Advertisement
Clint Eastwood, testimone forte della cultura americana liberal

Mentre sta per uscire Changeling, Clint Eastwood annuncia: farò Callaghan in Gran Torino, poi sarò solo regista.
di Pino Farinotti

Il fascino dell'eroe
Clint Eastwood (Clinton Eastwood Jr.) (93 anni) 31 maggio 1930, San Francisco (California - USA) - Gemelli.

lunedì 10 novembre 2008 - Focus

Il fascino dell'eroe
Un mio amico, Gualtiero, dopo aver corteggiato per mesi Giovanna, la portò al Nepenta, locale esclusivo milanese. A un paio di tavoli di distanza c'era seduto Clint Eastwood. L'attore alzò il bicchiere verso la ragazza che disse a Gualtiero "scusa un momento", raggiunse Clint e se ne andarono insieme. Gualtiero, uomo di mondo, se la prese non più di tanto. Forse non sapeva, e non sa ancora, leggere in chiave scientifica, psicologica, il sentimento che si era attivato nella ragazza, però lo aveva intuito: Clint era un divo, icona, oggetto di desiderio delle donne del mondo, che si interessasse proprio a te faceva parte di quella "suggestione di innamoramento" che ti portava in un altro paese, quello del sogno. Se la ragazza se ne andava con lui, non era un affronto, perché non potevi competere anche se eri competitivo, l'orgoglio taceva. Gualtiero leggeva il sentimento in una formula suggestiva, ed efficace "era come se Giuseppe fosse geloso dello spirito santo...". E aggiungeva "però che sfiga". E ancora "comunque Giovanna mi ha detto che sono andati a bere qualcosa in un altro locale".

Simbolo di attrazione
È vero che il mio amico era stato particolarmente sfortunato, perché Eastwood non era solo un'icona, un simbolo pubblico di attrazione, era un uomo di enorme appeal, un metro e novanta di muscoli e proporzioni, una faccia bellissima e uno sguardo che muoveva il sangue. Un Fabrizio Frizzi, icona popolarissima, ammiccando col bicchiere a una ragazza seduta con un altro, non è detto che l'avrebbe indotta ad alzarsi. Eastwood (erano gli anni Settanta) era così, divo-simbolo-eroe-uomo. E lo è ancora. Nel frattempo si è evoluto, ha studiato, è migliorato. Clint è nato nel '30, coetaneo di un altro grande simulacro, Sean. Connery nei decenni si è consolidato, come il mito di una sequoia, ma l'estetica non cede, si è solo evoluta verso il disegno di un lord con qualche tratto da villain. Anche Eastwood è una pianta larga e radicata, ma è più affaticato, ha esercitato maggiori critica e applicazione. Ha "anche" diretto.

L'eroe senza nome
Quando Sergio Leone lo impose nel ruolo del westerner senza nome e di pochissime parole, a cominciare da Per un pugno di dollari, Clint aveva 34 anni e veniva da una discreta gavetta. Il sigaro all'angolo della bocca, il cappello maltrattato e il poncho, ne fecero un personaggio che si impose dappertutto. Il "biondo" mutava il ruolo dell'eroe, diventava un giustiziere che non andava per il sottile, se non era un detenuto era almeno... un evaso, perché un evaso è più difendibile. Niente a che vedere con John Wayne o Gary Cooper, eroi purissimi. Era comunque, per Eastwood un modo per rivedere le prospettive. Avrebbe perfezionato, esasperato la sua indicazione anni dopo interpretando e firmando Gli spietati dove fa un pistolero che fatica a salire a cavallo, spara dieci colpi prima di colpire un barattolo e confessa di avere, in passato, ucciso donne e bambini, un eroe tanto tragico da... non esserlo più. Ma era progresso, diligenza, era cultura. Si preparava a percorrere la strada dell'autore, le opere sarebbero state critiche, non rassicuranti, realistiche.

Una 44 Magum per l'ispettore Clint
Ma prima della nuova consapevolezza, dopo la fase western, ripresa anche nel paese naturale del west (Impiccalo più in alto, fra gli altri) Eastwood diede corpo e volto all'ispettore Callaghan, semplicemente uno sceriffo metropolitano, anche lui quasi muto, giustiziere che operava con forza, anzi con violenza, violenza "giusta" naturalmente, scarsamente garante verso il criminale (accertato, non sospetto), e che fra poco sarebbe diventata politicamente poco corretta. Cominciò a passare dietro la macchina impegnandosi, all'inizio, con vicende di azione quasi convenzionali, fino ad arrivare alla nuova consapevolezza, appunto, con Gli spietati.

Da uomo d'azione ad autore consolidato
Siamo all'inizio degli anni Novanta, l'"autore" ha percorso l'intera scala virtuosa, dopo l'appeal, la dedizione, il talento, ecco riconosciuta anche l'intelligenza. Con avalli decisivi, che comprendono Oscar (molti) e Leone d'oro. Colui che era stato uomo d'azione, dedito alla bandiera e all'ordine ottenuto coi metodi detti sopra, era diventato autore dai nobili dubbi a dal pessimismo legittimo, attento a tener d'occhio il sistema, a graffiarlo se necessario. Ma al di là del rigore, dell'etica e dell'impegno, abbiamo accolto con simpatia qualche cedimento sentimentale negli intervalli, come un Clint amoroso struggente nei Ponti di Madison County. Con l'ultima alta legittimazione con titoli come Million Dollar Baby, Mystic River, e Lettere da Iwo Jima, Eastwood si è accreditato come testimone forte e positivamente dolente della cultura americana liberal. Firmerà altre regie ma lo vedremo attore per l'ultima volta in Gran Torino, dove farà un Callaghan quasi ottantenne. È davvero doveroso dire che ci mancherà.

Gallery


{{PaginaCaricata()}}

Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati