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Tutti pazzi per Manara

Intervista doppia a Guido Caprino e Roberta Giarrusso.
di Alessandra Giannelli

Terzo grado a Manara e Lara Rubino
Guido Caprino (51 anni) 3 gennaio 1973, Taormina (Italia) - Capricorno. Interpreta Luca Manara nel film di Davide Marengo Il commissario Manara 1.

venerdì 6 febbraio 2009 - Televisione

Terzo grado a Manara e Lara Rubino
È la rivelazione di questa stagione, la fiction Il Commissario Manara. Nata un po' in sordina, come si suole dire, viene fuori con tutta la sua semplicità. Sarà il paesaggio toscano, che "tutto move", saranno le storie di provincia cui non siamo abituati, piuttosto avvezzi ai commissariati di città, ma questo personaggio (interpretato da Guido Caprino), piano piano, ha conquistato per fascino e simpatia. Affiancato dalla bella Lara, l'attrice Roberta Giarrusso, li ritroviamo in un simpatico confronto, un piccolo "terzo grado", per conoscere meglio i loro personaggi.

Ti piace il personaggio che interpreti? Ti somiglia?
Guido: Si, molto... Mi somiglia al mattino, all'imbrunire molto poco!

Roberta: Si, mi piace tantissimo interpretarlo, soprattutto perché è molto diverso da me, il divertimento è stato in questo. L'unico punto in comune che abbiamo è l'amore per il proprio lavoro: io del mio come attrice, lei per quello di ispettrice. Abbiamo una storia molto simile perché, nella vita, ero molto attaccata a mia nonna e lei, nella storia, lo è a zia Caterina, la bravissima Valeria Valeri.

Cosa invidi al tuo personaggio?
Guido: Invidio la spensieratezza, la leggerezza... si, queste due cose.

Roberta: Nulla direi, perché sto a posto con me stessa e non ho niente da invidiare al mio personaggio.
Come è stato lavorare con Roberta?
Guido: Roberta è una ragazza con una grandissima energia. In una lunga serialità come questa, aveva sempre energia da vendere e poi era molto motivata, una lavoratrice seria. È anche molto solare, è positiva... insomma, è facile lavorare con lei. Litigavamo ogni giorno (ride), ma a parte questo...

Come è stato lavorare con Guido?
Roberta: È stato divertentissimo perché lui è una persona, umanamente, splendida ed è stato per me un piacere lavorare al suo fianco; con lui mi facevo delle grandi risate. Abbiamo in comune il fatto che siamo siciliani, ci siamo un po' ritrovati nella nostra "sicilianità".

Un pregio e un difetto dell'ispettrice Rubino?
Guido: Per il pregio, direi che è sincera; difetto, lo è troppo!

Roberta: un difetto è l'insicurezza, è molto insicura del suo aspetto fisico, ed è una cosa che si trascina perché, in passato, è stata brutta, una sorta di Ugly Betty, anche se durante la sua crescita è sbocciata e, da brutto anatroccolo, è diventata un cigno. Un pregio è la razionalità, tra lei e Manara lei rappresenta la parte più riflessiva, è sempre molto attenta a quello che fa.

Un pregio e un difetto del commissario Manara?
Guido: Penso che il suo lato infantile rispecchi una certa purezza; quanto al difetto, è troppo ossessionato dalle donne!

Roberta: Un difetto è l'imprevedibilità, che lo è per il mio personaggio che è molto razionale, ma ha anche il difetto di essere troppo affascinante e di piacere tanto alle donne e lei lo odia. Il pregio, per Lara, è il suo sorriso ammaliante che riesce a sciogliere qualsiasi tipo di durezza di lei, che alla fine "sbrodola" di fronte a lui.

E un pregio di Roberta?
Guido: l'ho detto poco fa, è solare; è una compagna di lavoro rispettosa, di cui ti puoi fidare.
E un pregio di Guido?
Roberta: Molto simpatico, è divertente e credo che uno dei suoi pregi più grandi sia la sua follia, che è "sana", lui è geniale. E poi...l'umiltà, che è uno dei suoi pregi principali.

Secondo te, cosa piace al pubblico di questa fiction?
Guido: Credo che al pubblico piaccia la leggerezza di questo prodotto, che vuole essere una serie di intrattenimento, vuole alleggerire e, nel nostro intento, siamo riusciti a creare quello che volevamo. Una serie che allontani dalla quotidianità e che, a volte, rasenti la favola, anche per l'ambientazione. Piace il tipo di commedia che, grazie a Davide (Marengo, il regista), siamo riusciti a realizzare. E' una serie colorata, con dei colori vivi, non c'è niente di cupo per cui penso che sia vincente. E' importante tornare a casa e vedere qualcosa di vitale, che allontani dai problemi quotidiani.

Roberta: Questa serie piace perché raccontiamo una storia d'amore, quindi vengono tirati in ballo i sentimenti, ma anche perché le storie sono facilmente riconducibili alle persone e la gente si riconosce nei personaggi. Poi c'è molta commedia, è una cosa leggera e la gente ha voglia di rilassarsi e divertirsi e poi ci sono i gialli che appassionano, creando suspense, e questo coinvolge il pubblico nell'individuare chi è l'assassino.

Guido, meglio commissario o Dottor G?
Guido: Manara è un personaggio a 360° e non c'è paragone con il Dottor G, a livello di "spazio" nella storia, dove era funzionale rispetto a Manara, che è il protagonista. Mi piacciono entrambi, sarebbe come parlare male di un figlio, non è possibile.

Roberta, meglio carabiniera o ispettrice?
Roberta: Meglio attrice! Scherzo, per me sono due punti di partenza: fare il carabiniere (nella fiction Carabinieri) è stata la realizzazione del mio sogno di fare l'attrice, è stato il primo personaggio che ho interpretato. L'ispettrice rappresenta il primo ruolo da protagonista, anche questo è un punto di partenza per la mia carriera. Li amo tutti e due!

Quale ruolo, in futuro, ti piacerebbe interpretare?
Guido: Adesso ne dovrò interpretare uno per il cinema, ma non ne parlo perché devo ancora firmare il contratto. Si tratta di un personaggio storico meraviglioso, ma non ti posso dire qual è. A me piacciono le sorprese, quando mi arriva la storia di un personaggio cui non avevo mai pensato, sono sempre felice, mi stimola. Visto che ho fatto le commedie, potrei interpretare qualcosa di meno leggero. Adesso sto facendo cinema, ho appena terminato un film prodotto da Cattleya, con Chiara Martegiani, Claudia Gerini e Stefania Sandrelli. Il tema è l'abbandono ed io interpreto un giornalista, un personaggio superficiale, anche demotivato.

Roberta: La cattiva, una sorta di Nikita, una combattente. Mi fanno sempre fare queste ragazze "perbenino", precise e buone, ma vorrei interpretare un ruolo più cattivo. Adesso sto facendo una sitcom per Rai Due, Sette Vite, dove interpreto un personaggio che si chiama Serena e sono una pazza psicopatica, una dalla doppia personalità. È la mia prima esperienza come attrice comica. E' una serie alla sua seconda edizione, lavorerò accanto a Michela Andreozzi, Luca Seta, Elena Barolo, Giuseppe Gandini, tutti attori di teatro bravissimi. Ci saranno diverse "guest", da Giancarlo Magalli a Marco Bonini, da Amanda Lear a Natasha Stefanenko. Tutti episodi da trenta minuti, che andranno in onda da marzo o aprile.

Quando non sei sul set, cosa ti piace fare?
Guido: Mi piacerebbe fare un sacco di cose, soprattutto quelle che non faccio più! Allora mi chiedo, perché non le faccio più? Per esempio, non faccio sport da un sacco di tempo. Al contrario di Manara, che la odia, mi piacerebbe stare molto in campagna, ma anche al mare. Mi piace stare a contatto con la natura, mi piace stare bene, in generale!

Roberta: Amo andare al cinema, godermi la casa, visto che ci sto poco; mi piace fare sport, leggere, andare a teatro, vedere gli amici, la mia famiglia che sta giù in Sicilia oppure stare con il mio fidanzato.

Sappiamo che ci sarà una seconda serie di Manara, a quando le riprese?
Guido: C'è una data molto ampia perché stanno ancora scrivendo, forse 2009-2010 (Roberta conferma!).

Manara conquisterà la bella Lara?
Guido: Questo lo scoprirete nelle prossime puntate!
Roberta: Ma questo non ve lo posso dire...ci siamo baciati e io gli ho confessato il mio amore...adesso, ci sarà un'evoluzione, ma fino all'ultimo non si saprà veramente!

Guido, sai di essere un sex symbol?
Guido: No, fino ad ora no, me lo stai dicendo tu!... Non lo so, credo che Manara si presti molto e debba funzionare in quel senso. Se lo sono io? Per me un sex symbol è Marlon Brando!
Roberta: Che è un gran fico è sicuro, questa è prova certa! Non lo so se è un sex symbol, lui ha molto fascino, piace alle donne, ma lui non sa di avere quest' "arma" così potente, lui è inconsapevole di esserlo. Per come è di carattere, lui è un uomo che piace, ma non un sex symbol, anzi dire così lo sminuisce un po'.

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