Primo giorno di lavoro ieri per i paparazzi impegnati nella caccia a Lady Madonna Ciccone, nascosta al Lido per depistare i curiosi in uno dei cinque alberghi prenotati dal suo staff (una delegazione di 120 persone) e in attesa di presentare stasera fuori concorso la sua opera seconda da regista W.E. Primo giorno di lavoro anche per i fotografi mondani, dal pomeriggio di ieri alle costole di George Clooney, che dopo aver incassato l'apprezzamento della stampa per il suo Le Idi di marzo ha festeggiato l'apertura della Mostra cenando sulla spiaggia dell'Hotel Westin Excelsior per poi fuggire nel suo tradizionale rifugio della Giudecca. Primo giorno di lavoro per cinefili e critici, per gli spettatori intrappolati nei labirinti del cantiere («Il buco? C'è e si vede – ha detto ieri Paolo Baratta - ma sarebbe ancora più profondo se le istituzioni non reagissero e non trovassero il modo di risolvere la situazione»), per i giurati che guidati dal Leone d'oro Darren Aronofsky hanno gettato benzina sul fuoco di una competizione tra le più incandescenti degli ultimi anni: «Questo Festival è come le montagne russe - ha tuonato il Presidente Aronofsky - può essere crudele come fantastico. E lo dico a ragione, perché ci sono stato quattro volte».

Gli applausi per Clooney, gli apprezzamenti per Vivan las antipodas!
Si sono scaldati così i motori della Mostra, mentre alle transenne si stringevano le prime fan per George Clooney, sulla spiaggia si improvvisavano flash mob, sulla strada sfilava il piccolo corteo di protesta dei lavoratori della Biennale («Il personale è passato dalle 112 unità della 53ª edizione agli attuali 60», gridava il megafono), e all'ingresso del Movie Village si esibiva pure Franco l'ammaestratore di gazze, piantato sul marciapiede con i suoi pennuti «per rubare – questa la sua filosofia – gli spettatori al cinema». Primi applausi ammirati per Clooney e per il documentarista russo Victor Kossakovsky, fuori concorso con Vivan las antipodas!, «un invito ad imparare, a conoscere, ad apprezzare tutto ciò che non solo geograficamente si trova ai nostri antipodi», prime delusioni nella notte di ieri con il secondo film del concorso, Seediq Bale di Wei Te-Sheng. Prove generali anche per le feste, con l'inaugurazione del giardino-taverna Foscari3 e le Giornate degli Autori a tavola con Filippo Timi e Daniele Gaglianone, che oggi in Sala Darsena presenterà il suo Ruggine, insieme alla squadra Feltrinelli al completo per festeggiare il corto Di là dal vetro di Andrea Di Bari con Erri de Luca. Grande attesa oggi per Carnage di Roman Polanski, in concorso senza il regista ma accompagnato al Lido dagli attori Kate Winslet e Christoph Waltz e dalla co-sceneggiatrice Yasmina Reza, unico film in programma in grado di oscurare la tempesta mediatica prevista per Madonna e il suo W.E.: poco invidiabile la posizione di Un été brûlant di Philippe Garrel, quarto film del concorso in programma questa serata, impietosamente schiacciato dalla concorrenza dei due giganti americani.