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I Cesaroni: le novità e le sorprese della terza serie

Venerdì ritorna la fiction sulla famiglia più amata d'Italia.
di Alessandra Giannelli

Ave Cesaroni!

martedì 3 febbraio 2009 - Televisione

Ave Cesaroni!
Ci siamo, da venerdì 6 febbraio tornerà, su Canale 5, la famiglia Cesaroni con tutti i suoi personaggi: dalla coppia Claudio AmendolaElena Sofia Ricci, ai più giovani Alessandra Mastronardi, Matteo Branciamore, ma anche Antonello Fassari, Max Tortora, Elda Alvigini e Ludovico Fremont. Il gruppo storico, su cui, diciamolo, spiccano la simpatia di Amendola, la bravura di Fassari e Tortora, ma anche quella tutta al femminile della Ricci. Tante le storie che saranno raccontate, sempre in quel della Garbatella, dove la famiglia, e il suo simpatico contorno, lavorano, studiano e amano. E si perché le storie d'amore più seguite d'Italia incanteranno ed incuriosiranno ancora il pubblico. Grandi interpreti (permettetecelo, Max Tortora è fenomenale!), molte le sorprese, tanto il divertimento, cui tutti cercano di dare una spiegazione, ma che Antonello Fassari risolve: "Perché siamo tutti un po' Cesaroni"! Presentata, proprio a Cinecittà (qui sono stati ricreati gli interni della serie), la terza stagione della fiction "evento" della televisione italiana, come ha dichiarato Giancarlo Schieri, direttore di Mediaset, definendo eccezionale tutto il cast, sia tecnico sia artistico. È la serie più lunga della televisione italiana (per il numero di serate): dal 6 febbraio per 15 venerdì, mentre è già in fase di scrittura la quarta, che sarà ancora più lunga, a dimostrazione, sottolinea Schieri, di quanto il pubblico voglia bene a questo prodotto, così come gliene vuole l'Azienda. È con enorme piacere che Carlo Bixio, il papà della fiction (alias il produttore), presenta questa terza stagione, ammettendo che l'interesse è cresciuto da parte del pubblico, tanto che il picco dello share in senso assoluto, lo scorso anno, è stato del 33,90% con ben 8.200.000 spettatori, incollati ala tv esattamente nella scena d'amore tra Eva e Marco (la storia più seguita e amata, soprattutto tra gli adolescenti).

La coppia più bella d'Italia
È lo stesso Bixio ad introdurre la "coppia più bella d'Italia" ovvero Claudio Amendola ed Elena Sofia Ricci, sgargianti e simpatici come sempre e pronti ad ammettere che, tra di loro, ci saranno delle novità, anche spiacevoli: "È normale –interviene Amendola- che una coppia che si ama come noi possa incappare in un momento di difficoltà, in piccoli cedimenti...Noi lo affronteremo e ne usciremo bene. Il fatto è che lei (riferendosi alla Ricci) incontrerà "gente" per strada...", incalza la Ricci: "...e, invece, te no?"; "solo per vendetta" replica Amendola. Una finta scaramuccia tra gli attori per svelare, ma non troppo, quanto accadrà tra di loro. Tradimento o no? Se la Ricci smentisce, Amendola dichiara che c'è stato eccome, ma spetterà al pubblico scoprirlo. Insomma, conclude Amendola: "I due si continueranno ad amare follemente, ma affronteranno anche una piccola crisi. Era anche giusto, sono due caratteri forti. Lucia è orgogliosa, mentre Giulio è più con i piedi per terra, più abitudinario. Quello che possiamo dire è che per noi è veramente stato, ogni giorno, nel lavorare insieme, una sorpresa. Soprattutto c'è stata una grande complicità, tra noi attori, nell'esaltare la comicità dell'altro; stiamo tutti molto attenti ad alzarci delle belle "palle" a vicenda per far fare delle schiacciate all'altro! Questo è raro perché non sempre c'è questa disponibilità nell'agevolare il lavoro degli altri ed io penso si veda molto questo modo di lavorare: tutti quanti, per lo stesso obiettivo, cercando di non rubarsi mai uno spazio, ma cercando di capire quando il collega ha un'intuizione, lasciandogli lo spazio per esprimersi. Abbiamo capito che così funziona meglio".

Lo zio Cesare
A dimostrazione di quanto appena dichiarato, si verifica, durante la conferenza, un episodio divertente. Mentre Amendola prova a chiamare, al suo cellulare, Max Tortora, impegnato a Milano per lavoro, Antonello Fassari, accanto a lui, dice che il telefono di Max Tortora è occupato, ignaro che lo stia chiamando lo stesso Amendola, il quale ammette divertito: "Questa è la vera sintesi di quello che succede sul set. È sempre così, sempre!". Prende la parola Antonello Fassari, capace sempre di enorme simpatia, che racconta le novità del suo personaggio, lo zio Cesare Cesaroni, cioè la scoperta di essere padre di una splendida bambina: "Arriva lei, tra capo e collo (la piccola attrice si chiama Angelica Cinquantini e interpreterà Matilde, molto brava a detta dello stesso Fassari) e 'sto Cesare, che dentro di sé è un ragazzino, deve diventare un papà e...vediamo come va a finire". Incalza Amendola a spiegare il ruolo di Fassari: "Antonello non parla dei suoi occhi, però. Si, perché Antonello, che anche nella vita è molto uguale a Cesare, borbotta sempre, però con questa bambina gli ho visto delle espressioni negli occhi da libro Cuore; se la guardava e coccolava tanto! Una delle cose che più mi è piaciuta di questa serie è stata l'arrivo di questa bambina, adorabile, ma anche terribile e che rovinerà, anche in maniera pesante, la vita di Cesare fino a farlo innamorare di lei. È un rapporto molto bello, molto "cesaroni" perché nella casa da scapolo di Cesare arriva una bambina educatissima che pretenderà delle cose da lui impossibili e farà molto, molto ridere. A pagare, a caro prezzo, la venuta della ragazzina sarà anche Mimmo (il piccolo Cesaroni, interpretato da Federico Russo), vittima delle angherie della ragazzina, che lui subirà tranquillamente".

Marco ed Eva
E Marco ed Eva, che si dice di loro? Prende la parola Matteo Branciamore: "Ho realizzato, in questa terza serie, uno dei miei sogni ovvero essere uno dei "Cugini di campagna" e ho capito perché riescono ad arrivare a delle tonalità così alte. In realtà, hanno un vestitino che è molto attillato sotto, che chiude "dove sapete voi" e, quindi, Anima mia, che è molto alta, sono riuscito a cantarla anche molto bene", continua Alessandra, riferendosi a Matteo/Marco: "...io lo sopporto, lui lo si ama per quello che è...Per quanto mi riguarda, è stato impegnativo, una grande prova; non sono mai rimasta incinta fino ad ora (questa è una delle novità, di cui l'attrice ha già parlato in tv e che scopriremo fin dal primo episodio)". Branciamore ha realizzato, altresì, la colonna sonora con un nuovo cd per questa terza stagione intitolato "Ovunque andrai".

I ruoli "minori", le novità
A parte gli attori protagonisti, fa notare Claudio Amendola, ci sono i ruoli chiamati, erroneamente, "minori": da Giancarlo Ratti (Antonio Barilon), alla partecipazione di Francesco Pannofino, che ha regalato un personaggio strepitoso (non si riusciva a recitare, ha ammesso Amendola, tante erano le risate durante le riprese!); per questo bisogna ringraziare la regia per i tanti casting fatti. La forza sta in questo: il gruppo storico che interagisce con grandissimi professionisti! Tra le novità di questa nuova serie c'è anche un libro; questa volta si tratta del diario di Mimmo e Matilde (così come era stato per quello di Marco ed Eva) che racconteranno l'estate che precede questa terza stagione (visto che il primo episodio, Lotta senza il quartiere, inizia quando l'estate del 2008 sta terminando): "Raccontare qualche cosa di diverso, in più, rispetto a quello che vedete nella fiction, c'è sembrato interessante" ha spiegato Stefano Peccatori, responsabile della Sperling & Kupfer; il diario uscirà prima della fine di questa terza serie. A questo punto Amendola esclama: "I Cesaroni so' come il maiale, non si butta via niente!".

Qual è il segreto della serie?
A mendola: credo che il segreto principale sia la "riconoscibilità". Chi ci guarda, si vede molto nei personaggi, nelle storie che raccontiamo, nel modo in cui le affrontiamo. La frase che mi sono sentito più dire è stata: "Succede la stessa cosa a casa mia!".
Non credi che, da parte tua, con "Scherzi a parte" il giovedì sera, ci sia una sovraesposizione?
Amendola: sovraesposizione? Forse si...Quando c'è stata l'ipotesi di presentare di nuovo Scherzi a parte, ne abbiamo un po' parlato con la dirigenza di Mediaset, ma abbiamo deciso di rischiare. Per la prima settimana, non ci possiamo lamentare, ora vediamo questa con I Cesaroni di venerdì. Però, io penso che quando il momento è buono, quando ci stanno dei prodotti interessanti, è un rischio che si può correre, però non posso negare di averci pensato.

Non temi la concorrenza con la serata di Sanremo?
A mendola: credo che Sanremo ci farà un baffo perché venerdì è la puntata più scrausa di Sanremo!
Presenterai, prossimamente, Sanremo?
Amendola: no perché, per i prossimi tre anni, ho un contratto Mediaset.
Ricordando le serie "Un medico in famiglia" e, adesso, "Tutti pazzi per amore", sembra che ciò che li accomuna sia la "famiglia allargata", comunque con casi interni poco consueti; la singolarità di queste serie, così come per "I Cesaroni", crea curiosità più che identificazione?
Bixio: credo che la famiglia allargata non sia in discussione. Un medico in famiglia era una fiction molto morbida, anche nel linguaggio, nelle storielle che avevano delle piccole parabole finali, insomma, un'altra cosa. I Cesaroni è "aggressivo", è un altro tipo di famiglia: più naturale, più vera, più certa e interagisce con tutta Italia. Tutti pazzi per amore, invece, è una commedia sentimentale, destinata a un target diverso come i quarantenni e i cinquantenni.
Ed anche, in questa occasione, Amendola ricorre alla battuta: "È bello essere come la settimana enigmistica...la più imitata!" ammettendo che voleva proprio dirla!

Quali sono, per questa serie, i dati geografici, ma anche quelli riguardanti l'età?
S chieri: è una serie adatta a un pubblico molto giovane, tipico di Canale 5, con dei picchi altissimi sui ragazzi dai 15 ai 22 anni, ma anche molti bambini. È la serie che, più delle altre, riunisce tuta la famiglia davanti al teleschermo, che è l'obiettivo che abbiamo, cioè di portare papà, mamma con figli piccoli e i grandi a stare insieme. Questo obiettivo è per noi fondamentale: "I Cesaroni vedrebbero I Cesaroni" ammette Amendola, ma anche perché, stavolta è Elena Sofia Ricci a parlare: "In ognuno di noi c'è un Cesaroni" e questo è il segreto della serie. Una serie, conclude Schieri che va molto bene anche nel Nord-Est di Italia, dove, di solito, non si registrano grandi ascolti per le fiction. Per questo è un prodotto molto popolare, che prende un po' tutti i target e che riesce ad andare anche dove gli altri non arrivano.

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