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Sarah Felberbaum, figlia di Elisa

Intervista esclusiva all'attrice erede di Vittoria Puccini in Ritorno a Rivombrosa.
di Alessandra Giannelli

Agnese Ristori e la sua eredità

mercoledì 19 dicembre 2007 - Incontri

Agnese Ristori e la sua eredità
Da poco terminata la terza serie, di otto puntate, della saga-Rivombrosa, il successo non si é fatto attendere: il pubblico, desideroso di conoscere le ultime vicende familiari e amorose che la fiction offre, sin dai tempi della bella coppia, anche nella vita, Puccini-Preziosi (che lascerà il posto a Cristiano, l'attore Antonio Cupo, al principio della seconda serie), si è questa volta affezionato alla nuova protagonista: l'attrice Sarah Felberbaum, che ha interpretato Agnese, la figlia, come dal titolo, di Elisa. Non delude la sceneggiatura, che regala un'altra avvincente storia d'amore: quella tra la giovane Agnese Ristori, che dalla madre riprende bellezza e tenacia e il marchese Andrea Casalegno, l'attore Giulio Berruti, uomo già navigato nei rapporti sentimentali, ma che rimane affascinato dalla persona di Agnese; un nobile che, come aveva fatto Fabrizio, è vicino ai contadini e lotta per le loro ragioni. La giovane coppia si incontra vent'anni dopo le vicende conosciute dal pubblico, quando, trascorso un periodo a Parigi, Agnese fa ritorno a Rivombrosa dove ad attenderla, oltre all'amore di Andrea, ci sarà il Capitano Lorenzo Loya (l'attore Giorgio Borghetti). Quest'ultimo proverà, fino all'ultimo, a ostacolare la passione sorta tra i due. Ma Agnese, per amore del giovane rivoluzionario, sarà disposta a tutto e avrà dalla sua parte anche la fortuna, così da garantire il lieto fine, come il pubblico già sa. Questa coppia shakesperiana ai tempi di Napoleone incarna la passione, il coraggio, ma anche la forte determinazione, soprattutto, di realizzare i propri sogni. Interamente girata in location, proprio da sogno (il Castello di Aglié, oggi più noto come Castello di Rivombrosa, vicino a Torino, in altre fortezze in quel di Parma e anche nei pressi di Roma, a Borgo di Rota), la famosa fiction, per il momento, si congeda dal suo affezionatissimo pubblico, lasciando emozioni e immagini avvincenti, e romantiche, anche nel volto della brava Sarah.

Un'artista piena di risorse
La Felberbaum nasce a Londra il 20 marzo 1980, da madre londinese e padre newyorkese; all'età di quindici anni intraprende la carriera di modella, per poi iniziare a lavorare per alcune campagne pubblicitarie (Braun, Pasta Divella, Ferrarelle, Kinder Ferrero, Philips, TIM , Polo) e sarà proprio lo spot del noto gestore telefonico, girato insieme a Sergio Castellitto, a renderla nota al grande pubblico. Comincia così ad apparire in televisione come conduttrice televisiva. Nel 2000 esordisce nel programma Top of the pops. Nell'estate del 2002 conduce Uno Mattina Estate per poi presentare, nel 2003, Sanremo rock: festival musicale già noto alla Felberbaum, che da Pippo Baudo era stata chiamata, un anno prima, a far parte della commissione artistica. Ma la bella Sarah sfoggerà la sua bravura anche come attrice: nella fiction Caterina e le sue figlie e anche nelle serie Caravaggio, Cuccioli di Leone e Via Zanardi 33. Il 2007 per lei è la volta del cinema in Cardiofitness, del regista Fabio Tagliavia. Modella, attrice, ma anche scrittrice dal 2004 con il suo primo romanzo "BabyVogue" (con cui ha vinto il premio Cortina, destinato alle opere prime), la Felberbaum è oggi conosciuta dagli spettatori e chissà quali, e quanti, sono i suoi progetti, le sue aspirazioni. Glielo chiediamo rivolgendole alcune domande, desiderosi di conoscere un'artista così piena di risorse.

Come mai, a quindici anni, sei venuta in Italia, scelta così matura, diremmo eroica, per la tua età? Quale è stato l'impatto?
Io non sono venuta in Italia a quindici anni, sono cresciuta in Italia, avevo un anno quando sono arrivata in questo paese. A quindici anni, comunque, ho iniziato a lavorare come modella.
Modella, conduttrice, attrice e anche scrittrice: cosa piace di più fare a Sarah?
Tra questi lavori, quelli che preferisco sono l'attrice e la scrittrice. Posso dire che in questo momento sto scrivendo.
Ho letto che, per interpretare Agnese, ti sei preparata con grande determinazione, studiando, ma anche allenandoti fisicamente; ti sei anche divertita nell'interpretare questo ruolo così affascinante?
È stato bellissimo, da tutti i punti di vista. Il discorso del camminare e correre era legato più a una preparazione fisica; durante la lavorazione, cercavo di scaricare le tensioni e i pensieri facendo anche lunghe passeggiate, o comunque attività fisica. La preparazione che ho fatto prima è stata con gli altri leggendo il copione, vedendo film e facendo anche equitazione.

Spesso ti è stato chiesto come hai vissuto il confronto con Vittoria Puccini, puoi dire come ha risposto il pubblico nei tuoi confronti e se davvero è pesata questa "eredità"?
Non c'è stata nessuna sostituzione; abbiamo portato avanti una storia, raccontando un'evoluzione, inserendo nuovi personaggi. Continuare a parlare di Elisa era, da parte degli sceneggiatori, impossibile e quindi hanno pensato di raccontare quello che succede dopo e descrivere la vita dei figli di Elisa. Il confronto è inevitabile, anche se io cerco il più possibile di difendere il nostro lavoro, i nostri personaggi. Un possibile confronto non pesa perché credo che, alla fine, sia uscita fuori questa differenza ovvero che il mio personaggio non è quello di Vittoria Puccini, è un personaggio nuovo.
Hai anche detto che avresti disatteso le aspettative del pubblico, non innamorandoti di Giulio Berruti, è stato proprio così?
Mi chiedi se mi sono innamorata di Giulio? Il pubblico, giustamente, da un certo punto di vista, si aspetta questo, ma quello che è capitato alla coppia Puccini-Preziosi è estremamente raro; è bello immaginare, sognare, fantasticare, ma non può succedere a tutti! Sono poche le storie d'amore che funzionano, tra quelle nate sul set, guardando al passato. Comunque, per rispondere alla tua domanda, dico no, non mi sono innamorata di Giulio nella vita reale.

Quale ruolo, sia in televisione che al cinema, ti piacerebbe interpretare?
Mi piacerebbe cambiare. Una delle cose più belle di questo mestiere è "trasformarsi"; mi piacerebbe, appunto, che mi si desse questa possibilità. Cambiare e non rappresentare sempre la ragazza "pulita" o "la ragazza della porta accanto". Vorrei mostrare un cambiamento.

C'è un regista, preferibilmente italiano, con il quale ti piacerebbe lavorare? E in quale film , recente, ti sarebbe piaciuto recitare?
Tra gli ultimi, ho visto La ragazza del lago: l'ho trovato un gran bel film, soprattutto lo è stato dal punto di vista registico e della interpretazione. Un film diverso, per niente noioso, che ho apprezzato moltissimo. Tra i registi, mi piace Mazzacurati.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Un'altra fiction, un altro film, un altro libro o qualcosa d totalmente nuovo?
Niente di concreto; ci sono delle proposte che stiamo valutando, dei progetti che, se andranno in porto, si realizzeranno tra qualche mese, per cui nulla di immediato e nulla di concreto di cui io, soprattutto, possa parlare.
Considerati i quasi sei milioni di telespettatori, pensi che ci sarà una quarta serie della saga-Rivombrosa?
Sarò onesta: noi attori principali, per contratto, siamo disponibili a una quarta serie. Poi sta alla rete e ai produttori farla o meno. Se si farà una quarta serie, io e Giulio ci saremo sicuramente!

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