giovedì 31 agosto 2006 - News
Non è ancora tempo di bilanci per una Mostra del Cinema che solo ieri ha visto il Lido riempirsi di stelle e addetti ai lavori, ma i primi film in Concorso alimentano già la corsa al Leone d'Oro, il prestigioso premio che quest'anno verrà consegnato da una madrina d'eccezione.
A presiedere la Giuria Ufficiale è infatti un'icona del cinema francese, "la reine blanche" (la regina bianca, come la chiamano oltralpe) Catherine Deneuve. Attrice precoce – a tredici anni fa la sua prima apparizione ne
La collegiénne di André Hunebelle – raggiunge il successo qualche anno più tardi nel ruolo di Justine, in una delle prime trasposizioni cinematografiche del Marchese De Sade (
Il vizio e la virtù di
Roger Vadim). Splendida - una volta ancora – nel ruolo di una manicure schizofrenica in
Repulsione di
Roman Polanski o nell'interpretare il discreto fascino borghese in
Bella di giorno di Luis Buñuel. Chissà non venga colta dalla nostalgia nel rivedersi, quarant'anni dopo, nell'omaggio che il maestro portoghese
Manoel De Oliveira (
Belle Toujours - Bella sempre) porta Fuori Concorso per omaggiare il compianto regista francese.
A comporre il mosaico dei giurati che designerà fra qualche giorno il vincitore di questa edizione appena iniziata c’è un gradito ritorno. Il maestro coreano
Park Chan-Wook (presente lo scorso anno con
Lady Vendetta, ultimo capitolo della trilogia sulla violenza insieme a
Mr Vendetta e al plauditissimo
Old Boy) sarà al Lido per giudicare i film in Concorso che, grazie alla direzione di Marco Muller, presentano tratti decisamente orientaleggianti. Tra gli europei sbarca in Laguna il regista, pittore e sceneggiatore spagnolo
Juan José Bigas Luna, una fra le più interessanti figure del cinema post franchista (
Lola,
Prosciutto Prosciutto). E dopo il buon successo riscontrato allo scorso Festival di Berlino con
Romanzo Criminale, nonché del cammeo riservato a
Il Caimano di
Nanni Moretti,
Michele Placido – dopo esser già stato a Venezia come regista e attore – passa dalla parte del giurato prendendo il posto di chi, due anni fa, non ebbe molta clemenza con la sua creatura
Ovunque sei. Conclude il gruppo dei sette il regista e sceneggiatore americano
Cameron Crowe (
Elizabethtown), l’attrice russa
Chulpan Khamatova (Garpastum, Venezia 62) e Paulo Branco, produttore portoghese che convinse
Wim Wenders a trasferire a Lisbona la produzione di
Lo stato delle cose e
Lisbon Story.
Ma non è da meno, nel parterre dei grandi, la giuria internazionale “arruolata” per consegnare il premio Luigi De Laurentiis alla migliore opera prima. Oltre all’attrice e scrittrice Paula Wagner, allo storico del cinema di origini russe Andrei Plakhovalla e alla nostra
Stefania Rocca, è presente alle proiezioni veneziane il regista messicano
Guillermo Del Toro, conosciuto in Italia per
Blade II,
Mimic e la recente uscita cinematografica
La spina del diavolo. In attesa di vedere il bellissimo
Pan's Labyrinth, snobbato da pubblico e critica allo scorso Festival di Cannes. Una giuria particolare nelle giornate assolate del Lido.