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La metamorfosi di James Bond

In Quantum Of Solace l'agente 007 dovrà ancora fare i conti con il dolore per il tradimento e la perdita di Vesper.
di Tirza Bonifazi Tognazzi

Come è cambiato James Bond
Daniel Craig (56 anni) 2 marzo 1968, Chester (Gran Bretagna) - Pesci. Interpreta James Bond nel film di Marc Forster Quantum of Solace.

mercoledì 5 novembre 2008 - Incontri

Come è cambiato James Bond
Dimenticate il Vodka Martini agitato, non mescolato, la carrellata di donne (tutte bellissime e disponibilissime), i gadget della sezione Q e la sequenza "gun barrell" iniziale che dà il via alla consueto tema di 007. James Bond è cambiato e la metamorfosi della spia che sapeva amare include anche l'azzeramento di codici e cliché che hanno segnato la saga spionistica più celebre di tutti i tempi. È una metamorfosi che nasce soprattutto dall'analisi che da due capitoli cinematografici a questa parte viene fatta sugli esordi dell'agente segreto. L'aria non è ancora quella sorniona di Connery o Moore, la postura risente degli anni passati alla scuola militare, l'eleganza c'è ma non è sottolineata dalla cura estetica e dal savoir-fair di Brosnan e la licenza di uccidere - conquistata da poco - è presa un po' troppo alla lettera dal giovane agente inglese. Se in Casino Royale James non era il Bond che avevamo conosciuto attraverso le gesta di Connery, Lazenby, Moore, Dalton e Brosnan, nel sequel continua a essere un corpo e un volto distante dagli stilemi dell'agente 007 perché non ancora libero dalla sofferenza di essere stato tradito da (e aver visto morire) la sua Vesper. Solo raggiungendo la pace con se stesso e messa da parte la vendetta potrà trasformarsi in Bond, James Bond. Il regista di Quantum Of Solace, Marc Forster, e Daniel Craig hanno offerto una loro lettura del cambiamento di 007.

Marc Forster, l'action e 007
Marc Forster: Non sono un regista di action movie, non provengo da quel tipo di cinema. Nel dirigere Quantum Of Solace ho affrontato le scene di azione in maniera diversa rispetto al passato di 007, che sicuramente si avvicina di più al tipo di film di azione che mi piace vedere. Ho scelto una sequenza iniziale astratta, che potesse disorientare lo spettatore, per poi focalizzare su Bond e rimanere il più vicino possibile a lui. Per me l'elemento fondamentale di un'opera è sempre il personaggio. In Quantum Of Solace Bond non cerca solo vendetta e giustizia ma anche se stesso perché è un uomo spezzato e perso nel suo dolore personale. Trovo che ci sia una linea sottile tra la vendetta e la giustizia. Quella che cerca Camille, ad esempio, è una vendetta cieca che quando viene messa in atto la lascia totalmente vuota. Quanto alla saga di 007, Al servizio segreto di sua maestà è il mio capitolo cinematografico preferito e l'ho anche rivisto più volte prima di iniziare le riprese del mio film. Il modo in cui finisce assomiglia molto alla fine di Casino Royale ed è il motivo per il quale ho scelto di dirigere Quantum Of Solace, perché volevo approfondire il percorso emotivo di James Bond. Ho amato molto anche Dalla Russia con amore, Goldfinger e Agente 007, licenza di uccidere, film che ho volutamente omaggiato nel mio attraverso citazioni più o meno evidenti. Naturalmente nel confrontarmi con l'universo di Bond sentivo una forte responsabilità che da una parte era vissuta in termini di rispetto nei confronti della saga e dall'altra nel voler portare qualcosa di nuovo che fosse identificabile con il mio cinema e la mia visione personale. Volevo per esempio che lo sfondo politico fosse il più realistico possibile, volevo mantenere una scenografia che ricordasse i primi lavori del designer Ken Adam ma che allo stesso tempo fosse moderna e infine volevo che il film fosse corto, veloce e compatto.

Daniel Craig e l'evoluzione di James Bond
Daniel Craig: Poiché interpreto 007 all'inizio della sua carriera come agente segreto il mio modo di agire è diverso da quanto visto in passato. Il mio James Bond non spinge bottoni per far esplodere bombe, è più facile vederlo prendere a calci una porta per buttarla giù. Anche i gadget che utilizzava in passato sono completamente spariti perché oggi il mondo è pieno di gadget, ci sono addirittura dei gadget magazine, e io non volevo che ci fossero questi cliché. Per introdurre un personaggio come Q ci vuole un attore valido e capace che lo possa interpretare e soprattutto un'idea originale che si discosti da quello che abbiamo già visto. In Quantum Of Solace volevamo che Bond fosse più umano e il più vicino possibile alla realtà. Anche una delle scene più difficili che abbiamo girato, in cui io e Olga ci buttiamo dall'aereo e precipitiamo nel vuoto, è stata realizzata in un tunnel del vento verticale proprio per ottenere un effetto credibile. Tuttavia, al di là dell'azione, questo film rappresenta un cambiamento importante per Bond. Se abbiamo fatto Quantum Of Solace è solo per tornare sulla sua storia d'amore con Vesper, che non potevamo lasciare in sospeso in quanto è fondamentale ai fini della costruzione del personaggio. Da questo momento in poi James può chiudere con il passato e guardare finalmente avanti con l'impudenza che lo contraddistingue. Inoltre, se in Casino Royale James aveva una postura da militare nel sequel ho voluto che sembrasse più civile. È anche una questione sartoriale, non è facile vestire con abiti eleganti un agente muscoloso, ma per questo abbiamo scelto Tom Ford per una linea sartoriale moderna e abiti che potessero cadermi meglio addosso e darmi un aspetto e una postura più disinvolta.

Spie che ritornano e new entry
Giancarlo Giannini: Quando ho letto per la prima volta lo script di Casino Royale non riuscivo a capire se il mio personaggio fosse buono o cattivo e nessuno sapeva rispondermi. Continuavano a dirmi che ancora non si sapeva e che se fosse stato cattivo sarebbe morto. Così mi sono inventato una spia talmente spia da non sapere da quale parte stia. L'ho capito solo ora che sono tornato a vestire gli abiti di Mathis che ero buono. In questo Quantum of Solace il mio personaggio e quello di Daniel instaurano un rapporto molto importante, ed è proprio Mathis a dire a Bond di perdonare Vesper. Ammiro molto Daniel, è uno che si butta nel personaggio, ha un rigore perfetto, è preparato e preciso, in pratica è un vero professionista.
Olga Kurylenko: Ho amato molto il mio ruolo in questo film perché tra le altre cose credo di essere l'unica bond girl a non finire a letto con James. Forse non gli piacevo. La verità è che se fosse successo la storia sarebbe stata debole perché nonostante tra i due ci sia una forte attrazione, Bond non è ancora pronto a una relazione, ha ancora il ricordo di Vesper che lo tormenta, si porta sempre la sua foto dietro, in pratica non è disponibile. Il mio personaggio è alla pari di Bond, è un po' come se fosse il suo riflesso. Anche Camille agisce per vendetta.

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