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Film in tv: Cinematografie instabili

Pellicole per i palati più dissimili e le personalità più instabili questa settimana in televisione.
di Edoardo Becattini

Schizofrenie da autori

giovedì 5 giugno 2008 - Televisione

Schizofrenie da autori
Sono i folli esordi di Woody Allen a dare avvio a questa nuova settimana in bilico fra bizzarrie senza freni e le solide fondamenta del melodramma. Domenica è l'esilarante visione parodica delle dittature militari sudamericane e della politica estera americana realizzata con Il dittatore dello stato libero di Bananas (Comedy Central, 21.00) a segnare la prima serata. Di estro in estro, passiamo al geniale e schizoide sceneggiatore Charlie Kaufman (da poco anche regista con Synecdoche, New York, presentato a Cannes) che con Il ladro di orchidee (Rete 4, 23.25) si è addirittura inventato un fratello gemello all'interno di una trama che mette in abisso la trasposizione di un romanzo "intraducibile" ed il più classico dei "blocchi dello scrittore". E, a proposito di esordi, nella notte si affaccia L'uomo in più (Italia 1, 1.50), il film che ha segnato l'esordio di un altro grande protagonista del festival francese, il nostrano Paolo Sorrentino. Fra la galleria di antieroi miserabili o impenetrabili che dominano nei suoi film, non si dimentica in questo Antonio "Tony" Pisapia e la relativo interpretazione di Toni Servillo.
Lunedì prima serata devota alla "storia di tutte le storie d'amore", come enfaticamente dichiaravano i manifesti del film rimasto più famoso fra quelli di Gabriele Muccino: L'ultimo bacio (Canale 5, 20.30). A parte i vacui tormenti dei giovani pariolini in crisi d'identità, la programmazione prevede anche un bel salto all'indietro con due film di grande successo di alcuni anni fa: Gandhi (La7, 21.10), ovvero il biopic pluri-premiato agli Oscar con Ben Kingsley ad impersonare la grande figura che avviò la resistenza non violenta; e Sommersby (RaiDue, 21.05), storia ambientata nel vecchio West su di un improvviso ritorno a casa di un uomo che la guerra di Secessione ha molto "cambiato". Da segnalare anche in tarda serata The Hitcher (Rete 4, 23.35), originale thriller degli anni Ottanta su un autostoppista killer, dal quale è stato tratto il remake con Sean Bean appena uscito nelle nostre sale.

La cura del divismo
La serata di martedì ci si preserva con La cura del gorilla (Italia 1, 22.15), originale titolo per un originale film posizionato all'incrocio fra il noir, la commedia e il thriller, con l'altrettanto originale coppia cinematografica composta da Claudio Bisio ed Ernest Borgnine. Molto più collaudata la formula del kolossal francese Belfagor – Il fantasma del Louvre (Rete 4, 21.10), decisamente più vicino ad un blockbuster americano che alla tensione e alle suggestioni della serie televisiva degli anni Sessanta da cui prende ispirazione.
Mercoledì si rovesciano i consueti rapporti di solennità fra cinematografie dell'Est ed dell'Ovest, con la presenza di un film orientale come La città proibita (Sky 1, 21.00), che può vantare un grande dispendio di mezzi ed un maggiore sfarzo nella messa in scena, e, dall'altra parte del mondo con un film sobrio e sottotono come Una canzone per Bobby Long (Sky Mania, 21.00) a rappresentare il mondo occidentale.
Ma già da giovedì Hollywood torna a scintillare con il remake realizzato da Cameron Crowe (Almost Famous; Jerry Maguire) del bel film spagnolo che rivelò il talento visivo di Alejandro Amenábar, Apri gli occhi. In Vanilla Sky (RaiDue, 23.10), l'ambientazione si sposta da Madrid a New York e il protagonista viziato seduttore è Tom Cruise, sospeso in una realtà onirica indecifrabile e diviso da due donne, Penelope Cruz e Cameron Diaz. Altrettanto glamour sprigiona il cast composto da Jude Law, Julia Roberts, Clive Owen e Natalie Portman, protagonisti di Closer (Canale 5, 23.30), pellicola in cui è tuttavia la matrice teatrale a pesare maggiormente sul divismo.

I generi non-morti
Il venerdì, ad una prima serata invocante il melodramma di stampo italico e statunitense mediante le prove di Ferzan Ozpetek (Le fate ignoranti; Rete 4, 22.50) e Robert Redford (L'uomo che sussurrava ai cavalli; RaiDue, 21.05), si oppone una nottata di vera cinefilia lontana dalle demarcazioni di genere. A vostra scelta la preferenza per una commedia sentimentale e profonda come Uomini e donne: istruzioni per l'uso (RaiUno, 3.10) di Claude Lelouch, oppure per la guerra secondo Samuel Fuller, regista poco noto al grande pubblico eppure annoverato fra i preferiti da tutta una lunga tradizione di critici militanti, che con Il grande uno rosso (RaiTre, 3.20) realizzò il suo film più famoso e censurato. I buoni sentimenti del sabato sera questa settimana trovano il grande formato del melodramma d'antan con Il dottor Zivago (RaiTre, 20.35) di David Lean, o l'esuberante vis comica al servizio della commedia familiare con il Robin Williams di Mrs. Doubtfire (Canale 5, 21.10). Più fuori dagli schemi, dal buon gusto, o semplicemente fuori dal tempo gli altri film della serata. L'armata delle tenebre (Mgm, 21.00) è il particolarissimo addio che Sam Raimi dette ad Ash, protagonista-eroe della serie de La casa da lui inaugurata nel 1981, scaraventandolo indietro nel tempo fino al Medioevo ad ammazzare i non-morti risvegliati dal Necronomicon. Più di recente e con un certo rigore stilistico, Steven Soderbergh con Intrigo a Berlino (Joi, 21.00) ha invece omaggiato il noir e il melodramma degli anni '40 (stile Casablanca o Notorious), ricostruendo con la precisione di un filologo le luci, i cromatismi e le atmosfere della cinematografia di quegli anni.

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