L'eterna lotta fra Oriente e Occidente
In una domenica che apporterà una soluzione alle contese elettorali, la programmazione televisiva a sua volta "scende in campo", mostrando alcuni notevoli conflitti del più recente cinema occidentale ed estremo orientale. La notte di Fuori Orario opta per la caparbia militanza di Michael Moore e per il suo personale e "passionale" Fahrenheit 9/11 (RaiTre, 3.20), resoconto dell'America post-11 settembre, di come è cambiato il volto della sua gente dopo l'elezione di Bush Jr. e l'inizio della seconda Guerra del Golfo. Più disimpegnato invece il fronte orientale che prevede un epico kolossal wuxiapian ad opera di Tsui Hark – sul coraggioso cammino di un gruppo di sette guerrieri, abili maestri di spada - Seven Swords (Rete 4, 23.30); oppure la "nouvelle horror vague" con il film dei fratelli Pang su di un infausto trapianto di cornee, The Eye (Italia 1, 2.15), da cui il recente remake con Jessica Alba proprio in questi giorni in sala.
La sera seguente, lunedì, mentre la tv in chiaro si prodiga inevitabilmente a discutere le conseguenze del voto e le prospettive del futuro prossimo dell'Italia, gli amanti del cinema contemporaneo estranei alla dietrologia politica troveranno estraniazione solo sui canali satellitari. Ben tre film della stagione passata animano la fascia serale e pre-serale, tre pellicole che in qualche modo si possono ascrivere al remake e, seppur loro malgrado, al "già visto". Rent (Sky Mania, 18.25) è la versione cinematografica di un noto musical di Broadway, che a sua volta costituisce un adattamento pop in costumi contemporanei della ben più celebre Bohème pucciniana. Il titolo La pantera rosa (Sky Hits, 19.40) non necessita invece delucidazioni in merito alla sua fonte d'ispirazione; può esser sufficiente sapere che è Steve Martin a tentare l'ardua impresa di eguagliare l'eccezionale vis comica dell'ispettore Clouseau di Peter Sellers. A suo modo, The Illusionist (Sky 1, 21.00), nel proporre la storia del mago Eisenheim ambientata nella Vienna del primo Novecento, è una storia avvincente e originale, vittima della sfortuna di esser apparsa in contemporanea con il "collega-nemico" The Prestige.

Che cos'è il cinema (di serie B)?
La televisione in chiaro torna a essere forte protagonista già da martedì, quando due reti in particolare si scuotono dal torpore della giornata precedente e si animano con una doppia programmazione densa di concitazione. Su RaiDue si comincia con un recente horror sviluppato su quella lunga tradizione di "serie B", dove il recupero del relitto di una nave da crociera segna l'avvio di una sanguinosa carneficina (Nave fantasma (RaiDue, 23.00)), per poi arrivare a incontrare a tarda notte un Mark Wahlberg che, dopo stella del porno, si improvvisa icona heavy metal nella commedia musicale Rock Star (RaiDue, 0.35). Su Italia 1 invece l'intera serata è dedicata al cinema adrenalico di Vin Diesel e a due dei suoi più conosciuti personaggi: l'improbabile agente speciale specialista di sport estremi Xander Cage di XXX (Italia 1, 21.10) e il brutale carcerato dall'acuta visione notturna Riddick nel seguito di Pitch Black: The Chronicles of Riddick (Italia 1, 23.45).
Action estrema ma astutamente velata di autoironia in primo piano anche mercoledì sera, quando il padre spirituale di Diesel, Arnold Schwarzenegger, è protagonista di una spettacolare storia di spionaggio firmata James Cameron: True Lies (Rete 4, 21.10). Più tardi, in piena notte, è il nostrano Alex Infascelli a tradurre con cinico umorismo il thriller della scuola di Dario Argento e l'estetica del talk show televisivo con Il siero della vanità (RaiUno, 2.50). Giovedì sera la rivisitazione si opera sui canoni del gangster movie americano, reinterpretato con una rigorosa messa in scena o con una stile più concitato e d'influenza pulp a seconda dei casi. La rispettosa struttura drammaturgica di Era mio padre (Rete 4, 21.10), oltre alle magnifiche presenze di Tom Hanks e Paul Newman, ne fanno una delle rivisitazioni del gangster movie maggiormente riuscite degli ultimi anni. Sexy Beast (Rete 4, 23.45) può vantare, dal canto suo, un ritmo più in sintonia con gli anni e un cattivo impagabile come quello creato da Ben Kingsley.

Piccoli gangster crescono
Criminali sui generis o tragicamente realistici padroneggiano anche nella prima serata di venerdì. E anche in questa sera non potrebbero esserci più differenze fra un John Travolta, bonario killer cinefilo che sogna di fare il produttore e cita a memoria L'infernale Quinlan di Welles in Get Shorty (Sky 3, 21.00), e i giovani emarginati del Queens (fra cui riconosciamo lo Shia LaBeouf di Transformers) in Guida per riconoscere i tuoi santi (Sky Mania, 21.00). E, a proposito di giovani delinquenti, sono degni di menzione anche i dandies di Dear Wendy (Cult, 23.00), un gruppo di adolescenti pacifisti ma ugualmente appassionati di armi da fuoco che solo due amanti della contraddizione come Lars von Trier e Thomas Vinterberg (Festen) potevano concepire.
Dopo la consistente dose di violenza, solo il sabato riesce finalmente a ristabilire un equilibrio e ad aprirsi anche al pubblico più giovane. Italia 1 programma infatti in sequenza i misteri strampalati di Scooby-Doo (Italia 1, 19.25) e le origini di uno personaggi più amati dell'animazione digitale: Shrek (Italia 1, 21.10). Più tardi, il corposo palinsesto del sabato notte stavolta propone la commedia surreale che gioca sugli stereotipi del mondo della fantascienza, Guida galattica per autostoppisti (RaiUno, 1.15), oppure un meraviglioso manifesto di poesia e umanità come Mare dentro (RaiTre, 3.35), con cui Alejandro Amenábar e Javier Bardem hanno composto un indimenticabile inno in favore alla scelta di morire dignitosamente.