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Roma Dis-armata

I protagonisti di Notte prima degli esami sconfinano nel noir. Cattivi e vendicativi vivono nella Roma armata di Martani.
di Marzia Gandolfi

Il film

martedì 2 ottobre 2007 - Incontri

Il film
Recuperando "qualcosa" della grande lezione del cinema italiano degli anni Sessanta e Settanta (l'eterogeneità delle proposte, dei generi e degli stili), la premiata ditta Brizzi/Martani si è scambiata il ruolo e ha abdicato, almeno per questa volta, il ritratto di due generazioni nel pallone. Dentro una Roma armata di pistola e disarmata dalla violenza, una giovane coppia si trova suo malgrado a combattere una guerra metropolitana contro un cattivo cattivissimo, che sogna di governare la città eterna. Provando a rovesciare la consuetudine, il debutto di Martani dietro alla macchina da presa esplora i territori torbidi e desaturati del noir e conduce il cinema italiano in una direzione più spettacolare, dove ciò che conta è la sensazione dell'effetto e lo scontro di caratteri. Alla resa dei conti finale troverete il "professore" (Giorgio Faletti) e l'"allievo" (Nicolas Vaporidis) separati da un "banco" carico di odio. Ma Molinari adesso spara.

Ispirazione, pubblico e attori
Ispirandomi ai gangster movie del sud-est asiatico e rifacendomi all'esperienza corale sperimentata in Notte prima degli esami (1&2) ho raccontato una storia di amore e di violenza che spero possa coinvolgere tutto il pubblico. Al momento di scrivere la sceneggiatura non mi sono posto il problema di chi avrebbe potuto apprezzare la mia opera prima, quello che volevo fortemente era agganciare lo spettatore, farlo entrare nel film, dentro i personaggi, seguendo da vicino il loro percorso. Mi ritengo soddisfatto del risultato e particolarmente orgoglioso degli attori e del reparto tecnico. Volevo degli interpreti che fossero attori a 360°, che fossero credibili nella commedia come in altri generi. Ho scelto questo cast perché, dopo aver visto i provini, sapevo che ciascuno di loro avrebbe funzionato in quello specifico ruolo: Giorgio Faletti era il cattivo, Nicolas Vaporidis il ragazzo problematico, Dario Cassini l'infame.

Fotografando Roma
Riguardo alla fotografia, niente è stato lasciato al caso. Insieme al direttore della fotografia, Marcello Montarsi, abbiamo fatto un lavoro accurato, addirittura maniacale. Abbiamo scelto la grana della pellicola in base alle location. Nel film ci sono due ambienti distinti, quello in cui opera il "primario" e quello in cui vivono i ragazzi. Per la casa del cattivo di Faletti abbiamo utilizzato delle luci fredde, lo spettatore deve avere la sensazione di entrare in un luogo asettico e glaciale. Decisamente caldi sono invece i colori dell'appartamento di Diego e Sara.

Bene&Male
Nel film la questione del bene e del male si pone a partire dai personaggi. Non ci sono personaggi completamente buoni o completamente cattivi. Diego è un ragazzo generoso con gli amici e tenero con la madre e con la fidanzata, eppure questo non gli impedisce di fare del male, di uccidere. Dall'altra parte il primario sa essere col proprio figlio il più amabile dei padri. Diego è un personaggio più complesso rispetto al Luca Molinari di Notte prima degli esami, gli cade addosso una storia più grande di lui, che lo trasforma in vendicatore. Questo ragazzo non è un mostro, o almeno non è soltanto un mostro.

Delfini&Pistole
Come attrice è bello avere la possibilità di potere attraversare tutti i generi, interpretando ruoli diversi. Se l'Azzurra di Notte prima degli esami - Oggi era una giovane donna solare e leggera, l'Asia di Cemento armato è una ragazza abusata, che mi sono portata a casa per tutto il tempo delle riprese. Un personaggio doloroso che ha richiesto un diverso e approfondito impegno interpretativo. È eccitante lavorare in un film diverso con gli stessi attori, gli stessi amici e colleghi di sempre.

Sconfinamenti
Nonostante la stampa continui a ricordarmelo, quando giro un film o scrivo un libro, il mio pregresso umoristico non ha mai rappresentato un problema. Sono scrittore prestato al cinema, certo, ma se mi vengono offerti dei ruoli interessanti non mi tiro indietro. Penso spesso ad attori come Robin Williams, capaci di essere tutto e di interpretare qualsiasi personaggio, ecco mi piacerebbe avere quel talento, avere tutte le corde per potere fare tutto. Il cinema curiosamente mi vede un po' "cattivo", prima mi hanno scelto come professore carogna in Notte prima degli esami, adesso sono un boss spietato, se continuo così nel prossimo film potrebbero addirittura propormi di interpretare Hitler.

Comico "infame"
Quella del comico è una carriera curiosa che spesso ti costringe a essere soltanto quel "personaggio", a mantenere la stessa maschera. Ma fortunatamente esistono giovani autori coraggiosi e incoscienti che ti vengono a cercare e ti convincono che possiamo fare il cinema e possiamo essere altro. Il mio investigatore non è un cattivo, lo definirei piuttosto un infame e interpretarlo è stato complicato e rischioso. Non posso certo dire di averci messo del mio interpretandolo, perderei tutti gli amici, diciamo che ci ho messo l'impegno intensificando le emozioni negative. Come Giorgio alla fine delle riprese ho tagliato barba e capelli, volevo liberarmi emotivamente di quel ruolo.

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