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True Blood, il ritorno dei vampiri in tv

La nuova serie americana racconta l'amore impossibile tra una cameriera e un "succhiasangue".
di Nicoletta Dose

Se all'amico piace succhiare il sangue…

domenica 21 settembre 2008 - News

Se all'amico piace succhiare il sangue...
La vita da vampiri non è facile. Nascosti tutto il giorno dentro una bara, sono costretti a svegliarsi ogni giorno alla stessa ora, acciaccati e rintontiti, prima di affrontare una lunga nottata a cercare il cibo necessario. E viste le abitudini un po' strane, non possono nemmeno consolarsi con un bel banchetto variegato. Si nutrono solo di sangue, e sangue umano per giunta. Solo e soltanto sangue. Insomma, una vita piatta e abitudinaria che però ora sta per essere riscattata. Direttamente dai creatori di Six Feet Under arriva dagli Stati Uniti la nuova serie televisiva True Blood, basata sul ciclo di libri "Southern Vampire Mysteries" di Charlaine Harris. E l'esistenza dei vampiri subirà una piccola rivoluzione.
La fiction infatti è incentrata sul difficile rapporto tra il mondo degli umani e quello dei "succhiasangue". Questi ultimi, grazie all'invenzione del "true blood", un sangue sintetico creato da una ditta farmaceutica giapponese, non sono più gli acerrimi nemici degli esseri viventi e convivono finalmente in pace con il resto dell'umanità. Quando però in un paesino della Louisiana si susseguono numerosi omicidi cruenti di donne amiche di vampiri, sarà la dolce cameriera Sookie Stackhouse (Anna Paquin, Oscar come attrice non protagonista di Lezioni di piano) ad essere coinvolta nella lotta contro il Male. La protagonista, che ha il potere di leggere nella mente delle altre persone, inizia una storia d'amore con Bill Compton (Stephen Moyer), un vampiro ultracentenario, l'unico essere vivente di cui non riesce a sentire i pensieri. Tra tutti i vampiri in circolazione anche Bill verrà sospettato di essere l'assassino e Sookie si trasformerà in una piccola detective, facendo di tutto per svelare il mistero e salvare il proprio amore.

Anche i vampiri hanno un cuore
Artefice di questa serie di dodici episodi è lo sceneggiatore e regista Alan Ball, vincitore dell'Oscar per lo screenplay di American Beauty. Intervistato dalla californiana "Television Critics Association", confessa di non aver mai guardato né Buffy – L'ammazzavampiri nè Angel, di non aver mai letto nemmeno un libro di Anna Rice ma di aver amato molto Il buio s'avvicina (1987) di Kathryn Bigelow. Se queste sono le premesse, le atmosfere demoniache di True Blood saranno senza dubbio fuori dagli schemi. Anche l'uccisione dei vampiri, finora rappresentata dalla polverizzazione della carne, subirà un radicale cambiamento. E questa, assicura l'autore, è solo una delle tante sorprese che vedremo.
Il trailer della serie è uno dei video più cliccati del momento, e la campagna pubblicitaria messa in piedi dalla produzione americana, è impossibile non notarla. Passeggiare per le via delle maggiori città americane in questi giorni vuol dire scorgere migliaia di manifesti giganteschi che pubblicizzano il "True Blood", il sangue sintetico dei vampiri. Tra slogan divertenti e furbetti, attorno alla serie si è sviluppata una curiosità che non si vedeva da molto tempo. Negli Stati Uniti è già andata in onda la prima puntata, confermata da un successo di pubblico non straordinario ma di ottimo livello (4 milioni di spettatori solo per il pilot) che ha suggerito alla network americana di dare il via alla realizzazione della seconda stagione. Le riprese inizieranno nella prima metà del 2009.
Per la visione in Italia dovremo aspettare ancora un po'. Nel frattempo, orfani di Buffy, emarginati e incompresi si preparino a trovare nei vampiri i nuovi rappresentanti della lotta per i diritti umani. Una vera novità che non può lasciare indifferenti.

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