La recensione
Nel tentativo di Hollywood di riscoprire i grandi scrittori del passato - dallo Yates di "Revolutionary Road" al Bukowski di "Factotum" - nel grande palcoscenico del più famoso sobborgo di Los Angeles c'é spazio anche per Francis Scott Fitzgerald, ripescato al cinema con un film da brivido, candidato a ben 13 statuette. A riportare in libreria quello che lo stesso Fitzgerald considerava uno dei suoi racconti più divertenti - contenuto nella raccolta "L'età del jazz" - é l'editore Guanda, che propone "Il curioso caso di Benjamin Button" in una veste inedita. La graphic novel (illlustrata da Kevin Cornell) riprende fedelmente il testo dello scrittore americano, integrandolo con una stilizzazione visiva che ne rende ancor più beffarda e accattivante la narrazione. Sfida alle convenzioni sociali, e a quel mondo borghese fatto di regole ferree e obsolete, Scott Fitzgerald narra la storia di Benjamin Button, un uomo nato vecchio che, col passare degli anni, ringiovanisce sino a diventare neonato. Già nelle intenzioni di una storia "curiosa" come quella dei coniugi Button, appaiono lampanti i presupposti per una critica feroce a quell'era del jazz che raccontava al meglio gli uomini del suo tempo. Ma ben al di là degli spunti filosofici - che pur Fitzgerald regala qua e là - c'é un divertissement che ancora una volta si prende il gioco di un mondo che appare troppo "strano" per esser preso sul serio. Sarebbe interessante capire quanti scrittori avrebbero pagato dazio, molti anni dopo, all'inventiva di Fitzgerald, non per ultimo quel "senso inverso" che Philip K. Dick (uno degli artisti più cinematograficamente saccheggiati della storia) aveva dato ad uno dei suoi romanzi più famosi. Ancora una volta è il grande schermo a regalare una piccola perla da aggiungere senza indugio nella libreria degli estimatori del genere. ("Il curioso caso di Benjamin Button", Guanda 2008, 16 euro, pagg. 122).

In sintesi
La vita scorre all'indietro, per Benjamin Button. In un giorno d'estate del 1860, per un inspiegabile scherzo del destino, lui nasce già vecchio: un uomo dell'apparente età di settant'anni, dentro una culla. E poi comincia a ringiovanire, muovendosi controcorrente rispetto alla Storia, mentre la buona borghesia di Baltimora, cui appartiene anche suo padre, osserva con un misto di meraviglia, imbarazzo e riprovazione. Un raffinato e sorprendente graphic novel, basato su quello che Fitzgerald considerava il suo racconto più divertente.

L'autore
Francis Scott Fitzgerald è considerato uno dei maggiori scrittori statunitensi. Nato a Saint Paul il 24 settembre 1896 e morto ad Hollywood – a soli quarantaquattro anni – il 21 dicembre del 1940, scrisse, oltre a diversi racconti, quattro romanzi, fra cui "Il grande Gatsby" e "Gli ultimi fuochi". Il quinto, rimasto incompiuto, venne pubblicato postumo dall'editore e amico Edmund Wilson, con le indicazioni dello stesso Fitzgerald.