrazione: sguardi eterogenei legati da consonanze segrete, come tasselli di un’unica opera collettiva. Grazie alla forma breve, gli artisti infrangono “l’obbligo” del racconto per evidenziare, invece, le qualità poetiche del linguaggio cinematografico: tale scelta favorisce la nascita di nuovi codici e processi creativi.
Operano in questa direzione anche i tre registi di fama internazionale che impreziosiscono il cartellone della sesta edizione della rassegna. Oltre ai film selezionati, infatti, il festival propone:
- Quando i corpi si toccano di Paolo Gioli (2012), un sentito omaggio a uno degli artisti più importanti del panorama sperimentale mondiale, scomparso nel mese di gennaio;
- Night Colonies di Apichatpong Weerasethakul (2021), regista thailandese di spicco della scena autoriale contemporanea, che nel corso della sua carriera ha vinto importanti riconoscimenti, fra cui una Palma d’oro, due Premi della giuria e il Premio Un Certain Regard del Festival di Cannes;
- The Night di Tsai Ming-liang (2021), regista taiwanese di culto, vincitore di svariati premi internazionali, fra cui il Leone d’oro della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
Un cinema tendenzialmente fuori dai circuiti consueti, eppure visibile in sala: la scommessa del Laterale Film Festival ha conquistato nel corso degli anni la fiducia di cineasti esordienti e affermati e la curiosità del pubblico. Un approccio che si riflette anche nell’artwork di questa edizione, per il secondo anno consecutivo a cura dell’artista bresciano Carlo Duina, un’opera che si caratterizza certamente per dinamismo e azione, “un assalto al futuro che tarda ad arrivare” – come sottolineato dallo stesso artista. “In un periodo grigio in cui il tempo si è fermato, i fiori seccano per l’aridità e i sognatori soffrono d’insonnia, la risposta è nell’azione, nella velocità, nel movimento. È nell’energia la via per tornare a costruire”.
Le opere originali di Carlo Duina saranno anche protagoniste della mostra pensata e realizzata per accogliere il pubblico in sala e amplificare a posteriori le suggestioni sollecitate dallo schermo cinematografico. L’installazione sonora che accompagnerà la fruizione della mostra sarà progettata dal Laboratorio elettroacustico del MIAI (Museo interattivo di Archeologia Informatica) di Cosenza.
Il Laterale Film Festival si conferma laboratorio di condivisione all’interno del quale godere di sorprendenti opere audiovisive prodotte al di fuori dei circuiti più tradizionali e commerciali; un luogo dell’inaspettato in cui i film, le espressioni artistiche concettuali e le installazioni musicali danno vita a un’unica grande esperienza immersiva.