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Martin Scorsese: Re per una notte

Finalmente il regista riesce a impugnare l'Oscar
di Tirza Bonifazi Tognazzi

lunedì 26 febbraio 2007 - News
Dopo tanta attesa - e sette candidature raccolte lungo la carriera - Martin Scorsese ce l'ha fatta e ha vinto quattro dei cinque Oscar ai quali è stato nominato il suo ultimo capolavoro The Departed, aggiudicandosi la miglior regia, il miglior film, la miglior sceneggiatura non originale (andato a William Monahan che ha adattato lo script di Infernal Affairs) e miglior montaggio (Thelma Schoonmaker). "Potreste ricontrollare la busta?" ha chiesto scherzosamente agli amici e colleghi Steven Spielberg, George Lucas e Francis Ford Coppola quando gli hanno consegnato il premio come miglior regista.

Un altro grande escluso, finora, dal club degli Oscar è stato Ennio Morricone che finalmente ha ottenuto il riconoscimento da parte dell'Academy con l'Oscar alla carriera. Sugli schermi del Kodak Theatre hanno fatto scorrere le immagini dei film più importanti musicati dal compositore italiano e a celebrarlo c'era anche Celine Dion che ha cantato "I Knew I Loved You" (C'era una volta in America). I quasi 3.500 presenti hanno accolto Morricone con un applauso così caloroso da far commuovere il maestro. Tra i sostenitori del grande compositore c'era anche Giuseppe Tornatore, invitato dall'Academy a realizzare un breve filmato per celebrare i 60 anni di vita della categoria "miglior film straniero" che alla sua prima edizione vide vincere la pellicola di Vittorio De Sica Sciuscià. L'unico altro italiano premiato durante la serata è stata la costumista Milena Canonero (Barry Lyndon, Giorni di gloria) che si è aggiudicata la statuetta per Marie Antoinette di Sofia Coppola.

All'edizione più internazionale degli Academy Award il cinema "messicano" è stato puntualmente apprezzato e riconosciuto - Guillermo del Toro, Alejandro González Iñárritu e Alfonso Cuarón hanno racimolato in tutto sedici nomination, tanto che qualcuno li ha paragonati a un altro trio di celebri cineasti, Francis Ford Coppola, George Lucas e John Ford - anche se si è dovuto accontentare delle briciole. Babel di Iñárritu si è portato a casa l'Oscar per le musiche originali (andato a Gustavo Santaolalla) mentre Il labirinto del fauno di Del Toro ha iniziato già in primissima serata a fare incetta di premi come miglior scenografia, miglior trucco (lasciando così a mani vuote gli italiani Aldo Signoretti e Vittorio Sodano candidati per Apocalypto) e miglior fotografia. Tra gli altri premi degni di nota vanno segnalati il miglior attore protagonista Forest Whitaker (L'ultimo re di Scozia), la miglior attrice protagonista Helen Mirren (The Queen), il miglior attore non protagonista Alan Arkin (Little Miss Sunshine), la miglior attrice non protagonista Jennifer Hudson (Dreamgirls), il miglior film straniero Le vite degli altri (Germania), il miglior film animato Happy Feet e il miglior documentario Una scomoda verità.

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