La giornata di ieri è stata segnata dal debutto di due film francesi: Les chansons d'amour di Christophe Honoré e Boarding Gate di Olivier Assayas. Se il primo è un musical atipico dai toni pretenziosi, il film di Assayas si regge tutto sulla fisicità dei due protagonisti, Michael Madsen e Asia Argento nel consueto ruolo da dark lady. E ieri l'affascinante attrice italiana è stata la regina della passerella facendo impazzire i flash dei fotografi che per un giorno sono stati tutti per lei. Ma questo è soltanto un assaggio perché, dopo Boarding Gate, Asia presenterà nei prossimi giorni altre due pellicole: Go Go Tales di Abel Ferrara e Une Vieille Maitresse di Catherine Breillat.
A tenere alti i colori della famiglia Argento anche il padre Dario presente a Cannes con il restauro di Suspiria e con i primi tre minuti de La terza madre, il film che conclude la trilogia iniziata a suo tempo proprio con Suspiria, proseguita con Inferno e che, dopo molti anni, lo ha visto tornare a lavorare con Asia.

Festival a tempo di rock
Ieri è stato anche il giorno della presentazione di Control, il racconto in bianco e nero della vita di Ian Curtis, cantante del gruppo dark Joy Division, morto suicida proprio il 18 maggio del 1980.
Il film del regista e fotografo Anton Corbijn è stato accolto con notevole successo dalla critica, rimasta favorevolmente impressionata dall'interpretazione dello sconosciuto Sam Riley che interpreta il ruolo di Curtis.
Per gli amanti del rock Control non è l'unica sorpresa di questo festival, oggi infatti verrà presentato il documentario U2 3D alla presenza di Bono e compagni. Diretto da Mark Pellington e Catherine Owens e realizzato interamente in 3D, il documentario racconta in poco meno di un'ora le fasi salienti del Vertigo Tour che lo scorso anno attraversò l'America Latina.

Il programma di oggi
I riflettori di oggi sono tutti puntati su No Country for Old Men, l'attesissimo film dei fratelli Joel ed Ethan Coen, considerato dai bookmakers uno dei grandi favoriti per la vittoria finale insieme a Death Proof di Tarantino.
Altro film molto atteso è sicuramente Breath del coreano Kim Ki-Duk che, dopo essersi imposto all'attenzione internazionale con opere come Ferro 3 e Primavera, estate, autunno, inverno...e ancora primavera, torna a raccontarci la storia di un amore impossibile, questa volta tra una donna tradita dal marito e un condannato a morte che ha tentato il suicidio.
Gli amanti delle provocazioni non si lasceranno sicuramente sfuggire Sicko, il documentario shock sul sistema sanitario americano diretto da Michael Moore che per l'occasione arriva a Cannes accompagnato da un esercito di avvocati. Dopo i due film sul tema dell'aborto presentati nei giorni scorsi (The Banishment e Quattro mesi, tre settimane e due giorni), un altro titolo che farà sicuramente discutere per un Festival che, come ogni anno, riesce sempre a far parlare di sé.