È stata coinvolta da Slipstream fin dal principio, dopo aver letto i primi abbozzi della sceneggiatura di suo marito, Anthony Hopkins. Capendo di aver letto qualcosa di davvero speciale, piuttosto di vedere la sceneggiatura originale di Hopkins prodotta da uno dei numerosi studios o da una grossa società di produzione, Stella ha preso l'iniziativa di analizzare il progetto per la realizzazione e ha prodotto il film come progetto indipendente. L'iniziativa di Stella di percorrere una strada indipendente, ha permesso ad Hopkins qualcosa di raro nel mondo del cinema di Hollywood: controllo totale, montaggio finale, e la possibilità di mantenere il suo punto di vista intatto e vero. Come avrebbe detto più tardi Hopkins: "Senza Stella, non sarebbe esistito Slipstream. È lei la forza dietro questo film". Una volta che il progetto ha cominciato ad ingranare e l'organizzazione delle figure creative strategiche del film è stata disposta, Stella ha iniziato ad indossare due cappelli: quello della produttrice e quello dell'attrice. Fidarsi implicitamente del suo regista, le ha premesso di sperimentare un senso di sicurezza e fiducia al fianco di un cast di serie A, mentre si immergeva totalmente nel ruolo di Gina, personaggio che Hopkins ha scritto specificatamente per lei. Da sempre amante del cinema, Stella ha iniziato ad esplorare la sua passione per la scrittura e la cinematografia dopo aver girato il mondo come antiquaria e gallerista affermata e di successo.