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MoliseCinema 2020 - Miglior documentario a L’apprendistato, Inverno è il miglior corto italiano

Un’edizione ibrida svoltasi tra Casacalenda e MYmovies. Miglior corto internazionale a Stay awake, be ready.

domenica 9 agosto 2020 - Festival

Con la premiazione dei concorsi termina la 18° edizione di MoliseCinema a Casacalenda. Sono stati proclamati i vincitori delle tre sezioni competitive giudicate dalle giurie: Frontiere, Percorsi e Paesi in corto. Per la sezione Paesi in lungo, dedicata alle opere prime e seconde di lungometraggio, il premio è assegnato dal pubblico, che ha votato durante le proiezioni a Casacalenda, e sarà reso noto lunedì 10 agosto. 

Il Festival si è svolto in forma “ibrida” con film ed eventi in streaming sul portale MYmovies e proiezioni in presenza nel pieno rispetto delle normative anti-covid. Tra gli eventi speciali l’incontro con Pierfrancesco Favino, a cui il Festival ha dedicato il libro “Collezionista di anime”, a cura di Fabio Ferzetti e Federico Pommier Vincelli.

Per la sezione Frontiere - Premio Giuseppe Folchi, il concorso riservato ai documentari, la Giuria composta dalla regista Adele Tulli, vincitrice lo scorso anno a Molisecinema, dalla montatrice Ilaria Fraioli e dalla docente universitaria Ivelise Perniola ha assegnato il premio come Miglior Documentario a L'apprendistato (guarda la video recensione) di Davide Maldi “per la capacità di approfondire con sguardo sensibile e partecipato il delicato passaggio dall'infanzia all'adolescenza, (…). Il documentario riesce a rivelare attraverso un delicato approccio osservativo le difficoltà del giovane protgonista nel conflitto irrisolvibile tra libertà individuale e costrizione sociale. Da sottolineare anche la capacità di coniugare con notevole equilibrio la modalità filmica tipica del cinema di osservazione con una costruzione drammaturgica e una messa in scena che rimanda in modo evidente e riuscito al cinema finzionale. (…)”.
 

Una Menzione speciale della Giuria va a Faith di Valentina Pedicini, che “con una ricerca formale rigorosa e senza compromessi, ci racconta il mondo fatto di disciplina, abnegazione, clausura, e rinuncia di una singolare comunità religiosa devota ad un ambiguo e controverso Maestro. (…). La regista, con eleganza e padronanza del mezzo, non si limita ad osservare il quotidiano di una setta religiosa, ma indaga i meccanismi psicologici profondi che inducono a scelte estreme (…).

Per la sezione Percorsi. Cortometraggi italiani la giuria composta dalle registe Maria Sole Tognazzi e Maria Iovine (già vincitrice lo scorso anno a Casacalenda) e dall’attore Simone Gandolfo ha assegnato il primo premio per il Miglior Corto italiano a Inverno di Giulio Mastromauro, già trionfatore dai David di Donatello 2020, “per averci fatto entrare negli occhi di un bambino che, nel suo mondo di giostrai, cerca la verità nello sguardo dei grandi, partendo da un’emozione privata che alla fine coinvolge tutti, grazie a una visione registica lucida e sensibile nel dirigere gli attori in maniera potente e un uso della macchina da presa che, senza mai essere invadente, resta assolutamente personale”.

Una Menzione speciale della giuria va a Indimenticabile di Gianluca Santoni “per la forza del messaggio, l’originalità del soggetto e la splendida direzione della protagonista. Il film affronta con delicatezza un tema molto dibattuto, superando moralismi e restando legato all’umanità e ai sentimenti di chi vive l’impossibilità di esprimere e attraversare una dimensione fondamentale della vita. Per il coraggio dimostrato nell'affrontare un tema difficile e rischioso, con scelte narrative che esprimono la freschezza e la personalità del punto di vista dell'autore”.  

Per la sezione Paesi in corto. Cortometraggi internazionali, la giuria composta dal regista Erenik Beqiri, dalla produttrice Marta Donzelli e dalla short film programmer Sarah Momesso ha assegnato il primo premio per il Miglior Cortometraggio internazionale a Stay Awake, be Ready  (Vietnam/Corea del Sud/Usa), perché è “un ritratto vivente, reso in un lungo piano sequenza che rivela diverse inquadrature della realtà, strato dopo strato. È come se Roy Andersson fosse andato in vacanza, lasciando i suoi paesaggi freddi e imperturbati per il calore delle strade vietnamite. Benvenuti in un singolare sogno di una notte di mezz’estate”.

Due menzioni speciali della Giuria, che ha particolarmente apprezzato la messa in scena e l'impegno dei cineasti vanno ai film: 

16 de Decembro di Álvaro Gago (Spagna), “per la vivida dimostrazione dell’ordinarietà della violenza in un incisivo ritratto di una donna di oggi. C’è bisogno di aprire gli occhi su una realtà che non si può più ignorare. Álvaro Gago Diaz colpisce dritto allo stomaco con il suo cortometraggio brutale, mozzafiato e necessario: la banalità della violenza è sotto lo sguardo di tutti mentre noi rimaniamo in silenzio, un silenzio assordante”.

A Exam di Sonia K. Hadad (Iran) è stata assegnata perché è “un cortometraggio potente, che riesce a metterci nei panni di un piccolo personaggio e a seguirlo nel suo sforzo per sostenere un esame ‘normale’.  La regista crea un’atmosfera densa di tensione in un luogo insolito, tenendo lo spettatore con il fiato sospeso fino alla fine. Il suo approccio minimalista alla storia è sostenuto da un’interpretazione di grande spessore”.


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