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Carlo Ponti

Carlo Ponti ha lavorato come produttore, produttore esecutivo, è nato il 11 dicembre 1912 a Magenta (Italia) ed è morto il 9 gennaio 2007 all'età di 94 anni a Ginevra (Svizzera).
Nel 1965 ha ricevuto il premio come miglior produzione al David di Donatello per il film Matrimonio all'italiana. Dal 1964 al 1965 Carlo Ponti ha vinto 2 premi: David di Donatello (1964, 1965).

Una carriera da gigante

A cura di Fabio Secchi Frau

Ai film che lui produsse si riallacciano a temi e gusti di decenni interi di cinema italiano. Una carriera immensa e monumentale. Una carriera da gigante che meraviglia sia gli addetti ai lavori, che gli spettatori. Una compagna di vita con un Oscar in mano e una pagina personale nei libri della storia della settima arte. Questo e altro fu Carlo Ponti, da Milano a Hollywood con un solo ciak...
Dopo la laurea in giurisprudenza, cominciò da subito la carriera di produttore a Milano e, fra il 1940 e il 1941, si distinse per pellicole di origine letteraria che rivelavano i suoi gusti estetici e di contenuto. Piccolo mondo antico (1941) di Mario Soldati, fu la sua prima opera prodotta. Assunto dalla Lux di Renato Gualino, la maggiore società di produzione di quegli anni, portò una visione di un cinema non strettamente ancorato a interessi commerciali e promosse autori come Alberto Lattuarda, Mario Camerini, Carlo Ludovico Bragaglia, Luigi Zampa, Renato Castellani, Riccardo Freda e Luigi Comencini.
Nel 1950, si unì a Dino De Laurentiis, costituendo una casa di produzione attiva e ambiziosa che in Italia favorì la nascita di numerose pellicole. Diede fiducia all'accoppiata Steno-Monicelli (È arrivato il cavaliere, Vita da cani, Guardie e ladri), finanziò alcune pellicole di Mario Mattoli, ma anche film d'autore come Dov'è la libertà...? (1954) di Roberto Rossellini e i capolavori La strada (1954) di Federico Fellini (aggiudicandosi il Nastro d'Argento per la produzione) e L'oro di Napoli (1954) di Vittorio De Sica. Ma il sodalizio fra i due finanziatori si arenò in seguito ai dissensi sulla produzione di alcune opere che sarebbero dovute arrivare sul mercato americano. Così Ponti, tornò a opere meno roboanti, ma significative.
Poi l'incontro con Sophia Loren. Conosciuta in un concorso di bellezza, si invaghì di questa, dedicandosi anima e corpo alla creazione di una carriera artistica con il fine (raggiunto) di farla diventare una star mondiale. Lasciata la prima moglie Giuliana Fiastri (dalla quale ebbe il produttore Alex Ponti), la sposò il 17 dicembre 1957, ma il matrimonio fu annullato nel 1962. Si risposarono nel 1966 e dalla coppia nacquero due figli Carlo jr e Edoardo Ponti (regista). La Loren venne lanciata accanto a Totò in Miseria e nobiltà (1954) di Mario Mattoli e, man mano che il numero di pellicole nelle quali presenziava prendeva corpo, aumentava anche l'importanza dei suoi ruoli. Eccola, dunque, in La bella mugnaia (1955) di Mario Camerini, seguito da La donna del fiume (1955), dall'americano Orchidea nera di Martin Ritt e da Quel tipo di donna (1959) di Sidney Lumet. George Cukor la diresse per ben due volte, ma l'accoppiata migliore fu quella creata furbescamente dallo stesso Ponti, nei set di Vittorio De Sica, dove divideva la scena con Marcello Mastroianni. Ieri, oggi, domani (1963) e Matrimonio all'italiana (1964) sono le pellicole che consacrarono la Loren regina della scena italiana, mentre portano al consorte due David di Donatello. Raggiunto un posto fra le dive hollywoodiane, la carriera di sua moglie culminò con l'Oscar come miglior attrice protagonista per La ciociara.
Loren a parte, Carlo Ponti fu persino giurato al Festival di Cannes e cominciò a produrre anche artisti emergenti europei (oltre che hollywoodiani). A lui si dovranno le fortune di: Jean-Luc Godard (La donna è donna, Le carabiniers, Il disprezzo), Agnès Varda (Cléo dalle 5 alle 7, 1961) e Milos Forman (Al fuoco, pompieri! , 1967). Nonostante i numerosi attriti con Vittorio De Sica e Marco Ferreri, abbiamo le realizzazioni di pellicole come Boccaccio '70 (1962), I sequestrati di Altona (1962), La donna scimmia (1964) e L'uomo dei cinque palloni (1965), ma anche delle opere di Claude Chabrol, Damiano Damiani, Raffaele Matarazzo, Elio Petri e Pasquale Festa Campanile. Legò poi la sua attività al nome di Michelangelo Antonioni, per il quale produsse il capolavoro Blow-up, il rivoluzionario Zabriskie Point e l'innovativo Professione reporter.
Dino Risi, Roman Polanski ed Ettore Scola e tanti, tantissimi altri nomi si susseguirono lungo tutti gli anni Settanta, anche se il maggior successo restò senza alcun dubbio Dottor Zivago, di David Lean. Fu sua l'idea di portare sullo schermo il celebre romanzo russo, che gli portò il David come miglior produzione straniera. Morirà a 94 anni, in una clinica ginevrina, dove era entrato per una complicazione polmonare.

Ultimi film

Drammatico, (USA - 1998), 133 min.
Commedia, (Italia - 1984), 100 min.
Drammatico, (Germania - 1981), 113 min.

I film più famosi

Drammatico, (USA, Italia - 1965), 190 min.
Commedia, (Gran Bretagna, Italia - 1966), 108 min.
Drammatico, (USA - 1970), 112 min.
Drammatico, (Italia - 1960), 110 min.
Drammatico, (Italia - 1969), 107 min.
Commedia, (Italia - 1963), 92 min.
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