Due settimane fa avevo previsto l'Oscar come miglior film attribuito a Tre manifesti a Ebbing, Missouri (guarda la video recensione). Concludevo il pezzo con queste parole: "E se poi, quella notte, Tre manifesti a Ebbing, Missouri non avrà vinto, la sostanza non cambia. Per Farinotti ha vinto. Dunque ha vinto".
Devo dire, e ne sono lusingato che il mio concetto è stato accolto da chi di dovere. Proprio da Martin Mc Donagh, regista del film, che mi ha scritto:

Dear Mr. Farinotti, I really appreciate the fact that you gave the Academy Award to my film. Hollywood and the Academy honored another film, instead of mine, but the "ideal" prize that you gave me has more affect to me that the one of the Academy. I know I won the prize.
Traduzione: Caro Farinotti, la ringrazio per l'Oscar che lei ha attribuito al mio film. Hollywood ha premiato un altro titolo, ma il premio "ideale" che lei mi ha dato, vale di più di quello dell'Academy. Io so di aver vinto l'Oscar.

Naturalmente è uno scherzo, è una licenza e il cinema ne è il primo titolare. Tarantino non ha fatto morire Hitler in una sala? Riproduco lo stralcio che riguarda La forma dell'acqua del pezzo precedente. "È un titolo già incoronato, ha vinto il Leone d'oro di Venezia 2017 e aveva ben 13 nomination all'Oscar 2018. Il film è un sincretismo di contenuti condotto con classe e creatività: il tema del diverso, quello ecologico, e poi l'immane pericolo per la terra, il mistero del mare dal quale nacque la vita e la rilettura stessa della "vita" in quel senso. Le citazioni, di cinema e di cultura sono tante, dall'essere alieno che si rapporta, alla mitologia della bella e la bestia, a E.T. - L'extraterrestre, alla "cosa dell'altro mondo". Film complesso e allarmante, e già, come detto, riconosciuto. Unire in bacheca il Leone d'oro e l'Oscar sarebbe stata una beatificazione impropria. Appartiene a un solo titolo, l'Amleto di Olivier - e di Shakespeare - del 1948. La forma dell'acqua (guarda la video recensione) e Del Toro, con tutto il rispetto, sono ... un'altra cosa".

Nessuno dica che non ho apprezzato quell'opera. E qui confesso una mia debolezza: non sono un innamorato del fantasy, preferisco la realtà. E c'è qualcos'altro, anche questo lo confesso: un richiamo da lontano. La classifica trash dei nuovi mostri di "Striscia la notizia", è accompagnata da quel mostro che boccheggia disperato. Ebbene, è la creatura protagonista de Il mostro della laguna nera.

L'essere che vive fra acqua e aria del quale si innamora Elisa ne La forma dell'acqua è sospettosamente simile al modello del film di Arnold del 1954, un classico.

Può darsi che la mia memoria inconscia lo abbia richiamato dal recondito e me lo abbia trasmesso come una sorta di deja vu. Forse è un richiamo un po' oscuro, ma il cinema non è mai controllabile. Intendo estendere il famoso concetto di Bogart sulla stampa "... è il cinema bellezza, e non puoi farci niente". Attribuendo l'Oscar al film di Del Toro, l'Academy lo ha di fatto classificato col voto massimo, 5 stelle. La notte italiana del 4 marzo ha accolto il contrappasso e ha fatto trionfare 5 stelle. "... è la politica bellezza, e non puoi farci niente." Ma sì, altra licenza.