Sadico voyerismo così sopra le righe e poco originale che non può essere preso sul serio . Da giovedì 14 marzo al cinema.
di Andrea Fornasiero
Sei persone di diversa provenienza si vedono recapitare un misterioso pacchetto, che contiene un ancora più misterioso puzzle a forma di cubo. Una volta risolto, questo produce un biglietto d'ingresso per l'esclusivo complesso di escape room della Minos, stanze chiuse da cui si può uscire solo risolvendo un enigma. La Minos, mette inoltre in palio un premio di 10mila dollari per chi riuscirà a venirne a capo. C'è il maniaco delle escape room che parteciperebbe anche gratis, c'è la reduce delle guerre in medio Oriente segnata dalle cicatrici, il ragazzo che non capisce perché sia finito a partecipare, il genio della fisica timida al punto da sfiorare l'autismo, il camionista che teme di essere sostituito in futuro da IA dedicate alla guida e il broker egoista, narcisista e arrogante: chi tra loro sopravvivrà a un gioco molto più mortale del previsto?
Come in Saw i protagonisti si trovano a dover superare una serie di enigmi letali, una trappola dopo l'altra, con la differenza che Escape Room non è splatter, quindi è espressamente diretto al pubblico giovane e ancora più basilare nel suo meccanismo.