Una nuova storia di resistenza per il pubblico di MYMOVIESLIVE. #iorestoacasa. Ecco i commenti più belli.
Sono state raccontate tante storie sulla seconda guerra mondiale e i loro eroi ma non sembrano mai esaurirsi i punti di vista su un evento così tragico e i loro protagonisti. Lo sa bene il pubblico del cinema virtuale che ha potuto assistere a La douleur, dramma di una scrittrice che aspetta di avere notizie del suo amato, arrestato e deportato. La tragedia dell’attesa che gli spettatori hanno recepito per la tutta la sua angoscia: “Anatomia dell'attesa: ogni istante può essere buio o luce, speranza o disperazione” commenta Lucia (Platea 4 - Settore 7 - Posto 33).
A dare degno supporto a questa storia di fragilità e paura è una protagonista di cui tutti ne hanno lodato l’intensità, come per esempio Pellarin Barbara (Platea 8 - Settore 6 - Posto 41) che commenta: "Coinvolgente. Attrice bravissima!” Oppure Francesca (Platea 7 - Settore 8 - Posto 10): “Incredibile l’attrice protagonista, terribilmente azzeccata l’idea del suo sdoppiamento in certe scene”.
Questi sono solo alcuni dei molti commenti che, domenica 5 aprile alle 21.00, hanno accompagnato la visione di La douleur all’interno della Sala Web nell'ambito della campagna di sensibilizzazione #iorestoacasa.
Ecco gli altri commenti più belli:
L'orrore della guerra che genera il capovolgimento di ogni cosa e la sofferenza gratuita degli esseri umani.
È un dolore sospeso non elaborato in attesa di essere riempito d'altro...Bella interpretazione
Un film molto intenso, una rappresentazione dell'attesa, del dolore della guerra, dei sentimenti sospesi, decisamente riuscita. Fotografia splendida.
Tanta intensità nel dolore del vivere. Straordinaria l'attrice protagonista.. Grazie MMs
Un film duro, intenso, coinvolgente. Incredibile l’attrice protagonista, terribilmente azzeccata l’idea del suo sdoppiamento in certe scene. Grazie MyMovies!
Angoscia allo stato puro.Magnifico film su un periodo terribile della nostra storia.
L'elogio di una attesa . Atto di resistenza e di espiazione.
Anatomia dell'attesa: ogni istante può essere buio o luce, speranza o disperazione. Ma l'arrivo della persona amata non è necessariamente la fine dell'angoscia, È forse meglio illudersi dell'impossibile che scontrarsi con una realtà diversa da quella che si desidera.
Un tema che abbiamo visto al cinema o letto in un libro mille volte spesso con superficialità, altre volte con profondità e sincerità. Questo film è diverso perche sembra voler andare al cuore profondo del tema : il dolore di una persona. Magari non ci riesce sempre ma comunque il giudizio sul film è ampiamente positivo.
Un grumo di dolore e sensi di colpa, meravigliosamente scritto, girato e interpretato.
Le parole della Duras ci raccontano una storia femminile nella Storia, quella dell'Olocausto, più di frequente raccontata dal punto di vista maschile. Il dolore viene descritto in modo estremamente profondo, donandogli così tante e originali sfumature. Una favolosa Mélanie Thierry e molto buona e delicata anche la regia di Emmanuel Finkiel.
Girato molto bene, bella la fotografia e i costumi. Intensa l'interpretazione dell'attrice. L'angoscia dell'attesa e poi il ritorno ma non sarà più come prima, niente può essere come prima.
intenso, tragicamente vero, bravissima la protagonista.
Film spiazzante, dovrò ancora capire che effetto mi fa. Ma sono contenta di averlo visto.
Un altro film straordinario, e difficilissimo da tenere in piedi, che andava visto. Lei è molto intensa e gronda dolore mentre continua a respirare in una situazione da impazzire .
Non è facile sfidare il cinema con i connotati di un romanzo che racconta lo spazio intimo del dolore dell'attesa... il tempo della narrazione è diverso. Una storia dentro la Storia... non è mai didascalico rispetto alla v.f.c. e questo è un grande pregio della regia.
È un buon film, intenso, ben girato e ben interpretato. Non è un capolavoro, ma descrive il dolore in modo intenso.