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David di Donatello 2019, 15 nomination per Dogman

Triplice candidatura per Valerio Mastandrea: regia per Ride, sceneggiatura non originale per La profezia dell'armadillo e attore per Euforia.
di Paola Casella

Dogman

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Marcello Fonte (45 anni) 7 novembre 1978, Melito Porto Salvo (Italia) - Scorpione. Interpreta Marcello nel film di Matteo Garrone Dogman.
martedì 19 febbraio 2019 - Premi

"Cos'è successo con la riforma dei David di Donatello? Si vede già qualcosa nei risultati?" La domanda, prima ancora che dalla platea dei giornalisti, viene da Piera Detassis, Presidente e Direttore Artistico della Fondazione Accademia del Cinema Italiano, nel presentare le cinquine dei candidati: e in effetti sarebbe interessante capire se e in che modo le modifiche volute da Detassis per "l'edizione del cambiamento, con la modifica del sistema di voto e il rinnovamento e ringiovanimento della giuria dei votanti" abbiano influito sulla scelta dei nomi chiamati a rappresentare "il meglio del nostro cinema".

A giudicare dalle cinquine, ci sono alcuni assi pigliatutto, almeno a livello di nomination: in testa Dogman (guarda la video recensione) con ben 15, seguito da Capri-Revolution (guarda la video recensione) con 13 e da Chiamami col tuo nome (guarda la video recensione) e Loro (guarda la video recensione) a pari merito con 12.
Paola Casella

Da notare che Capri-Revolution e Loro (guarda la video recensione) sono stati candidati nelle categorie tecniche più che in quelle prettamente artistiche, senza figurare nella cinquina per il Miglior film; e se nella cinquina per la Miglior regia c'è Mario Martone, sembra sia perché Alessio Cremonini, regista di Sulla mia pelle (guarda la video recensione), candidato a Miglior film, compete già nella categoria Miglior regista esordiente. Luca Guadagnino invece è per la prima volta candidato sia come miglior regista che per il miglior film. Sulla mia pelle totalizza 9 nomination così come Lazzaro felice (guarda la video recensione); seguono Euforia (guarda la video recensione) (7), La terra dell'abbastanza (guarda la video recensione) (4), Il vizio della speranza (guarda la video recensione) e Fabrizio De Andrè - Principe libero (guarda la video recensione) (entrambi 3).

Il film su De André, prodotto televisivo Rai anche se proiettato per qualche giorno in sala, fa eco a Sulla mia pelle e a Roma (guarda la video recensione), candidato nella cinquina come Miglior film straniero, in quanto entrambi prodotti per la piattaforma Netflix. Legittimo chiedere in quale direzione l'Accademia si muoverà in futuro, anche in luce della recente decisione della Motion Pictures Association of America di includere Netflix fra i suoi membri, considerando le produzioni web come cinema a tutti gli effetti. Detassis risponde: "Ci adegueremo alle modifiche delle finestre previste dal decreto legge. L'uscita in sala rimane comunque determinante: il David deve partire da lì".


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In foto una scena di Chiamami col tuo nome.
In foto una scena di Capri-Revolution.
In foto una scena di Roma.

Fra le sorprese di queste cinquine la presenza ("per la prima volta in 64 edizioni", sottolinea Detassis) di due film diretti da registe (Lazzaro felice ed Euforia) e delle loro autrici, Alice Rohrwacher e Valeria Golino, fra le candidate per la Miglior regia e la Miglior sceneggiatura originale.

Colpisce la triplice nomination di Valerio Mastandrea come Miglior regista esordiente per Ride (guarda la video recensione), Miglior sceneggiatura non originale per La profezia dell'armadillo (guarda la video recensione) e Miglior attore non protagonista per Euforia.
Paola Casella

La candidatura più commovente? Quella allo scomparso Ennio Fantastichini come Miglior attore non protagonista per Fabrizio De Andrè - Principe libero.

La premiazione si svolgerà in diretta il 27 marzo, di nuovo con la conduzione di Carlo Conti che annuncia una cerimonia "sulla falsariga di quella dello scorso anno: premi per il 90% inframmezzati da giri pagina musicali". Ci saranno anche due omaggi, uno a Bernardo Bertolucci e uno a Carlo Vanzina. Intanto due David sono stati già svelati: quello per il Miglior film straniero a Roma e quello per il Miglior corto a Frontiera di Alessandro Di Gregorio, che dedica il David "a tutti quelli che ogni giorno cercano di attraversare un confine" e ricorda che "l'unica vera emergenza è umanitaria". Il David dello Spettatore invece, basato sulle presenze in sala, dovrà aspettare la fine di febbraio, quando si concluderà per regolamento il conteggio relativo all'affluenza del pubblico al cinema.


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