Virgilio Marchi ha lavorato come scenografo, costumista, è nato il 21 gennaio 1895 a Livorno (Italia) ed è morto il 30 aprile 1960 all'età di 65 anni a Roma (Italia).
Laureato in Architettura, insegnante all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica e al Centro Sperimentale di Cinematografia, nell'intervallo fra la prima e la seconda guerra mondiale lavorò come apprezzato scenografo teatrale. Il suo esordio nel cinema risale al 1935 con il film Milizia territoriale(Mario Bonnard); in seguito prestò la propria opera in numerosi film, in cui dimostrò ampiamente la propria raffinata e originale creatività figurativa e scenografica, come Un'avventura di Salvator Rosa(1939), La corona di ferro(1940) e La cena delle beffe(1941) diretti da Alessandro Blasetti. Anche nel dopoguerra è stato scenografo per vari film di genere diverso, dimostrando non solo duttilità e ottime capacità professionali, ma anche notevoli qualità di intuito e di forza espressiva, ricostruendo ambienti sempre perfettamente intonati al soggetto. Da ricordare, in proposito, Francesco giullare di Dio(1950, Roberto Rossellini) e Umberto D(1952, Vittorio De Sica); soprattutto in quest'ultimo film, la solitaria esistenza del protagonista, malinconica e povera, ma non priva di un innato senso del decoro, trova il suo ambiente di elezione nelle stanze dagli arredi piccolo-borghesi, a metà fra una logora eleganza e un malcelato squallore, abilmente messo in risalto da uno spietato "bianco e nero". Degni di nota, per la stessa sottile capacità di caratterizzazione ambientale, anche i film Europa '51 (1952, Roberto Rossellini), Don Camillo(1952, Julien Duvivier) e altri.