I nuovi episodi andranno in onda dall'11 aprile in prima serata su Raiuno.
Dopo il grande successo della prima stagione, che ha toccato punte di share superiori al 30%, arrivano le nuove puntate de La Compagnia del Cigno, la serie scritta e diretta da Ivan Cotroneo che andrà in onda su Raiuno da domenica 11 aprile in prima serata per sei serate.
Nel backstage - presentato in esclusiva su MYmovies - vediamo i protagonisti commentare l'importanza della musica nella serie: i movimenti del direttore d'orchestra interpretato da Alessio Boni e del nuovo arrivato Mehmet Günsür (nato a Istanbul e naturalizzato italiano; già visto ne Il bagno turco di Ferzan Ozpetek) che interpreta Teoman Kayà ma non solo. I giovani attori che compongono il cast sottolineano come la loro preparazione sia stata profondamente legata allo studio della musica, dei nuovi brani da cantare e da suonare.
Gli spettatori hanno risposto emotivamente alla musica classica. [...] Ne La compagnia del Cigno questo tipo di musica viene trattata come musica pop. E la musica pop viene trattata come musica classica.
Anche in questa seconda stagione la musica, nell’insieme dei suoi generi più diversi, è uno degli elementi centrali. E grazie al nuovo personaggio di Anna, interpretato da Anna Nagai, il pubblico verrà portato all’interno del mondo della lirica, grazie all’ascolto di alcune delle più celebri arie italiane.
Nelle nuove puntate ritroveremo protagonisti i sette giovani musicisti, sempre guidati dall’inflessibile maestro Luca Marioni, alle soglie dell’ingresso nel mondo accademico del Conservatorio, dove la competitività si fa più serrata. Ad accelerare i conflitti l'arrivo di un nuovo maestro, Teoman Kayà, ex allievo dello stesso conservatorio Verdi, vecchio amico di Marioni e di sua moglie Irene, e ora direttore d'orchestra di fama mondiale. L'arrivo di Kayà al Conservatorio e la sua collaborazione con Marioni hanno un fine segreto e a pagarne le conseguenze potrebbero essere sia Marioni e sua moglie Irene, sia i ragazzi, spinti gli uni contro gli altri per far sì che si consumi a loro insaputa una antica vendetta.