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ONDA&FUORIONDA

La signora in giallo cambia, troppo.
di Pino Farinotti

In foto l'attrice Angela Lansbury.
Angela Lansbury (Angela Brigit Lansbury) 16 ottobre 1925, Londra (Gran Bretagna) - 11 Ottobre 2022, Los Angeles (California - USA).

domenica 5 gennaio 2014 - Focus

La notizia è certo grossa anche se per alcuni versi è legittima, magari per altri no, ma siamo nell'epoca delle evoluzioni e dei cambiamenti. Le generazioni si rinnovano e questo è un dato, appunto, legittimo. Lo spettacolo, per continuare, deve evolversi. I grandi modelli vengono sostituiti, perché sono costretti dal tempo. Sherlock Holmes si è evoluto dal perfetto carattere di Basil Rathbone, a quello spurio, dettato dal marketing, di Robert Downey Jr. Bond è partito dallo stile dell'elegante Connery ed è finito a quello del tamarro Craig. Evoluzione e marketing, appunto. Perfezionerei il concetto: "marketing corretto". Così si spiega la scelta di Bob Greenblatt, presidente del network Nbc di riprendere la serie della La signora in giallo affidando la parte della protagonista a Octavia Spencer, quarantunenne attrice di colore. Che dunque si assumerà il compito di sostituire un'autentica leggenda della televisione e del cinema americano, Angela Lansbury, che ha dato corpo e volto alla protagonista Jessica Fletcher in 264 episodi fra il 1984 e il 1996. Il pensiero che devono aver fatto alla Nbc dev'essere stato questo: Angela è insostituibile, tanto vale cambiare tutto, anzi, ribaltare. E così è stato cambiato anche lo scenario, non più Cabot Cove, il delizioso villaggio sulla costa atlantica, ma un ospedale di cui la "signora" è l'amministratrice con la passione delle indagini.
La signora in giallo fa parte della più bella mitologia del piccolo schermo, e non solo. Ha radici nobili e profonde, coinvolge alcuni degli eroi maggiori del genere giallo, storie che si intrecciano in nodi potenti e magnifici, sciogliendo i quali scovi nomi come Christie e Hitchcock. Il tutto tenuto insieme da Angela Lansbury, personaggio beniamino di tutti, eroina presente e insostituibile, appunto. Una che fa parte della memoria e dell'incanto popolare. Non ce ne sono molti come lei. La Lansbury è nata nel 1925. È la generazione dei Brando, Newman, Lemmon, Curtis, Burton, Heston, della stessa Marilyn. È un cinema davvero lontano, degli attori che ho citato non c'è più nessuno. Ma lei, Angela, detiene qualcosa che se non è un record, gli si avvicina. Ha fatto film per 68 anni. Esordì ventenne in Angoscia (1944) dov'era l'antagonista di Ingrid Bergman, nientemeno. Nello stesso anno fece la sorella maggiore di Liz Taylor in Gran premio. Due anni fa era ancora presente nei I pinguini di Mr. Popper. Quanta storia.

Perplessità
Certo è naturale che dovesse abdicare, ma molti hanno espresso perplessità sulla Spencer, che pure è un'ottima attrice, accreditata in alto da un Oscar. La signora in giallo ha le sue radici nella figura, altrettanto popolare, di Miss Murple, l'anziana con l'attitudine del detective inventata da Agatha Christie nel 1930: il titolo del romanzo era "La morte nel villaggio". Nel 1938 fu nientemeno che Alfred Hitchcock a riprendere un personaggio davvero molto simile in uno degli ultimi suoi film del periodo inglese, La signora scompare, dove la "signora in giallo" era Dame May Whitty, autentica eroina del teatro inglese, più volte candidata all'Oscar. Nel 1979 Anthony Page diresse un remake del titolo hitchcockiano, Il mistero della signora scomparsa e qui si inseriva qualcuno importante, decisivo, Angela Lansbury appunto, nel ruolo che era stato della May Whitty. Ma l'anno dopo il cerchio si chiuse e si perfezionò, se così si può dire col film Assassinio allo specchio, di Guy Hamilton: nel cast anche Liz Taylor e Rock Hudson che presentava i primi segni della sua malattia. A risolvere il giallo dello specchio è Miss Murple, l'attrice è la Lansbury. Davvero molti crediti e casualità. Vicende, traiettorie, incroci, crediti: Angela stava per approdare a La signora in giallo televisiva. Era inevitabile.
I produttori, nel quadro dei grandi, magari traumatici (si parla sempre di piccolo schermo certo) cambiamenti, hanno pensato che un ospedale fosse un luogo interessante, e dalle infinite possibilità di vicende umane, comprese quelle del delitto. Inoltre, quello scenario è una garanzia di audience, lo dice la storia della televisione. Il richiamo va a due serie classiche, che fanno testo. Quincy era un modello completo: storie di dolore, il normale "medical drama", combinato a una vicenda "gialla". Quincy era Jack Klugman. Dick Van Dyke, era il protagonista di Un detective in corsia, in cui interpretò il dottor Mark Sloan. Il serial (1993/2001) continua ad essere trasmesso ai giorni nostri. La signora in giallo proviene dunque da un "seminato" vasto e profondo. Il remake esce dal seminato. Troppo. Anche Angela, arrabbiata, ha detto la sua: "almeno cambiategli titolo".

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