Il potere delle donne
Le donne per J.J. Abrams sono sempre state importanti. E infatti le donne delle sue serie, da Alias a Lost passando per Fringe sono un bridge fra istinto e modernità, fra casa e lavoro, fra dolcezza e decisione. Sono capaci di amare e di odiare, di fraternizzare e di combattere. Hanno spesso più personalità degli uomini che alla fine dipendono da loro. Pensiamo a Jack e Sawyer in Lost che con Kate hanno avuto relazioni ma che sempre sottostavano alle sue volontà.

Jennifer Garner - Alias
La prima eroina delle serie ideate da J.J. è Sydney Bristow (interpretata da Jennifer Garner) protagonista di Alias. Sydney avrebbe oggi 34 anni, è bella, poliglotta e con un'infanzia difficile. Il padre che lavora alla CIA non c'è mai, la madre che nel corso della vita si scopre agente del KGB sparisce perchè si finge morta. Sydney quindi vive con un tutore e all'età di 19 anni entra nell'Intelligence statunitense grazie alle sue grandi capacità intellettive e a risolvere problemi. Non si può dire che la sua vita sia stata semplice a partire dall'omicidio del suo fidanzato con il quale Sydney si sarebbe dovuta sposare. La sua apparente dolcezza si scontra con la sua risolutezza nel condurre le situazioni, tuttavia è sempre coerente con se stessa. Infatti gli apparenti aspetti negativi del suo personaggio sono ampiamente bilanciati da una serie di elementi che la innalzano realmente verso l'eroismo. Sydney Britow a oggi è ancora la più completa delle donne di J.J. Abrams.

Kate Austen - Lost
Kate Austen (Evangeline Lilly) è una donna contrastata. Dapprima perchè avrebbe dovuto essere molto più anziana e poi perchè avrebbe dovuto essere coreana (per la sua parte inizialmente era stata valutata Yunjin Kim alla quale è stata assegnata la parte di Sun). Kate è una donna senza orpelli. Un top e un jeans come classico abbigliamento. Viene da una famiglia operaia ed è abituata a lavorare duro, anche perchè la vita non le regala mai niente. Paradossalmente è l'isola a darle le più grosse soddisfazioni. Infatti lei era stata condannata per omicidio del compagno della madre e l'incidente aereo la libera e libera la sua personalità. Kate non è un leader naturale, ma è un leader "in coppia", è infatti una donna che almeno psicologicamente deve essere supportata da un uomo. Sia esso Jack, Sawyer, o anche Ben. Però il coraggio non le manca. L'amore per lei è fondamentale per il suo completamento, ma siccome se l'è sempre cavata da sola, anche se vorrebbe stare con qualcuno, può andare avanti grazie alla testardaggine che si ritrova. Kate come Sydney ha valori soprattutto positivi, e una femminilità che si nasconde dietro l'apparente durezza dei suoi atteggiamenti.

Ann Torv - Fringe
La morte sembra caratterizzare tutte le eroine di J.J. Abrams. Compresa Olivia Dunham (Anna Torv) giovane agente dell'FBI che perde il suo collega e amante proprio nel primo episodio di Fringe. Il suo interesse in ciò che è al di fuori del normale e il suo senso di giustizia si addicono alla sua bellezza tagliente, dura, che cede solo raramente alla reale dolcezza del suo essere. La sua presenza è quel lato rosa, di umanità al femminile, che conferisce a Fringe, prolungamento di X-Files, qualcosa di reale e di terreno.

La funzione salvifica delle donne
Le eroine del "Signore del Tempo" sono importantissime per le serie in cui si trovano. La loro durezza apparente nasconde lati veri, umani, reali più del reale. E la loro bellezza (necessaria per lo spettatore) è la dimostrazione di come si possa essere donne e affrontare ogni difficoltà, essere abbattute e risorgere, e prendersi questa soddisfazione di salvare il genere maschile.