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Oscar 2021, è il trionfo di Nomadland - Tutti i vincitori

Il film di Chloé Zhao vince come prevedibile i premi più importanti di questa edizione degli Academy Awards (Miglior Film, Miglior Regia e Miglior Attrice Protagonista). Anthony Hopkins batte a sorpresa Chadwick Boseman. Nessun riconoscimento per l'Italia. VAI ALLO SPECIALE EDITORIALE »

MIGLIOR FILM - NOMADLAND
lunedì 26 aprile 2021 - Oscar

Conferma tutte le aspettative la vittoria di Nomadland della statuetta più prestigiosa della serata. Miglior Film della stagione cinematografica 2020 dopo che lo scorso settembre si era già aggiudicato il Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia. Sebbene il film sarà disponibile sulle piattaforme (una su tutte la neonata Disney+) la protagonista Frances McDormand si appella al pubblico affinché affolli, quanto più possibile, le sale cinematografiche per vedere questo e tutti gli altri film usciti in questo sfortunato anno. “Vedetelo su un grande schermo” è l’appello accorato dell’attrice per la salvaguardia di un settore fortemente in crisi.


I produttori vincitori dell'Oscar Peter Spears, Frances McDormand, Chloe Zhao, Mollye Asher e Dan Janvey
MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA - ANTHONY HOPKINS 

È la seconda statuetta per Anthony Hopkins che trionfa con lo strepitoso ruolo in The Father - Nulla è come sembra dove divide la scena con Glenn Close. Dopo quello indimenticabile per Il silenzio degli innocenti, questo riconoscimento arriva in maniera più inaspettata, quasi fosse scontato l’omaggio postumo degli Academy a Chadwick Boseman per Ma Rainey's Black Bottom. Invece Joaquin Phoenix, trionfatore lo scorso anno, annuncia il nome dell’attore ottantatreenne non fisicamente presente a Los Angeles a ritirare il premio.


MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA - FRANCES MCDORMAND

Contrariamente a quanto previsto alla vigilia dai bookmakers, è Frances McDormand a vincere il premio per la Miglior Attrice Protagonista per la sua interpretazione di Fern in Nomadland di Chloé Zhao. Sconfitte le più quotate Viola Davis (esuberante protagonista di Ma Rainey's Black Bottom) e Carey Mulligan (Una donna promettente).

«Non ho parole - ha commentato l'attrice -  La mia voce è la mia spada. Noi sappiamo che questa spada è il nostro lavoro, e a me lavorare piace. Grazie a voi per averlo riconosciuto. Grazie per questo».


La vincitrice dell'Oscar Frances McDormand e Chloé Zhao.
MIGLIOR REGIA -  Chloé Zhao

Una vittoria annunciata ma non meno storica quella di Chloé Zhao che si è portata a casa la statuetta per la Miglior Regia per il suo Nomadland, già Leone d’Oro a Venezia 2020. La regista è la seconda donna della storia ad aggiudicarsi il prestigioso premio, 11 anni dopo Kathryn Bigelow. È invece in assoluto la prima donna non statunitense. Nel suo discorso molto pacato ha cercato di nascondere l’emozione, solo la prima di una grande serata per lei.


La vincitrice dell'Oscar Chloé Zao.
MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA - Yuh Jung Youn

Era una delle categorie più in bilico di questa edizione, quella della Miglior Attrice Non Protagonista, che ha portato alla vittoria la sudcoreana Yuh Jung Youn per Minari. Un premio meritatissimo per la sua divertente interpretazione che però l’attrice banalizza con: “ho avuto solo più fortuna delle altre”. Parole d’amore quindi per le altre candidate in particolar modo per Glenn Close, nominata per Elegia Americana. Siparietto divertente con Brad Pitt, produttore del film, che l’ha introdotta e le ha consegnato simbolicamente il premio. 


La vincitrice dell'Oscar Yuh Jung Youn.
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA - DANIEL KALUUYA

È Daniel Kaluuya a vincer il premio Oscar come Miglior Attore Non Protagonista per Judas and the Black Messiah, intenso ritratto di una figura chiave della politica afroamericana degli anni Sessanta.

«Grazie per tutto quello che avete dato - ha esordito un commosso Kaluuya - È difficile fare un film su un uomo come quello che ho interpretato. Condivido quest'onore con l'incredibile cast e l'incredibile troupe. È incredibile guardarsi in giro e ispirarsi da quello che questi uomini hanno fatto. Grazie per averci affidato le vostre verità [...] Bisogna celebrare la vita perché è magnifica. I miei genitori sono una coppia magnifica, mi ispiro moltissimo a loro e vorrei amore e pace per tutti noi».


 


Il vincitore dell'Oscar Daniel Kaluuya.
MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE - THE FATHER

Christopher HamptonFlorian Zeller si aggiudicano il premio Oscar per la Miglior Sceneggiatura Non Originale per The Father - Nulla è come sembra.

«Ho scritto la sceneggiatura per Anthony Hopkins. - ha dichiarato Zeller - Avevo questo sogno da sempre e finché qualcuno non arriva e ti dice che "non è possibile" c'è sempre una speranza. Teniamo sempre una porta aperta. Grazie ad Anthony Hopkins. Aver condiviso questo viaggio con voi è stata l'avventura più importante della mia vita. Grazie ovviamente  anche all'Academy».


Il vincitore dell'Oscar 
MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE - UNA DONNA PROMETTENTE

Emerald Fennell apre una cerimonia che sarà contraddistinta dalle voci femminili. È infatti sua la prima statuetta assegnata per la Migliore Sceneggiatura Originale per il suo Una donna promettente di cui è anche regista. In questa scelta gli Academy si è discostata dai Golden Globe che avevano assegnato lo stesso premio all’Aaron Sorkin de Il processo ai Chicago 7.


La vincitrice dell'Oscar Emerald Fennell.
MIGLIOR COLONNA SONORA - SOUL

Un film che ha come protagonista un musicista jazz non si poteva non aggiudicare la statuetta per la Miglior Colonna Sonora. Era infatti quasi scontato che Soul si portasse a casa anche questo secondo premio, ritirato dai musicisti Trent ReznorAtticus Ross e Jon Batiste che hanno voluto ricordare la magia e l’importanza della musica nella vita come nel cinema. Parole d’amore anche per il regista Pete Docter, vera sorgente di creatività.


I vincitori dell'Oscar Trent ReznorAtticus Ross e Jon Batiste.
MIGLIOR CANZONE - JUDAS AND THE BLACK MESSIAH

Judas and the Black Messiah vince l'Oscar 2021 per la Miglior Canzone Originale con "Fight for you" di H.E.R., Dernst Emile e Tiara Thomas.

Niente da fare per la nostra Laura Pausini e la sua "Io sì (Seen)", già vincitrice del Golden Globe e tra i tre candidati italiani nell'edizione di quest'anno degli Academy Awards. Rimane per l'artista romagnola la grande soddisfazione di aver potuto assistere da una prospettiva prestigiosa all'evento cinematografico più importante dell'anno.

«Devo ringraziare Dio per avermi dato questo dono - è il commento di H.E.R. -  Ringrazio i miei amici e i miei parenti per tutte le giornate che hanno passato a farmi ascoltare i grandi della musica. Grazie a tutti quelli che hanno avuto a che fare con questo film e che mi hanno permesso di fare questo disco. Noi musicisti abbiamo l'opportunità di dire la verità e di dire come esattamente si è svolta la Storia, ma possiamo anche spiegare come come collegare la Storia all'oggi. La musica è potere e finché avrò la forza lotterò per la mia gente e la musica è un grande aiuto».


La vincitrice dell'Oscar H.E.R. 
MIGLIOR FILM INTERNAZIONALE - UN ALTRO GIRO

Come era prevedibile Un altro giro di Thomas Vinterberg vince la statuetta per il Miglior Film Internazionale. L’Oscar va dunque alla Danimarca grazie anche alla splendida interpretazione di Mads Mikkelsen. Il discorso del regista sul palco di Los Angeles verrà sicuramente ricordato come uno dei più toccanti della serata: Vinterberg ha voluto infatti ricordare la figlia, scomparsa in un incidente stradale. 


Il vincitore dell'Oscar Thomas Vinterberg
MIGLIOR TRUCCO E ACCONCIATURA - MA RAINEY'S BLACK BOTTOM

Ma Rainey's Black Bottom si aggiudica il premio per miglior trucco e acconciatura ritirato da Sergio Lopez-Rivera, Mia Neal e Jamika Wilson che hanno voluto ricordare le difficoltà della comunità afroamericana nel farsi strada in questo mondo. Nel film hanno saputo ricostruire alla perfezione le atmosfere della Chicago degli anni ’20.


I vincitori dell'Oscar  Sergio Lopez-Rivera, Mia Neal e Jamika Wilson.
MIGLIOR EFFETTI SPECIALI VISIVI - TENET

Andrew Jackson, David Lee, Andrew Lockley e Scott Fisher si aggiudicano il premio Oscar 2021 per i Migliori effetti Speciali per il loro lavoro con Tenet di Christopher Nolan.
 
«È bellissimo - è il commento di Scott Fisher, portavoce del trio di vincitori - nel nostro team di effetti speciali ci sarebbero così tante persone da ringraziare... Non siamo da soli, siamo tantissimi! È incredibile. Ringrazio ovviamente il nostro regista Christopher Nolan, ma anche la mia famiglia, e soprattutto mio padre che ha vinto lo stesso premio. Grazie!»


Il vincitore dell'Oscar.
MIGLIOR MONTAGGIO - SOUND OF METAL 

È il montatore danese Mikkel E.G. Nielsen a vincere il premio Oscar 2021 al Miglior montaggio per il suo lavoro con Sound of Metal, diretto da Darius Marder.
 
«Grazie all'Academy e ai colleghi candidati nella mia categoria - ha dichiarato Mikkel E.G. Nielsen - Io vengo dalla Danimarca e vorrei rendere omaggio al mio Paese, perché sono molto coraggiosi. Finanziano la scuola del cinema perché noi ragazzi possiamo studiare cinema. Continuate a investire nell'istruzione cinematografica. Ringrazio il mio staff, che ha alzato l'asticella. Ringrazio anche tutto il cast e la troupe per aver condiviso per il loro talento e grazie alla comunità sorda, per avermi ispirato. Ringrazio la mia famiglia e i miei amici che mi permettono di passare tanto tempo con il grande amore della mia vita, che è il montaggio. Per me con questo film è come aver trovato il tesoro alla fine dell'arcobaleno».


Il vincitore dell'Oscar Mikkel E.G. Nielsen.
MIGLIOR FOTOGRAFIA - MANK

Le eleganti immagini di Mank sono sicuramente tra le più memorabili tra i film candidati. Non sorprende quindi che la statuetta sia andata a Erik Messerschmidt per la Miglior Fotografia del film attualmente disponibile su Neflix. Sul palco Messerschmidt non può far a meno di ringraziare il regista David Fincher per il clima lavorativo che è in grado di creare sul set e ammette che, se ne avesse la disponibilità, dividerebbe il premio tra tutti gli altri candidati. 


Il vincitore dell'Oscar Erik Messerschmidt.
MIGLIOR SUONO - SOUND OF METAL

È una squadra formata da cinque tecnici del suono (Nicolas Becker, Jaime Baksht, Michellee Couttolenc, Carlos Cortés e Phillip Bladh) ad aggiudicarsi il premio Oscar per il Miglior Suono con Sound of Metal, la storia della rapida, drammatica discesa nel silenzio di un musicista che perde l'unica cosa che lo separa dalla dissoluzione; un viaggio nella solitudine di un uomo senza udito, tra esperimenti sonori e sguardo documentaristico.

«Grazie per averci riconosciuto il lavoro sul sonoro di Sound of Metal - è il commento di Nicolas Becker - Grazie ai protagonisti del film per le vostre performance incredibili. Grazie a tutto lo staff. Vorrei passare a qualcosa di personale: Fellini ha detto una volta che quello che rimane nel cinema è la vitalità umana e chi ne gode riesce a ricavarne una carica di energia. Il film è stato accolto così bene perché le persone che ci hanno lavorato ci hanno messo tutta la loro energia».


Il vincitore dell'Oscar.
MIGLIOR CORTO DOCUMENTARIO - COLETTE

È Colette, diretto dalla coppia Anthony Giacchino e Alice Doyard, a vincere il premio Oscar al Miglior Corto Documentario.

«Colette è nata 22 anni prima del primo Oscar - ha dichiarato Giacchino - Quando siamo stati nominati ci ha ricordato che il potere dei film dei documentari sono - parlando anche di suo fratello, che è morto in un campo di concentramento - temi come il coraggio e la resilienza. Volevo dire che abbiamo vinto noi questa sera, ma temi importanti come quelli dei nostri compagni di nomination non verranno comunque dimenticati». «Questo premio è un omaggio alle donne, del mondo, di qualsiasi età - ha proseguito la co-regista Alice Doyard - Vive Colette, vive la France»
 


I vincitori dell'Oscar Anthony Giacchino e Alice Doyard.
MIGLIOR DOCUMENTARIO - IL MIO AMICO IN FONDO AL MARE

Un film insolito si è portato a casa quest’anno la statuetta come Miglior Documentario: Il mio amico in fondo al mare. La storia insolita dell’amicizia tra un uomo e un polpo ha conquistato i membri dell’Academy con grande gioia degli increduli registi Pippa Ehrlich e James Reed che nel loro discorso hanno voluto ringraziare Netflix per aver creduto in questa storia incredibile. 


I vincitori dell'Oscar Pippa Ehrlich e James Ree.
MIGLIOR COSTUMI - MA RAINEY'S BLACK BOTTOM

Niente da fare per l'italiano Massimo Cantini Parrini. Il costumista di Pinocchio deve arrendersi ad Ann Roth, che vince il premio Oscar per i Migliori costumi di Ma Rainey's Black Bottom, secondo riconoscimento consecutivo per il film di George C. Wolfe dopo quello per il Miglior Trucco.


MIGLIOR SCENOGRAFIA - MANK

Donald Graham Burt (per il dipartimento "production design") e Jan Pascale (set decoration) vincono il premio Oscar 2021 alla Miglior Scenografia per Mank di David Fincher.

«Grazie a David Fincher perché si è fidato di me in questo fantastico progetto - ha dichiarato la vincitrice Jan Pascale - È stato un grandissimo onore lavorare con persone come lui e con professionisti di questo livello. Grazie anche alla mia troupe. Quando ero piccola non pensavo di fare questa carriera ma ci sono tantissime persone che mi hanno guidato e mi hanno ispirato. Grazie!».


I vincitori dell'Oscar Donald Graham Burt e Jan Pascale.
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO - TWO DISTANT STRANGERS 

Rimarrà uno dei discorsi più forti di questa edizione quello pronunciato sul palco di Los Angeles dal regista di Two Distant Strangers, cortometraggio prodotto da Netflix che si è aggiudicato la statuetta come Miglior Cortometraggio. Un attacco diretto alle operazioni violente della polizia che uccidono negli USA in media tre persone al giorno, statisticamente afroamericane. 


I vincitori dell'Oscar Travon Free e Martin Desmond Roe.
MIGLIOR CORTOMETRAGGIO D'ANIMAZIONE - SE SUCCEDE QUALCOSA, VI VOGLIO BENE

I registi Will McCormack e Michael Govier si aggiudicano il premio Oscar per il Miglior Cortometraggio d'Animazione con il loro Se succede qualcosa, vi voglio bene, storia drammatica di due genitori che, all’indomani di una tragica sparatoria in una scuola, piangono la perdita della figlia e affrontano il vuoto emotivo che li attanaglia.
 
«Dedichiamo questo film a tutte quelle persone che hanno perso i propri cari a causa della violenza - ha dichiarato il regista Will McCormack nel suo discorso di ringraziamento - Tante persone ogni giorno muoiono uccise da armi da fuoco. Tutti possono fare meglio di così. Possiamo fare meglio di così».


I vincitori dell'Oscar Will McCormack e Michael Govier.
MIGLIOR FILM D'ANIMAZIONE - SOUL

Pete Docter non si ferma. Il regista Pixar, dopo essersi aggiudicato la prestigiosa statuetta con Up e Inside Out, fa tripletta con Soul. “Una lettera d’amore per il jazz” è stato definito il film che è il primo nella storia della grande casa di produzione ad avere come protagonista un uomo afroamericano. I ringraziamenti sono andati anche alla Disney per il coraggio con cui ha accettato di realizzare un film sul significato intrinseco della vita. 

 
 
 


I vincitori dell'Oscar Pete Docter e Kemp Powers.

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