Il regista J.J. Abrams aveva precedentemente rivelato di non aver potuto inserire nel film di Star Trek l'attore William Shatner, perché non sapeva come riportare in vita un Kirk morto. Per questo motivo aveva offerto a Shatner un cameo, che l'attore ha rifiutato perché voleva un ruolo maggiore.
Gli sceneggiatori Roberto Orci e Alex Kurtzman hanno rivelato come sarebbe stato il cameo, Orci ha detto: "Avevamo una scena con Shatner, l'abbiamo scritta, c'era nella sceneggiatura". Kurtzman ha aggiunto: "Nell'ultima scena quando finalmente i due Spock si incontrano. Il vecchio Spock (Leonard Nimoy) sta convincendo il giovane Spock (Zachary Quinto) che non poteva interferire perché avrebbe impedito l'amicizia tra Kirk e Spock, che è la chiave di tutto quanto. Il vecchio Spock dice – Non basarti solo sulla mia parola -, e gli da un piccolo apparecchio olografico che proietta Shatner. Si trattava praticamente di un desiderio di Buon Compleanno, sapendo che Spock stava andando verso Romulus e Kirk per quel momento sarebbe stato morto".
Orci ha poi aggiunto: "Ed è diventata la voce fuori campo a fine film". Ben altri sono stati i problemi degli ideatori del film quando hanno scelto Zachary Quinto come Spock. L'attore ha avuto problemi nel fare il saluto vulcaniano, dicendo che trovava impossibile per lui fare il famoso gesto a forma di V con le sue mani: "È più difficile di quello che può sembrare".
Persone interne alla produzione hanno rivelato che sul set, "Zach riusciva a fare qualche volta il saluto ma solo dopo aver posizionato le sue dita quando era fuori camera". Così gli esperti del film hanno dovuto incollargli le dita: "In alcune scene in cui doveva fare il saluto mentre parlava abbiamo usato una super colla a protezione della pelle, come quella che usano negli ospedali, per tenere unite le sue dita".
Anche l'attore William Shatner, il capitano Kirk dello show originale e dei primi sette film di Star Trek, non riusciva a fare il saluto, e nel suo caso hanno usato la lenza da pesca per tenere unite le sue dita.