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Film in tv: Ricominciare dal passato

La programmazione televisiva si ricompone dopo gli eccessi natalizi e si apre ai sentieri battuti dal successo di critica e pubblico.
di Edoardo Becattini

L'ossessione del vedere

giovedì 3 gennaio 2008 - Televisione

L'ossessione del vedere
E giunge così l'Epifania che, con tutte le feste, si porta via anche la sovrabbondante programmazione televisiva delle due ultime settimane. Dopo il lungo primato di cartoni animati e buoni sentimenti, la prima serata della domenica di Befana prevede un solo ultimo baluardo di comicità e disimpegno, ovvero il sequel delle avventure della donna single più famosa d'Inghilterra: Che pasticcio, Bridget Jones! (Canale 5, 21.30). In alternativa il film western che quasi venti anni fa riportò nelle sale cinematografiche il mito della frontiera e del grande paesaggio americano con lo stesso spirito del western più classico, e in più la grandiosa cornice del film storico tipicamente americano. Balla coi lupi (RaiTre, 20.30) è a tutt'oggi il western di maggior successo degli ultimi trent'anni e ha segnato l'apice e l'inizio del lento declino del suo regista e protagonista Kevin Costner. La notte e la sua consueta programmazione più "autoriale" prevedono due grandi film dallo straordinario impatto visivo: il Solaris (RaiTre, 1.35) di Tarkovskij è il racconto fantascientifico di una missione su un misterioso pianeta che materializza i sogni e i ricordi di chi vi orbita attorno; Titus (Rete 4, 2.30) è invece la metastorica versione del Tito Andronico di Shakespeare che Julie Taymor (regista del biopic su Frida Kahlo e del recente Across the Universe) ha girato basandosi su di un suo stesso riadattamento teatrale che unisce ricercatezza e kitsch, antica Roma e Roma fascista.
Lunedì pomeriggio La7 celebra uno dei più grandi film e registi della storia del cinema italiano, ovvero Ossessione (La7, 14.00), primo film di Luchino Visconti girato nella provincia padana in pieno clima bellico con uno stile decisamente non asservito alla magniloquente estetica fascista e due interpretazioni (Massimo Girotti e Clara Calamai) traboccanti di passione. In serata lo spettro della Seconda guerra mondiale rientra in scena, ma stavolta come semplice contesto, con La grande fuga (La7, 20.30), memorabile film del 1963 sull'eccezionale impresa di evasione da un campo di concentramento tedesco di alcuni prigionieri alleati. Altrimenti è sempre un altro grande film d'azione d'annata a dominare: l'ultimo episodio (nel senso di cronologia narrativa) della saga di Guerre Stellari, Il ritorno dello Jedi (Italia 1, 21.10) è quello che chiude l'epopea degli Skywalker, padre e figlio, e svela il destino delle forze ribelli all'Impero.

Storia del cinema, Storia del mondo
La principale curiosità di una prima serata come quella di martedì sta nel simultaneo passaggio televisivo di due film diametralmente opposti, che però hanno entrambi, a loro modo, contribuito alla formazione della storia del cinema moderno e contemporaneo. Concepito in quasi tutte le modalità e i dettagli come strutturalmente anarchico e beffardo di tutte le canoniche "grammatiche" del cinema, Fino all'ultimo respiro (Raisat Cinema, 21.00) di Jean-Luc Godard è da subito divenuto un manifesto della poetica avanguardista e cinefila allo stesso tempo della Nouvelle vague francese, e, col tempo, anche un fenomeno di costume per gli anni Sessanta. Agli antipodi delle strategie godardiane sta il cinema di James Cameron e del suo Terminator 2 – Il giorno del giudizio (Rete 4, 21.10) che quasi venti anni fa rivoluzionò la concezione stessa degli effetti speciali nell'action movie americano e la sua applicazione legata all'avanguardia della tecnologia digitale.
Lo stesso gioco di polarità si può rinvenire anche la sera successiva, il mercoledì, quando troviamo a confronto la sofisticata commistione di generi sapientemente dosata dal maestro Alfred Hitchcock con Caccia al ladro (RaiTre, 21.05) e il primo episodio della saga di Harry Potter. Il primo riprende il più classico modello della commedia rosa hollywoodiana applicandovi un'intrigante intelaiatura dai risvolti gialli, una location à la page quale la costa di Saint Tropez e la perfetta alchimia fra Cary Grant e Grace Kelly. Harry Potter e la pietra filosofale (RaiDue, 21.05) è una fedele trasposizione delle origini della storia di formazione dell'amato maghetto che, coloro che hanno acquistato l'ultimo capitolo da poco uscito in libreria, magari apprezzeranno rivedere per trovarvi un efficace sunto degli inizi.
Giovedì sera due importanti film della scorsa stagione che hanno riletto e interpretato la storia degli Stati Uniti in guerra e dell'Europa della Restaurazione. Flags of our Fathers (Sky 1, 21.00) è la prima parte del dittico sulla battaglia di Iwo Jima realizzato da Clint Eastwood, in cui il regista americano conduce un'importante riflessione sul valore mitopoietico delle immagini e il forte sentimento patriottico che si lega alla costruzione della figura dell'eroe. In N – Io e Napoleone (Sky Mania, 21.00) Paolo Virzì ha invece tratteggiato con humour e originalità un macchiettistico Napoleone in esilio a Sant'Elena con l'intento di raccontarci, con una sottile ironia e intenti satirici, dell'Italia nostra.

Il valore del premio e quello del culto
La prima serata di venerdì sera vede a confronto due film che vinsero a sorpresa, e a distanza di pochi anni l'uno dall'altro, i due maggiori festival internazionali. La storia dei missionari gesuiti che si ribellano agli schiavisti sudamericani di Mission (La7, 21.00) vinse la Palma d'Oro a Cannes nel 1986 grazie a una confezione sontuosa, alla presenza nel cast di Robert De Niro e Jeremy Irons, e alla meravigliosa colonna sonora firmata Ennio Morricone. Una notte d'estate – Gloria (Sky Classics, 21.00) trionfò invece a Venezia sei anni prima grazie soprattutto a una straordinaria prova d'attrice di Gena Rowlands che, diretta dall'allora marito John Cassavetes, rese indimenticabile il personaggio della matura protagonista capace di mostrare istinto materno e protettivo così come gelida efferatezza. In seconda serata un film che è stato invece pluripremiato, più di recente, a una notte degli Oscar: Shakespeare in Love (Rete 4, 23.30). L'arguto e intelligente tessuto narrativo costruito attorno alla genesi di un capolavoro shakespeariano quale Romeo e Giulietta e alla caratterizzazione del suo autore valsero il massimo riconoscimento, diversi premi tecnici e l'Oscar all'interpretazione di Gwyneth Paltrow.
Chi si sentisse già orfano delle festività e della relativa programmazione dolcificata, sabato sera potrà consolarsi con le avventure del topo che, prima di venir spodestato dal Remy di Ratatouille, vantava il maggior successo di pubblico in questo nuovo millennio, ovvero Stuart Little (Italia 1, 21.10). Se l'idea di un topo gentile, loquace e amato da una famiglia di umani non esaltasse più di tanto, si può sempre optare per il racconto dell'iniziazione di un'umile serva ai segreti dell'arte della sensualità di Memorie di una geisha (Sky Mania, 21.00), la cui vicenda simil-Cenerentola dell'estremo Oriente non deluderà chi comunque attendeva una serata sentimentale. In alternativa, lo scoccare della mezzanotte porta con sé un musical di culto che ha fatto dell'eccentrico e della trasgressione il suo più grande punto di forza: The Rocky Horror Picture Show (Sky Mania, 24.00).

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