Il film
Florentino (Javier Bardem) scopre la passione della sua vita quando vede Fermina (Giovanna Mezzogiorno) per la prima volta. I due s'innamorano a ritmo di lettere appassionate, ma lei è costretta dal padre a sposare il ricco Juvenal (Benjamin Bratt), che la porta con sé a Parigi per alcuni anni. Tornata a Cartagena, lei ha quasi dimenticato il suo primo amore, ma Florentino non l'ha mai scordata. Il suo cuore è disposto ad attendere tutta la vita, per riaverla per sé. Giovanna Mezzogiorno si racconta alla conferenza stampa di L'amore ai tempi del colera.

Eri già da prima un'amante di Marquez?
Purtroppo non ho avuto occasione di conoscerlo. Ho letto i suoi libri quando avevo quattordici anni. Tratteggia personaggi molto intensi, interessanti e a loro modo epici, che fanno cose in una vita che altri non compirebbero in dieci: questa è una grossa sfida per un attore. In più, tutti vorremmo ritrovarci nei mondi fantastici di Marquez e facendo questo film ho avuto la fortuna di esserne parte per davvero. García Márquez esprime sentimenti universali, ma è molto specifico del suo mondo, e ti forza a porti molte domande senza risposta.

Che rapporto hai avuto con i tuoi colleghi?
Javier Bardem, Benjamin Bratt ed io, insieme a Mike Newell, il regista, siamo diventati molto uniti nel corso del viaggio in Colombia. A Cartagena mi sono sentita molto sola, ma ho anche avuto tantissimo sostegno da parte di tutti, a cominciare da Javier: stare per quattro mesi in un'altra parte del mondo senza conoscere nessuno era dura, soprattutto all'inizio. Quando sei conosciuta, ci sono ovviamente degli aspetti negativi legati alla mancanza di privacy ma è anche una sicurezza, non ti senti isolato. Loro sono dei compagni di lavoro assolutamente fantastici e se ho reso giustizia a questo ruolo è stato perché erano lì con me. Spero di aver trovato un'armonia con quello che hanno fatto, che è stato straordinario.

Aspetteresti per cinquant'anni l'amore della tua vita?
Rispetto chi è disposto a sottoporsi a questo genere di prove, ma per me l'amore è essere lì, l'uno per l'altro, condividere una vita nel bene e nel male, toccarsi. L'amore di Florentino per Fermina è bellissimo, ma non fa per me. O meglio, penso non faccia per me perché quando c'è di mezzo l'amore non puoi mai avere certezze.