Esordio in horror
Non è raro che un regista proveniente dalla pubblicità o dal mondo dei videoclip decida di esordire in lungo con un horror. Gli ultimi ad aver seguito questa tendenza sono Charles e Thomas Guard che traducono in hollywoodiano Two Sisters, il film di Kim Jee-Woon ispirato alla fiaba coreana Janghwa heungryeonjeon. "Lavorare con due fratelli, quando a tua volta stai interpretando una sorella, è bizzarro" ha raccontato Arielle Kebbel, che in The Uninvited interpreta Alex. "Charles e Thomas sono talmente uniti che spesso finiscono le frasi dell'altro nel bel mezzo di una conversazione. Quando capitava io ed Emily (protagonista del film nel ruolo della sorella minore di Alex, Ndr) ci guardavamo e sbottavamo a ridere perché pensavamo che sarebbero risultati davvero credibili nei nostri panni". A creare tensione in casa e a spingere le due sorelle al sospetto è la nuova fidanzata del papà, Rachel, che trova nello sguardo ambiguo e nella chioma bionda di Elizabeth Banks un buon villain in gonnella.

Interpretare il villain
Elizabeth Banks: Ho accettato questo ruolo perché volevo dimostrare che ero in grado di farlo e perché volevo esplorare il mio lato oscuro. I personaggi cattivi sono senza ombra di dubbio i più divertenti da vedere al cinema e perciò ho pensato che dovesse essere anche divertente interpretarne uno. Sebbene mi sia piaciuto molto entrare nei panni del villain, penso che Rachel sia la più incompresa di tutto il film. Per prepararmi al ruolo ho preso spunto dal personaggio di Rebecca De Mornay ne La mano sulla culla. La sua baby sitter è diabolica ma nasconde anche un altro lato del carattere e a me piaceva molto questo suo dualismo. Prima di iniziare le riprese con i fratelli Guard abbiamo anche parlato di Hitchcock e dell'uso che faceva delle bionde nei suoi film. Volevamo creare una tensione speciale che non fosse solo la classica uscita da un armadio. Non volevamo rendere il personaggio di Rachel prevedibile. Quando ho recitato in Slither è stato diverso. The Uninvited è sicuramente molto più psicologico. È un genere più difficile perché è molto più sottile.

L'attrazione per l'horror
Elizabeth Banks: Credo che la fascinazione per questo genere nasca dal fatto che guardando film spaventosi si elaborino le proprie emozioni. Esiste una antichissima tradizione letteraria e cinematografica di racconti che fanno rabbrividire, talvolta con lo scopo di spiegare o cercare di capire l'aldilà. Ci poniamo continuamente domande del tipo "dove andiamo dopo la morte?", "cosa ci succede quando moriamo?", "cosa è reale e cosa non lo è?". L'horror è un modo leggero e divertente per affrontare questioni molto più profonde radicate nell'essere umano. Quanto a me, da quando da bambina ho visto Poltergeist - Demoniache presenze non mi sono più ripresa. Per moltissimi anni ho avuto paura delle bambole, dei clown, degli armadi, dei cimiteri, di osservare i rami degli alberi fuori dalla finestra e di guardare sotto il letto. Quel film mi ha veramente terrorizzata.