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Nemesi, un folle volo oltre le conoscenze umane

Michelle Rodriguez e Sigourney Weaver sono le protagoniste di un thriller che alterna senza sosta i piani temporali.
di Marco Castelli, vincitore del Premio Scrivere di Cinema

Nemesi

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Michelle Rodriguez (45 anni) 12 luglio 1978, Bexar County (Texas - USA) - Cancro. Interpreta Frank Kitchen / Tomboy nel film di Walter Hill Nemesi.
venerdì 20 ottobre 2017 - Scrivere di Cinema

Un medico folle che lotta contro una società ignorante per il progresso dell'umanità in nome di un "tutto è lecito" di dostoevskiana memoria è di per sé difficile da vedersi al cinema dopo la satira di Frankenstein Junior. Se poi questo dottore sfrutta le sue conoscenze al fine di tormentare sadicamente il presunto assassino del fratello con trattamenti medici indesiderati per raggiungere la sua vendetta ed allo stesso tempo avere un caso di studio privilegiato sull'identità di genere si è davvero ai limiti del sostenibile. Purtroppo è proprio in questo vicolo cieco che finisce a rigirarsi Nemesi, ultimo film del regista Walter Hill, con la poco convincente presenza "bisex" di Michelle Rodriguez nel ruolo del(la) protagonista.

L'elemento forse più disarmante del lungometraggio è l'assenza di spazi nella sceneggiatura per tentare di rappresentare il trauma della persona che si vede privare, contro la sua volontà, della propria identità sessuale.
Marco Castelli, vincitore del Premio Scrivere di Cinema

Questa situazione viene infatti vissuta dall'assassino essenzialmente come necessità di affrontare la "debolezza" femminile nella mera ottica di riuscire a recuperare la vecchia manualità con armi e tecniche di combattimento. L'immutabilità del carattere indipendentemente dagli attributi sessuali è un dato non contestabile in sé, ed anzi nella maggior parte dei casi il fondamento della richiesta (volontaria) di "riassegnamento" sessuale è proprio l'impossibilità di riconoscersi con i caratteri associati al sesso biologico, ma è difficilmente pensabile che un intervento coatto come quello rappresentato nella pellicola non generi qualche travaglio psicologico ulteriore al cambio di tipo di relazione con il partner.


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