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5x1: Uma Thurman, la rivincita delle bionde

La musa di Tarantino torna a furoreggiare al cinema.
di Stefano Cocci

Bionda vendicativa
Uma Thurman (Uma Karuna Thurman) (54 anni) 29 aprile 1970, Boston (Massachusetts - USA) - Toro. Interpreta Diana McFee nel film di Vadim Perelman Davanti agli occhi.

martedì 30 dicembre 2008 - Celebrities

Bionda vendicativa
La bellezza scorre poderosa nella famiglia Thurman. La mamma e la nonna di Uma erano modelle. La biografia ufficiale annovera tra i successi di mamma Nenette quello di essere stata presentata a Timothy Leary addirittura da Salvator Dalì. I due si sposarono ma la coppia non durò molto. Il papà di Uma, il professor Thurman, è uno dei più importanti esperti di buddismo del mondo e amico personale del Dalai Lama. Con queste premesse la giovane era destinata ad una vita entusiasmante e, in effetti, può dirsi che sia così. Abbandona l'università e decide di diventare una modella. Sarà nei panni di Venere che il mondo del cinema imparerà a conoscerla, scelta da Terry Gilliam per le sue Avventure del Barone di Munchausen. Da questo momento la vita della modella cambia e, ancora una volta, saranno gli incontri a determinarla. Come quello con Quentin Tarantino, probabilmente il regista più importante nella sua carriera, oppure con Ethan Hawke con il quale galeotto fu Gattaca e con cui ebbe un tempestoso matrimonio, due figli ed un doloroso divorzio. Il 2009 si apre all'insegna dei suoi splendidi occhi azzurri e la sua chioma bionda con l'inquietante e psicologico Davanti agli occhi di Vadim Perelman.

La mia super ex ragazza
Se mollate Uma Thurman, probabilmente, non avete tutte le rotelle al posto giusto. È quello che spesso si è sentito dire Ethan Hawke quando mandò in frantumi il matrimonio con la bellissima attrice dopo un suo tradimento, ed è quello che impara a capire Luke Wilson quando scarica l'apparentemente innocua Jenny che nasconde dietro il suo aspetto dimesso G-Girl, la super-eroina che difende New York dai cattivi di ogni specie. Non è così però per il suo ex – fidanzato: quando lui la lascia, la donna decide di rendergli la vita impossibile e non è difficile credere che ci riesca. La Thurman è strepitosa in questo sorprendente gioiello di comicità surreale che però, come spesso capita, si perde troppo presto nel bicchiere d'acqua della sceneggiatura e dell'intreccio. Uma, però, è bellissima e davvero credibile nei panni della super-girl.

Pulp fiction
Quello di Mia Wallace è il personaggio più importante della vita di Uma Thurman. Dopo il flop di Cowgirl - Il nuovo sesso la carriera dell'attrice era ad un bivio. Fu l'incontro con Tarantino a darle nuova linfa. Si meritò una nomination agli Oscar come "Miglior attrice non protagonista" e vinse un Mtv Movie Award. Merito, ovviamente, va dato a Tarantino che disegnò per colei che inseguito definirà la sua musa un personaggio pieno di sfumature e con tanti tratti caratteristici: la storia di attricetta televisiva finita, la barzelletta sulla famiglia di pomodori, la curiosità e la dipendenza dalla droga. La scena dell'overdose e la successiva iniezione di adrenalina per "resuscitare" Mia sono tra i momenti forti di Pulp fiction, destinati ad essere ricordati da molti.

Kill Bill Vol. I e II
Fu proprio Pulp fiction ad essere galeotto. Pare che il personaggio de La Sposa - la donna che sopravvivere al massacro del giorno del suo matrimonio – sia stato discusso, pensato e delineato allo stesso tavolo del locale anni '50 in cui la Thurman e Travolta girarono una delle scene più importanti del film, quella del ballo. Furono proprio il regista e Uma a tratteggiarlo. Anni dopo Tarantino trasformò quell'idea in uno dei film, o meglio in due dei film più importanti del XXI secolo. Uma Thurman è La Sposa, alias Beatrix Kiddo, la donna che si risveglia dal coma in cui l'hanno precipitata i suoi colleghi killer con un'insaziabile desiderio di vendetta. Non avrà pace fino a quando non avrà eliminato tutti i componenti di quel commando criminale, fino ad arrivare al loro capo, Bill. Ne scaturirà un inseguimento tra Stati Uniti e Giappone, pieno di duelli a suon di katane, lotte, donne mutilate e uomini uccisi da morsi di serpente, in una escalation unica.

Gattaca – La porta dell'universo
È proprio il caso di dire che questa "porta dell'universo" sia stata non solo galeotta ma che, con l'aprirsi, abbia cambiato la vita dei suoi protagonisti. Uma proveniva da una tempestosa relazione – matrimonio con il collega Gary Oldman, Ethan era tra i giovani attori più quotati di Hollywood che ancora attendeva di piazzare il suo colpo vincente: dopo L'attimo fuggente di Weir, il grande successo lo aveva solo sfiorato in Prima dell'alba. Con Gattaca, Hawke e Thurman si confrontano con la fantascienza simil–Dick, autore un neozelandese all'opera prima, Andrew Niccol. La storia è una scusa, e il film può essere ricordato oltre che per essere una grande occasione sprecata, per aver favorito l'incontro che forse gli astri avrebbero scongiurato, visto gli esiti sfortunati per entrambi: un divorzio doloroso finito sui giornali di tutto il mondo.

Le relazioni pericolose
Il film di Stephen Frears è pieno di personaggi indimenticabili e di attori di prima grandezza. Fu l'affermazione definitiva per Glenn Close, e la prima interpretazione di spessore per Michelle Pfeiffer e John Malkovich, che da allora divennero stelle del panorama hollywoodiano. Ma, Le relazioni pericolose è ricordato anche per la partecipazione di Uma. La sua Cecile de Volanges rimane presto impressa nella mente di pubblico e critica, soprattutto grazie allo splendido topless che regala e le scene di sesso con Malkovich stesso. Fu una prova difficile per la giovane attrice che, dopo l'uscita del film, visse nascosta a Londra per oltre un anno indossando solo dei maglioni molto larghi e che non evidenziassero le sue forme.

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