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Il segreto dell'animazione ritrovata

Winx: la sfida italiana all'animazione internazionale.
di Claudia Resta

Il film

martedì 27 novembre 2007 - News

Il film
Capitolo cinematografico conclusivo della terza serie televisiva delle Winx: riusciranno Bloom, Flora, Stella, Aisha, Musa e Tecna, affiancate dai loro immancabili fidanzati, a sconfiggere le più terrificanti creature dell'incubo e a ritrovare l'ultimo re di Domino? Bloom riuscirà a salvare il regno perduto e a diventare finalmente Principessa di Domino? Dall'esito di questo epico scontro dipenderà il destino dell'intera Dimensione Magica, ma nuovi nemici sono già all'orizzonte...
Iginio Straffi e Rai Fiction presentano a Roma il loro film di Natale 2007, Winx il film - Il segreto del regno perduto.

In gara con le grandi
Questo film" esordisce Straffi "è stato un grosso sforzo da parte di tutti: tutti hanno dato il massimo per competere con i film americani e giapponesi. In più si è trattato anche di una lotta contro il tempo, perché volevamo uscire per Natale: due anni di lavorazione sono davvero pochi per un'opera di questo genere. Per fortuna, personaggi e scenografie erano già pronti dalla serie televisiva. Si è costituito un gruppo di lavoro importante, per questo primo film, e speriamo di fare ancora meglio alla prossima: vorremmo raggiungere Pixar ma ci rendiamo conto che anche ora la produzione è, a detta di tutti, al livello degli USA. La sfida più grande per ora è stata quella di riprodurre i capelli e i vestiti svolazzanti: a questo scopo abbiamo fatto sviluppare un programma apposito, per farli sembrare il più naturali possibili".

Un film per grandi e piccoli
Il film" continua Straffi "è per tutti, non solo per i bambini, perché il cinema non deve diventare una punizione per i genitori che accompagnano i figli. Abbiamo scelto coscientemente di non fare una pellicola con animali parlanti, come piacciono anche a molti adulti, proprio perché Winx è a priori un film anche per i grandi: non si tratta di una commedia, ma di un fantasy action romance. Il grande esperimento sta anche nel fatto che la storia ti coinvolge senza l'ausilio delle battute comiche, che di norma sono fondamentali quando si fa animazione. I numeri ti danno ragione, il fenomeno Winx ha surclassato Spiderman e Dragonball: nemmeno noi sognavamo tanto. Per questo il film sarà distribuito in Italia in 600 copie, molte di più di quelle previste inizialmente, ma puntiamo anche ad un pubblico internazionale, come abbiamo fatto a suo tempo anche con la serie TV".

Un modello femminile
Stuzzicato sul fatto che le Winx possano essere un cattivo modello per le bambine, Straffi conclude: "Indubbiamente il successo nei paesi anglofoni è stato minore, non solo per colpa del distributore, ma anche perché le Winx sono forse troppo europee, poco simili alle bambine americane, che somigliano più ai maschiacci e sono meno raffinate. Una bambina americana non riesce ad apprezzare la finezza delle Winx, perché è troppo presa dalla moda hip hop e skate, a mio parere orribili. Nel realizzare i personaggi ci siamo comunque messi molti scrupoli, soprattutto per i contenuti: l'aspetto esteriore delle Winx non è un involucro importante. Sicuramente le nostre fatine hanno un look molto fashion ma non è eccessivo né ostentato. La moda serviva per fare colpo sulle bambine, ma quello che conta è il messaggio di solidarietà e amicizia ed è questo che, a nostro parere, resta davvero a fine visione. Se avessimo fatto una serie con ragazze normali, vestite in modo normale, non avremmo avuto tutto questo successo e il messaggio si sarebbe perso".

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