Dal Grande Fratello alla Fiction di Canale 5
Dopo il successo de Il Grande Fratello, Alessia Marcuzzi, nei panni della strega Carlotta, è la protagonista di una bella favola, in cui l'amore regna sovrano (quello tra la dolce streghetta e Riccardo Valenti) e che ricalca le belle commedie romantiche americane. Così, è stato presentato Un amore di strega, in onda su Canale 5, in prima serata, il 29 aprile prossimo, con la speranza che diventi una serialità. Un progetto nato dal desiderio di innovazione, condiviso dal regista Angelo Longoni e che trova origine in un'idea della produttrice Edwige Fenech (per Immagine e cinema S.r.l.), che da anni desiderava fare un film su una strega e che, finalmente, ha potuto realizzare.

Angelo Longoni, come hai aderito a questa proposta di film?
Quando Edwige mi ha proposto questo film, mi sono detto che era l'occasione per rendere felice mia figlia di tredici anni, che, da tanto tempo, mi chiedeva di fare un film fantasy, in cui si raccontassero storie non realistiche e io ho pensato che potesse essere si l'occasione per raccontare una storia sentimentale, ma anche per fare una vera e propria commedia. Volevo ricondurmi al patrimonio dei cartoni animati e far vivere questi attori in un ambito che fosse tale, che avesse anche caratteristiche comiche. Abbiamo patrimonializzato tutto lo scibile delle favole che hanno a che fare, in generale, con la magia, che è un archetipo assoluto. Dalle fiabe raccontate oralmente, a quelle dei fratelli Grimm, a tutta la cultura Disney, il film è pieno di personaggi che hanno a che fare con la magia. Ho detto ad Edwige di realizzarlo, ma che doveva essere divertente, doveva andare sulla strada della comicità e lei ha aderito a questa mia richiesta e spero che il risultato sia buono. Ho visto un'Alessia che si è trasformata in un vero e proprio cartone animato, ha aderito completamento alla mia proposta".
Tutti gli attori del cast, da Pietro Sermonti (che interpreta Riccardo) ad Anna Galiena (nei panni di Emma, la mamma di Carlotta, di cui la Marcuzzi sottolinea una particolare magia nel recitare), si sono calati in questo gioco da cartone animato, in un non realismo comico, ha ribadito Longoni.

Chi ha scelto il cast?
E dwige Fenech: Abbiamo una grande collaborazione con Mediaset e abbiamo lavorato in grandissima armonia e questo ci ha permesso di fare un cast anche molto simpatico, fatto di bravi attori. C'è stata una grande collaborazione.
Longoni: Anche dal punto di vista visivo si capisce che non è una fiction fatta con pochi soldi. Sia fotograficamente, che come effetti speciali o come scelta di una certa 'visionarietà', il film è di una qualità abbastanza alta. Cerco di trattare la fiction come se fosse cinema e solitamente ci riesco. Quando i produttori assecondano le mie richieste, come ha fatto Edwige, cerco di non differenziare l'idea della fiction da quella del film.
Di chi è l'idea del gatto?
Longoni: L'idea principale della storia è di Edwige Fenech che ha contattato i due sceneggiatori (Roberto Jannone e Grazia Giardiello) e, successivamente, ha chiamato me, ma il gatto è sempre stato nelle idee di Edwige.
Fenech: Anche perché io stessa ho un gatto nero con gli occhi verdi, che assomiglia molto a quello del film, che, invece, è un gatto che abbiamo trovato a Milano. Era ammaestrato, ma non ha obbedito neanche un secondo. È stato il peggiore attore del film, ma con la pazienza di chi ha fatto gli effetti speciali è risultato simpatico, anche se ha graffiato qualcuno (pare che l'attrice Michela Andreozzi, Marzia nella fiction, ne porti ancora i segni!).
Come mai avete lasciato aperto il finale?
Longoni: Per l'idea di una possibile serialità.

Alessia Marcuzzi, ti va di spiegarci meglio il tuo entusiasmo per questo film?
Da quando ho cominciato a recitare, ho interpretato ruoli che non erano simili a come sono io di persona, perché dovevo essere
sempre molto rigorosa (la poliziotta, il magistrato, il carabiniere). Quando Edwige mi ha proposto questo ruolo diverso, ho detto 'finalmente'! Tra l'altro è molto simile a me; infatti, tanta gente mi ha sempre detto che avrei dovuto fare un ruolo brillante.
Hai mai pensato ad un musical?
Marcuzzi: "Non lo so, magari canterei bene. Ballare, ho già ballato al Grande Fratello, tanto che ho incontrato la De Filippi e le ho chiesto se mi faceva fare i provini ad Amici! A parte gli scherzi, ballare e cantare benissimo non credo, anche se chiunque può imparare. Secondo me, ne ho parlato anche con il regista, questa serie si prestava anche a qualcosa di musicale e...vedremo!".
Longoni: Io, alle prove, avevo già intravisto le sue possibilità. Alessia è buffa e se si scioglie dal ruolo di conduttrice ed entra in quello di attrice, ha delle corde assolutamente buffe. Già ci divertivamo alle prove.

È difficile uscire dal ruolo di conduttrice ed entrare in quello di attrice?
F enech: Rispondo per Alessia. Lei ha un talento naturale, straordinario, le si può chiedere qualunque cosa!.
Marcuzzi: ...Sono una strega! Quando giravo questo film non facevo nulla in televisione, quindi per me era molto facile e non c'era il problema di guardare o meno in camera; diversamente, quando giravo Carabinieri, facevo anche Le iene e mi capitava di arrivare in trasmissione e parlare a bassissima voce, quando dovevo essere pimpante, poi tornavo sul set e urlavo come una pazza.
Quindi, saresti disponibile se si decidesse di fare la serie?
Marcuzzi: Assolutamente si, felicissima. Se si dovesse fare la serie, prometto che sarò molto più concentrata, come mi consigliava Anna Galiena. È capitato, invece, che, durante le pause, giocassi a burraco!.

Quanto sono durate le riprese e dove è stato girato il film?
L ongoni: Abbiamo pensato, per non essere realistico fino in fondo, che questo film doveva essere ambientato in un luogo-non luogo, ovvero un posto mentale e molto moderno. La città più sbagliata sarebbe stata Roma, per questo abbiamo scelto Milano e alcuni elementi di Milano perché sono in continuo divenire (come la Nuova Fiera e il quartiere della Bicocca). Avevamo anche pensato di girare all'estero, ma poi ci siamo accorti che c'era un ambiente ideale più vicino. Ci dovevamo discostare dai consueti scenari della fiction. Milano ci offriva qualcosa di particolare, di non visto. La villa, invece, si trova in provincia di Pavia (Villa Botta Adorno).
Eleonora Ivone, con questo viso così dolce, come hai fatto a fare la cattiva?
Il regista l'ha voluta così. Come tutte le favole che si rispettino c'è la buona e la cattiva. Sono una specie di Grimilde (lei interpreta Polissena). Mi sono divertita tantissimo perché, per la prima volta, ho fatto un personaggio sopra le righe, ben controbilanciato alla fata buona.

Alessia, ti sei ispirata ad una strega dello schermo?
In realtà, le seguivo quando ero piccola, ma devo dire che, per questo film, mi sono ispirata a Cameron Diaz, perché lei, spesso, fa commedie romantiche e, soprattutto in L'amore non va in vacanza, ha sempre un certo passo sbarazzino che mi piaceva. Mi sono ispirata, vista l'idea della commedia americana, ad un'attrice più che ad una strega.
In una seconda, ed eventuale, puntata il papà ci sarà o sparirà?
Marcuzzi: Oramai si sono ritrovati!.
Luca Ward (che è Vlad, il papà di Carlotta): Posso sparire da un momento all'altro e tornare da non si sa bene dove. Lui torna perché deve portare i poteri alla figlia. Questo ruolo mi è piaciuto, è la prima volta in un ruolo brillante.
Alessia, la conduzione, la fiction, manca solo il cinema?
Per un personaggio televisivo credo sia un po' difficile, anche se mi piacerebbe molto. Adesso faccio tante cose e va bene così!.