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Film in tv: La palma è rotonda

Il palinsesto televisivo schiera in campo Palme d'oro d'annata e commedie sullo sport nazionale.
di Edoardo Becattini

La febbre del gioco

giovedì 26 giugno 2008 - Televisione

La febbre del gioco
Oltre alla finale dei campionati europei di calcio, la domenica televisiva si affida al potere del cinema e dei suoi capolavori. Sulla tracce dello Steven Spielberg più "sessantottino", il pomeriggio presenta Sugarland Express (Rete 4, 16.10), primo film realmente pensato e realizzato per il cinema dal più conosciuto ed apprezzato fra i registi di Hollywood. Alla precedente generazione di cineasti hollywoodiani (anche originario della Polonia) appartiene invece Billy Wilder, autore di innumerevoli capolavori della storia del cinema americano, fra i quali il thriller con Marlene Dietrich Testimone d'accusa (La7, 21.30). Marcello Mastroianni è poi protagonista di due grandi opere trasmesse nell'arco della serata: Matrimonio all'italiana (RaiTre, 20.45) di Vittorio De Sica e La dolce vita (Rete 4, 23.30) di Fellini. Oppure, si può sempre prolungare il piacere calcistico unendolo a quello cinematografico, con la commedia a episodi prodotta da Paolo Virzì e interpretata, fra gli altri, da Valerio Mastandrea: 4-4-2 Il gioco più bello del mondo (Canale 5, 2.25).
Ancora commedie di ambito sportivo lunedì sera con L'amore in gioco (Canale 5, 21.10), film diretto dai fratelli Farrelly che è in realtà un remake di Febbre a 90° con Colin Firth (nonché una trasposizione di un romanzo di Nick Hornby), con una più americana passione per il baseball a sostituire lo sport europeo per eccellenza. L'alternativa è altrimenti tutta italiana, con la programmazione de La7 che prevede due straordinarie commedie della nostra scuola trasmesse in sequenza: I soliti ignoti (La7, 21.10) di Monicelli e Brutti, sporchi e cattivi (La7, 23.05) di Ettore Scola.

Thriller dai volti noti
Con la prima serata del martedì, si ritorna al cinema americano di più recente produzione e al divismo più diffuso. Le personalità di Mel Gibson e Tom Hanks sono protagoniste rispettivamente di Payback (RaiTre, 21.05), film di genere hard boiled tutto incentrato su crimini e vendette, mentre Hanks è il mite e pacifico abitante della Cracozia che trova alloggio a lungo termine nell'aeroporto di New York in The Terminal (Canale 5, 21.10). Volto non altrettanto noto, ma sicuramente lodevole di menzione è quello di Ed Harris, protagonista ed autore del biopic dedicato al più importante pittore americano del Novecento: Pollock (Mya, 22.40). Mercoledì sera ancora un nome altisonante, quello di Tommy Lee Jones, impegnato con uno dei ruoli per lui più congeniali (o se, non altro, più fortunati): l'ufficiale di polizia a caccia di latitanti innocenti, questa volta intento a sorvegliare la libertà vigilata di Ashley Judd in Colpevole d'innocenza (RaiUno, 21.20). Ancora un thriller in prima serata, ma dalla confezione molto più sontuosa e leccata, Il talento di Mr. Ripley (Sky Mania, 21.00) è il film con cui il regista Anthony Minghella, scomparso prematuramente, confermò il suo talento sofisticato dopo l'incetta di Oscar ottenuta con Il paziente inglese. Dai racconti di Patricia Highsmith a quelli di John Le Carré, giovedì è Pierce Brosnan a ritrovare questa volta il proprio ruolo di maggiore successo, l'agente segreto, che in Il sarto di Panama (Rete 4, 21.10) gli permette anche un interessante duello attoriale con Geoffrey Rush. Sul satellite, le spassose gag di un Woody Allen, cineasta disoccupato tormentato da cecità psicosomatica in Hollywood Ending (Joi, 22.30), oppure l'umorismo surreale sulle solitudini finlandesi di Aki Kaurismaki in L'uomo senza passato (Cult, 23.00).

Santi e martiri sotto le Palme d'oro
La sera di venerdì ritroviamo con piacere il primo film interamente girato in Italia da Emanuele Crialese: Respiro (Rete 4, 23.25), una fiaba dall'impronta neorealista interamente girata nell'isola di Lampedusa che gli è valsa il Premio della Critica a Cannes 2002. Dall'emarginazione popolare di una Valeria Golino reietta, all'esilio volontario di Raz Degan, anonimo "professorino" di filosofia per Ermanno Olmi in Centochiodi (Sky Mania, 21.00), storia di un uomo di cultura che abbandona l'ambiente accademico per trovare una fede nel mondo e nelle persone. Di controcultura in controcultura, e di cristologia in cristologia, la visione delle parabole e dei dogmi del cristianesimo creata da Luis Buñuel in La via lattea (RaiTre, 2.50) resta un grande vertice di cinema "eretico" negli anni post '68.
Saltando a piè pari gli insipidi kolossal da prima serata del sabato sera estivo, in piena notte ritroviamo ancora il maestro Olmi con il film sulle comunità contadine del Bergamasco di fine Ottocento, L'albero degli zoccoli (RaiTre, 1.30). A seguire ancora opere d'impegno rivolte alla nostra storia popolare. Padre Padrone (RaiTre, 4.30) è il film che i fratelli Taviani hanno tratto dalla biografia di Gavino Ledda, giovane sardo costretto dal padre ad abbandonare la scuola e a fare il pastore fin dall'età di sei anni. Da non sottovalutare che entrambi i film ottennero la Palma d'Oro a Cannes nel biennio 1977-1978. Ma quelli erano altri tempi...

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