lunedì 13 settembre 2021 - mymovieslive
Anche quest’anno il SalinaDocFest, manifestazione dedicata al documentario europeo nata nel 2007, metterà a disposizione il proprio programma sulla piattaforma di MYmovies, che ospiterà lo streaming in rete durante i giorni del Festival (15-18 settembre) e poi oltre, fino al termine dell’evento romano (1-3 ottobre, presso Casa del Cinema Roma).
La XV edizione, che avrà luogo fisicamente e online, presenta il meglio della recente produzione documentaria europea divisa fra il Concorso internazionale Premio Tasca d'Almerita e Premio Signum Studenti, dedicato al tema “paure sogni visioni”; un duplice focus sul cinema documentario portoghese e francese; un omaggio a Pier Paolo Pasolini, a cui è legato anche il terzo focus I nuovi Vangeli del documentario, e infine un quarto focus, Roma.Doc - Sguardi al femminile.
I sei titoli del concorso riuniscono alcuni dei migliori doc italiani della stagione: The Blunder of Love di Rocco Di Mento, scoperta di un passato familiare scomodo attraverso la rievocazione del nonno del regista; L’Île des perdus di Laura Lamanda, immersione nell’edificio dei Service des Objets Trouvés di Parigi che diventa una riflessione sull’idea di possesso e perdita; L’incorreggibile di Manuel Coser, incontro con un pluricondannato in procinto di essere liberato di prigione dopo anni di detenzione; Il palazzo di Federica Di Giacomo, storia di un edificio nel cuore di Roma che ospita un’eclettica comunità di artisti; La rabbia di David Alamouti e Marco Granese, che segue il casting per un film in una piccola città dell’Italia meridionale; Naviganti di Daniele De Michele, viaggio nella pandemia, tra il senso di reclusione durante il lockdown e il bisogno di liberazione.
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Nei tre film del focus dedicato al cinema francese spicca senza dubbio Adolescentes di Sébastien Lifshitz, che per cinque anni ha seguito la vita di due adolescenti in parallelo con la recente storia francese e il trauma degli attacchi terroristici. Gli altri due film in programma sono Il n’y aura plus de nuit di Éléonore Weber e Triptyque russe di François Caillat, il primo riflessione sulla rappresentazione dell’orrore attraverso le immagini dei dispositivi di sicurezza in alcuni contesti di guerra (Afghanistan, Iraq ,Siria), il secondo storia del Belomorkanal, canale costruito negli anni ’30 tra Mar Baltico e Mar Bianco.
Il focus sul cinema documentario portoghese vede invece Alis ubbo di Paulo Abreu, viaggio a Lisbona con l’attore João Patricio, e Amor fati di Cláudia Varejão, mosaico di storie d’amore oltre i cliché e le convenzioni dello sguardo; mentre di sguardi al femminile è composto il Roma.doc, con Isola di Elisa Fuksas, diario della prima quarantena del 2020 tra fragilità e resistenza, e Fuoristrada di Elisa Amoruso (2013), storia del transessuale Pino e del suo amore per la badante rumena Marianna.
Il programma del SalinaDocFest ripropone poi lo sguardo antico e modernissimo di Pier Paolo Pasolini, del quale saranno proiettati i capolavori Il Vangelo secondo Matteo (1965) e La ricotta (1963) e i suoi documentari lunghi e brevi, i suoi diari, i suoi appunti, i suoi comizi, i suoi sopralluoghi: Comizi d’amore (1964), Appunti per un’orestiade africana (1970), Sopralluoghi in Palestina per il “Vangelo secondo Matteo” (1965), Appunti per un film sull’India (1968), Le mura di Sana’a (1971). A impreziosire il programma, lo straordinario La canta delle marane (1961) di Cecilia Mangini (scomparsa lo scorso gennaio a 96 anni), con testi originali dello stesso Pasolini.
Infine, a seguire l’eredità spirituale e poetica di Pasolini, saranno proiettati tre “nuovi Vangeli del documentario”: Vangelo di Pippo Del Bono, incontro del regista e attore con gli ospiti di un centro profughi; A Black Jesus di Luca Lucchesi, storia di un ragazzo ghanese che chiede di diventare uno dei portatori della statua del Cristo nero; Il nuovo Vangelo di Milo Rau, ritorno sui luoghi pasoliniani di Matera per rappresentare le diseguaglianze e le ingiustizie dei nostri tempi.