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5x1: Richard Gere, attore e gentiluomo

Bello e impossibile ma anche impegnato per i diritti umani.
di Stefano Cocci

Non è più tempo per American Gigolo
Richard Gere (Richard Tiffany Gere) (74 anni) 31 agosto 1949, Filadelfia (Pennsylvania - USA) - Vergine. Interpreta L'agente Erroll Babbage nel film di Wai-keung Lau Identikit di un delitto.

martedì 12 agosto 2008 - Celebrities

Non è più tempo per American Gigolo
L'icona sexy degli anni Ottanta ha cambiato pelle. Richard Gere non è più "l'american gigolo" o un "ufficiale gentiluomo": è un attore a 360° impegnato nella lotta per i diritti civili, contro l'AIDS e la difesa del Tibet. Così, mentre la sua pubblicità per Lancia ha scatenato polemiche a non finire e la censura cinese, torna nel torrido ferragosto 2008 con Identikit di un delitto, pellicola che può sembrare simile a tante altre "crime story" che ha interpretato Gere. Però, il dato di rilievo è il regista, quell'Andrew Lau a cui dobbiamo Infernal Affairs ovvero il film a cui Scorsese si è ispirato - anzi, molto di più, avendolo ripreso in alcune scene ripresa per ripresa - per il suo pluri - Oscar The Departed.
Il bel Gere aggiunge così Claire Danes alla lunga liste di colleghe sexy con cui ha diviso la scena, lista che comprende Diane Lane, Julie Delpy, Juliette Binoche, Jennifer Lopez, Catherine Zeta-Jones e Zenee Zellweger, Liv Tyler, Winona Ryder, Julia Roberts, Sharon Stone, Jodie Foster, Lena Olin, Kim Basinger e Uma Thurman. Insomma, a quanto pare il bel Richard sul set non si è mai annoiato.

L'imbroglio - The Hoax
Lasse Hallström regala a Gere uno dei suoi personaggi più difficili e controversi. Proprio insieme a Identikit di un delitto, L'imbroglio - The Hoax è una delle pellicole che maggiormente hanno messo alla prova il talento e le risorse dell'attore americano. Clifford Irving è un imbroglione ed ha pagato per questo. Gere lo interpreta come un uomo furbo ma allo stesso tempo sprovveduto, nella vita e nell'amore, un uomo che finisce nel gorgo del suo stesso imbroglio e non riesce più a uscirne, come non riesce a tirarsi fuori da una relazione extraconiugale con una donna che lo ha stregato, una meravigliosa Julie Delpy.

American Gigolo
Quando si parla e si scrive di Richard Gere è difficile non fare riferimento al film di Paul Schrader. American Gigolo ha segnato profondamente la cultura degli anni Ottanta e, se non l'ha cambiata, è forse perché l'ha inseguita e portato alla luce un aspetto della società che non si conosceva o, meglio, si taceva. Il gigolo di Gere è un narciso vanesio che si ritrova coinvolto in un gioco di perversioni e delitti addirittura più grande di lui. La scena d'apertura con Gere che si veste, sceglie camicie e cravatte è entrata nella storia del cinema tanto quanto il tema scabroso del film.

The Mothman Prophecies – Voci dall'ombra
Dopo gli inizi sexy e romantici, Gere a un certo punto ha detto basta al personaggio stereotipato che gli era stato cucito addosso e ha scelto di cambiare. Ormai c'era tutto il mondo innamorato di lui, era giunta l'ora di smettere i panni raffinati del gigolo o l'uniforme dell'ufficiale. Il film di Mark Pellington lo fa entrare in un circuito che Gere non aveva mai affrontato: il thriller paranormale. È un uomo che ha perso molto nella sua vita e si trova ad affrontare il mistero della perdita e tutte le conseguenze che porta con sé come la non accettazione, fino al rivelarsi di aspetti inimmaginabili che si nascondono dietro a quella perdita. Un ruolo impegnativo e combattuto, come Gere non ne aveva a disposizione da tempo.

Io non sono qui
Bello e bravo, un binomio difficile da mettere d'accordo. Spesso le attrici subiscono il cliché della "bella e stupida" e devono sudare il doppio per dimostrare il proprio valore. A volte, però, la cosa è vera anche per gli uomini e Richard Gere ha spesso combattuto contro chi lo voleva solo un bel volto e un bel corpo. A volte è riuscito a far vedere di valere come attore, altre, no. L'acclamato film di Todd Haynes ha consentito a Gere di giocare a fare il vagabondo, il Bob Dylan, l'eroe e il cinico, e si può contare come una delle sue interpretazioni più sorprendenti degli ultimi 15 anni.

Pretty Woman
Che dire di un film così amato dal pubblico, entrato anch'esso, come altri di Gere, nel senso comune, forgiando un modo di dire, un approccio alla vita, all'amore e ha lanciato una stella come Julia Roberts? Si può non amare il cinema che si nutre di commedia, romanticismo e attori belli ma non si può negare che c'è un valore anche dietro il far battere veloce il cuore della gente, farla ridere e farla piangere. Per questo motivo, Pretty Woman può essere considerato un film importante, al pari di altri più impegnati, e Richard Gere può vantarsi di avervi preso parte.

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