Dal 31 agosto su Amazon Prime Video, una nuova serie tra esplosioni e colpi di scena.
di Claudia Catalli
Jack Ryan è un esperto analista della CIA. Non ha mai lasciato la sua scrivania, né ha idea di doversi sporcare le mani, fino a quando non si imbatte in una serie sospetta di trasferimenti bancari che rinviano tutti a un solo nome: Suleiman, un ipotetico nuovo Bin Laden. La sua cattura sarà l'inizio di una serie di avventure, in un gioco politico globale che attraversa l'Europa per trovare risposte in Medio Oriente e nei bombardamenti sui civili.
Presentata in anteprima al Festival de Television de Monte-Carlo, la serie Tom Clancy's Jack Ryan è stata prodotta tra gli altri da Michael Bay e ideata da Carlton Cuse che l'ha così definita.
Più che una serie, lo considero un film lungo diverse ore: ha lo stesso budget di un film d'azione, gli stessi attori, location che coinvolgono mezzo mondo tra Canada, Marocco e Parigi, e una libertà totale di stile e narrazione. La nostra missione era tenere alta la qualità della storia, che vuole essere decisamente apolitica, però anche far riflettere chi guarda su tanti aspetti della nostra contemporaneità. Ci piaceva realizzare qualcosa che non solo intrattenesse con le scene d'azione, ma trattasse al contempo temi molto seri, come il terrorismo e la questione dei rifugiati. Una storia 'pensata per far pensare'.
Guardando la prima, adrenalinica, puntata, è chiara l'intenzione etica dietro l'estetica roboante delle scene d'azione, adrenaliniche ed efficaci. Nella caccia all'uomo (il capo terrorista) è evidente l'implosione dei confini bene/male, gli attentatori sono solo bambini cresciuti sulle macerie di case ingiustamente bombardate.
In attesa della prima stagione, disponibile dal 31 agosto su Amazon Prime Video, l'annuncio della seconda è già arrivato.