È il cinema italiano di qualità a farla da padrone nella proposta home video di questa seconda metà d'aprile. Il vecchio leone Mario Monicelli dimostra di non avere affatto spuntato gli artigli con Le rose del deserto, picaresca cronaca delle disavventure di una truppa italiana nel deserto libico del 1940. Grande cast, in cui spiccano un candido Giorgio Pasotti e un sanguigno Michele Placido.
Ancora Placido è fra i protagonisti de La sconosciuta di Giuseppe Tornatore, metà thriller e metà melodramma a tinte fosche dominato da personaggi a tutto tondo che si dilaniano al ritmo della martellante colonna sonora di Ennio Morricone. La terza uscita italiana, A casa nostra di Francesca Comencini, ha sollevato un polverone di polemiche per la Milano plumbea e corrotta che ritrae. Ma in questo affresco di storie legate dal filo rosso del denaro è soprattutto il vuoto morale a colpire, più che la denuncia di una corruzione in verità universale e non solo meneghina.

Tra storia e politica
A poche settimane dal Festival di Cannes potete ripassare l'ultima Palma d'oro, Il vento che accarezza l'erba di Ken Loach: la nascita del movimento di liberazione irlandese è raccontata attraverso il tragico conflitto tra due fratelli in una rievocazione fredda, un po' scontata, ma impregnata dell'indiscutibile onestà morale e intellettuale di Ken il rosso. Ancora storia e politica, questa volta il franchismo spagnolo, in Il labirinto del fauno del messicano Guillermo del Toro. Ma qui le atrocità storiche trasfigurano in un fantasy cupo, quasi un horror: commistione dagli esiti discontinui eppure affascinanti.

Film per giovani e per adulti
I ragazzini (e i loro genitori) si entusiasmeranno con le avventure politicamente scorrette del topo domestico scaraventato nelle fogne dallo scarico del water in Giù per il tubo, acuto e spassoso film d'animazione targato Ardman (la compagnia inglese di Wallace & Gromit), il primo girato in computer grafica e non con i pupazzi in plastilina. Per un pubblico rigorosamente adulto è invece un piccolo caso della scorsa stagione, Shortbus, opera seconda di John Cameron Mitchell (quello di Hedwig). Si tratta di una vitale commedia porno (nel senso che il sesso è esplicito) ambientata a New York, tra solitudine, autoironia e insaziabile sperimentazione erotica (tra le scene cult, un'autofellatio e un'eiaculazione su un Pollock). In Italia è uscito in un numero di copie ridotto ed è stato rifiutato dai multiplex, ragione di più per non perderlo in dvd.

Film da recuperare
Da recuperare, infine, due film passati troppo fugacemente in sala: il tedesco Requiem, inquietante storia di esorcismo non stereotipata e splendidamente interpretata dalla semiesordiente Sandra Hüller, e Il segreto di Esma (dal 26), commovente esordio della documentarista bosniaca Jasmila Zbanic su un conflitto madre-figlia nella Sarajevo di oggi, ancora marchiata a fuoco dalla guerra civile.